Politiche 2013, in Sicilia si gioca la partita decisiva per l’attribuzione della maggioranza in Senato - QdS

Politiche 2013, in Sicilia si gioca la partita decisiva per l’attribuzione della maggioranza in Senato

Andrea Carlino

Politiche 2013, in Sicilia si gioca la partita decisiva per l’attribuzione della maggioranza in Senato

giovedì 31 Gennaio 2013

La rilevazione statistica realizzata da “Demopolis” a tre settimane dal voto: nell’Isola tassi di astensionismo e incertezza ancora alti. Testa a testa tra le coalizioni di centrosinistra e centrodestra, più staccati il M5S e la lista Monti per l’Italia

CATANIA – Manca meno di un mese al voto per le Politiche e tutti i sondaggi dei vari istituti di ricerca sono concordi nell’affermare che la Sicilia si rivelerà determinante per l’attribuzione della maggioranza al Senato alla coalizione vincente.
Alla Camera, il centrosinistra, avrebbe, ad oggi, un margine sufficiente per la vittoria, mentre per il Senato, basato sui premi regionali, saranno decisive le affermazioni in Sicilia e Lombardia, le due regioni maggiormente in bilico e dove, verosimilmente, si concentreranno gli sforzi finali dei partiti politici.
L’istituto di ricerca Demopolis ha analizzato (in una rilevazione statistica effettuata tra il 26 e il 29 gennaio) il peso delle principali coalizioni in Sicilia a quasi tre settimane dal voto.
Alla Camera il centrosinistra si attesta al 29,5%, il centrodestra invece al 29%. Al terzo posto il Movimento Cinque Stelle al 21%, mentre la coalizione per Monti si attesterebbe al 13% e Rivoluzione Civile di Ingroia al 5,6%.
Decisivo potrebbe essere il risultato della Lista del presidente Crocetta e il M5S, già primo partito alle scorse elezioni regionali.
“In un clima di grande incertezza – sostiene Pietro Vento, direttore dell’istituto – è molto alto il numero di quanti prendono per il momento in considerazione più di una lista. Significativo appare, dunque, il bacino potenziale dei diversi schieramenti: le coalizioni di Bersani e Berlusconi potrebbero entrambe raggiungere nell’Isola il 36%. Grillo il 30%, l’area di Monti il 21%, Ingroia il 9%. Il consenso verso molti partiti appare oggi estremamente liquido ed instabile.
Saranno come sempre gli elettori indecisi – conclude il direttore dell’Istituto di Ricerche – a determinare l’esito finale della competizione elettorale”.
Sulle base delle ultime stime sulle intenzioni di voto, Demopolis ha realizzato una simulazione sull’assegnazione dei 25 seggi al Senato nell’Isola: determinanti per la futura maggioranza del Paese. Centrosinistra e centrodestra avrebbero oggi possibilità quasi equivalenti di conquistare il premio di maggioranza in Sicilia. In caso di vittoria, la coalizione vincente otterrebbe 14 seggi, quella perdente 5. In base alla proiezione Demopolis, 4 senatori andrebbero al Movimento 5 Stelle, 2 alla Lista Monti per l’Italia
“La profonda crisi economica che ha colpito le famiglie ed il tessuto produttivo dell’Isola – afferma il direttore Vento – non potrà non incidere sugli esiti della competizione elettorale. Sia pur ridimensionato rispetto ai mesi scorsi, il tasso di astensionismo e di incertezza in vista del voto risulta in Sicilia molto alto: circa un terzo degli elettori potrebbe restare a casa. Appena il 58% dichiara di aver già compiuto una scelta definitiva su un partito. Il 23% non ha ancora deciso; il 19% esprime un’intenzione di voto, ammettendo però che potrebbe cambiare idea prima del 24 febbraio. A rendere ancora più evanescente il consenso – conclude Pietro Vento – contribuisce il “Porcellum”, la legge elettorale in vigore con le liste bloccate”.
Dati confermati dal sondaggio Ipso per il Corriere della Sera che assegna invece il 32,3% (14 seggi al Senato se vincente) al centrosinistra ed al centrodestra il 31,1% (a sua volta 14 seggi se vincente). Il Centro è al 9,4% con Monti. Al 18,7%, il Movimento 5 Stelle ed al 6,4% Rivoluzione civile. Gli indecisi sono al 30,6%.

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