Il futuro delle automobili è elettrico ma l’Italia è in ritardo rispetto all’Ue - QdS

Il futuro delle automobili è elettrico ma l’Italia è in ritardo rispetto all’Ue

Andrea Carlino

Il futuro delle automobili è elettrico ma l’Italia è in ritardo rispetto all’Ue

venerdì 01 Febbraio 2013

Mercato delle auto: il rilancio del settore passa attraverso l’innovazione tecnologica. Previsti per quest’anno incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, ma manca il decreto attuativo

CATANIA – I bassi consumi, le altissime prestazioni e l’inquinamento prossimo allo zero, fanno dell’auto elettrica l’ancora di salvataggio del mercato automobilistico e, soprattutto, dell’ambiente.
Molti costruttori, infatti, stanno iniziando a progettarle e produrle in grande quantità.
Quando si acquista un’auto, il problema dei consumi non viene mai sottovalutato ed, anzi, spesso gioca un ruolo fondamentale.
Per dare un’idea di cosa si intende quando si parla di “auto elettrica”, facciamo un confronto con quelle a benzina.
Parliamo dunque in termini di KWh/km (chilovattora al chilometro), in modo da avere per entrambe le auto lo stesso metro di misura: mentre una normale auto impiega circa 5 litri di benzina per 100 Km, consumando quindi circa 0,51KWh/km; le auto elettriche possono vantare un consumo di KWh/km che varia dai 0,11 ai 0,23.
Altri numeri che potremo riportare sono quelli riguardanti l’accelerazione: si pensi ad esempio che un’auto elettrica è in gradi di andare da 0 a 100km/h in soli 3,9 secondi, mentre un auto a benzina, mediamente in 13,7 secondi.
Con il mercato delle auto tradizionali in grave crisi, passato da oltre 2 milioni di auto l’anno a una previsione di circa 1,4 milioni per il 2012, da quest’anno, in Italia, sono previsti incentivi per chi acquisterà un veicolo ecologico: fino a 5.000 euro, rottamando la vecchia auto.
Non solo propulsione elettrica, anche le altre tecnologie basate sull’idrogeno, i biocarburanti, il biometano, il metano e il GPL rientrano nei piani del governo.
Gli incentivi all’auto elettrica dureranno dal 2013 al 2015. Parliamo di circa 140 milioni di euro, così divisi: 50 milioni per il 2013, 45 milioni per il 2014 e 45 milioni per il 2015.
Il bonus massimo, pari a 5 mila euro, andrà a chi comprerà un’auto elettrica o ibrida che emetta meno di 50 g/km di CO2. 4 mila euro invece la cifra per chi acquista veicoli con emissioni superiori a 50 g/km e fino a 95 g/Km di CO2. Successivamente, nel 2014 e nel 2015, tali incentivi subiranno un graduale decremento, 4.000 euro di tetto nel 2014 e 3000 nel 2015.
Il tutto, però, è ancora in attesa della firma dei decreti attuativi da parte del ministro Passera.
Questi incentivi sarebbero dovuti partire dal 1° gennaio 2013 ed avrebbero dovuto destinare al trasporto privato complessivamente 4,5 milioni di euro all’anno fino al 2015.
L’Unione Europea guarda con decisione al mercato dell’auto ecologica e lancia una strategia, con una serie di misure che prevedano l’espansione dei carburanti puliti, a partire dalla diffusione di colonnine per la ricarica elettrica – che in Italia dovranno raggiungere un minimo di 125 mila punti ad accesso pubblico entro il 2020 – ma anche una maggiore distribuzione per il rifornimento, tra questi, di biocarburanti, Gpl e idrogeno.
“Da qui al 2020 il numero di veicoli elettrici in circolazione in India e in Cina sarà di oltre 6 milioni in totale, secondo le proiezioni dei due Paesi – dice il commissario Ue ai Trasporti, Kallas -. Per l’Europa si tratta di un’occasione eccellente di posizionarsi solidamente su un mercato mondiale in pieno sviluppo”.
Per le auto elettriche i prezzi sono ancora alti.
C’è la Renault Twizy, ma non è un mezzo elettrico omologato come auto, bensì come quadriciclo leggero, va quindi annoverato in un’altra categoria, pur restando interessante il prezzo inferiore ai 10 mila euro.
I modelli di auto elettriche in commercio si contano sulle dita di una mano, forse due. In realtà molti sono “doppioni”, versioni con marchi diversi sul cofano, ma identiche sotto la carrozzeria.
Con la conquista del titolo di Auto dell’anno 2011, la Nissan Leaf si è fatta portabandiera del segmento, insieme a un prezzo di 38.500 euro, dietro al quale c’è un motore da 109 cavalli, quanto basta per raggiungere i 145 km/h e fare lo zero-cento in 11.9 secondi. Quattro metri e 45 centimetri di lunghezza, con un peso importante, dichiarato a 1.500 kg.
E’ l’unica elettrica in commercio omologata per ospitare 5 persone. Andrebbero escluse dalla lista delle elettriche pure, la Chevrolet Volt e la Opel Ampera, elettriche sì, ma assistite da un piccolo motore benzina che funge da generatore d’energia: sono veicoli elettrici range extended, di fatto più vicini a un’ibrida se si osservano le emissioni quando è attivo il propulsore termico.
La Chevrolet Volt ha un listino a partire da 44.300 euro, spinta da un motore da 151 cavalli raggiunge i 160 orari e scatta da 0 a 100 in 9 secondi netti. Identiche caratteristiche per la Opel Ampera, che costa un po’ di più: 45.500 euro.
Un altro terzetto di sorelle elettriche è quello rappresentato dalla Citroen C-Zero, Mitsubishi i-Miev e Peugeot iOn.
La Citroen costa 28.300 euro, mentre la Peugeot 28.310; decisamente più cara la Mitsubishi, a 36.800 euro.
Alcuni modelli di auto elettriche sono già disponibili per l’acquisto, ma nel corso del 2013 arriveranno molte novità sul mercato. Tra le più attese ci sono la versione elettrica della Ford Focus, le Volkswagen Golf Blue-e-motion ed e-Up! e la Renault ZOE.
Il prezzo delle auto elettriche in commercio resta decisamente superiore a quello di vetture tradizionali di dimensioni analoghe.
Questo per via dei costi di sviluppo, decisamente alti, non bilanciati da volumi di vendita adeguati. A tal proposito risulta particolarmente interessante l’idea di fornire le batterie in comodato d’uso, richiedendo il pagamento di una quota mensile variabile da un modello all’altro.
Tra le auto elettriche economiche c’è proprio la nuova Smart Electric Drive che sarà venduta a 19.200 euro a cui saranno da aggiungere 65 euro mensili per le batterie.
Per vetture di dimensioni maggiori, come la Nissan Leaf o la Renault Fluence, si oscilla tra i 28.200 euro e i 38.500 euro, con o senza le batterie in comodato d’uso.

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