Ignorati i curricula eccellenti dell’imprenditoria rosa - QdS

Ignorati i curricula eccellenti dell’imprenditoria rosa

Patrizia Penna

Ignorati i curricula eccellenti dell’imprenditoria rosa

venerdì 01 Febbraio 2013

Lodevole iniziativa della Fondazione Bellisario: 200 professioniste autocandidate alle prossime elezioni politiche. In Sicilia nessuna delle 6 candidature è stata presa in considerazione dai partiti

PALERMO – Quasi 200 curricula ‘eccellenti’ di donne impegnate nel mondo del lavoro, inviati ai partiti come autocandidature per le prossime elezioni politiche. Era questo l’obiettivo della lodevole iniziativa targata Fondazione Bellisario e suggellata nel suo ‘Manifesto delle donne’.
Il traguardo, così come sottolineato dalla presidente e deputata del Pdl, Lella Golfo, doveva essere “Quota 400”, ovvero puntare ad avere 400 donne sedute nei banchi dei due rami del Parlamento.
La lotta per la promozione delle competenze e professionalità femminili, però è ancora tutta in salita e a dimostrarlo è stata la “sensibilità” dimostrata dai partiti nei confronti dell’iniziativa. Nessuna attenzione, infatti, è stata prestata a tutte quelle professioniste e donne eccellenti (avvocati, giornaliste, architetti, commercialisti, ingegneri, imprenditrici e dirigenti) che, come ha sottolineato Golfo, “con slancio e generosità si vogliono impegnare in questa competizione elettorale. Una donna in politica cambia più se stessa ma più donne in politica sicuramente cambiano la politica, e noi abbiamo bisogno di questo cambiamento. Le donne sono una risorsa non perché sono donne ma perché sono risorsa per l’economia del nostro Paese”.
Non devono essere dello stesso avviso della presidente della Fondazione Bellisario, i partiti Pd, Pdl, Lista Monti, Italia Futura, Udc, Fratelli d’Italia, Fermare il declino di Giannino che hanno pensato bene di ignorare l’iniziativa elogiata e persino sponsorizzata dal ministro Fornero (“Un’iniziativa trasversale – ha sottolineato – che va sui problemi e non sulle appartenenze o sulle militanze. Iintelligente e utile, al servizio del Paese”).
Grande, grandissima amarezza per la nostra regione: in Sicilia, infatti, nessuna delle sei donne aderenti alle candidature presentate dalla Fondazione è stata scelta ed inserita nelle liste.
Ma le cose non sono andate meglio neanche a livello nazionale: sono appena cinque le donne (ma in posizioni difficilmente eleggibili), passate attraverso la campagna e più o meno sei le amiche ed associate della Fondazione (una per tutte Maria Chiara Carrozza, ultimo premio Bellisario, candidata capolista PD in Toscana).
Suona quasi come una beffa, invece, l’esclusione di Lella Golfo, promostrice dell’inizitiva, dalle liste Pdl in Calabria. Per Lella Golfo, in realtà, “questo era il momento giusto per un partito delle donne, ma il treno è perso perchè non abbiamo le risorse e i mezzi necessari. Ma resto comunque ottimista”.
La sfida della rappresentanza politica delle donne rappresenta una dura battaglia, forse ancora agli inizi, ma di certo è forte la consapevolezza che non siamo di fronte ad una causa persa.
Con la tenacia delle donne, infatti, prima o poi, la miopia della classe politica italia dovrà farci i conti .
La Fondazione Marisa Bellisario è stata giuridicamente riconosciuta con DPCM 11 giugno 1996; è una ONG ai sensi dell’ art. 28 della legge n. 49/87. Nata nel 1989 da un’idea di Lella Golfo, la Fondazione ha iniziato la sua attività promuovendo e organizzando il Premio Marisa Bellisario. In seguito, ha ampliato il suo campo d’azione verso lo studio e la progettazione di azioni rivolte al mondo del lavoro, dell’imprenditoria femminile e del management con interesse prevalente verso le nuove tecnologie.
La Fondazione rappresenta il luogo in cui si desidera valorizzare le professionalità femminili che operano nel pubblico e nel privato e promuove una cultura di genere attenta alla parità in un dialogo aperto alle diverse istanze della nostra società.
La Fondazione Marisa Bellisario ha come obiettivo principale quello di richiamare costantemente l’attenzione del mondo politico, delle Istituzioni, dell’imprenditoria e del mondo del lavoro su idee e progetti innovativi, per promuovere e sostenere l’affermazione delle professionalità femminili in ambito nazionale ed internazionale.
Impegno sociale, nuove tecnologie, comunicazione, economia e finanza, responsabilità sociale d’impresa sono gli argomenti trattati negli studi e nelle ricerche. A livello nazionale la Fondazione è impegnata nei luoghi dell’economia, della politica e delle Istituzioni; a livello regionale, si avvale di qualificate professioniste come coordinatrici per le attività locali.

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