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Palermo – Domani nuovo vertice a Roma. In ballo c’è il futuro della Gesip

Gaspare Ingargiola

Palermo – Domani nuovo vertice a Roma. In ballo c’è il futuro della Gesip

martedì 05 Febbraio 2013

Intanto il commissario liquidatore La Bianca è stato rimosso dall’incarico. Al suo posto Giuseppe Caiozzo. Sono giorni decisivi per il destino della società e per i suoi dipendenti

PALERMO – Giornata campali per la Gesip. Giovedì scorso il liquidatore Giovanni La Bianca è stato cacciato in malo modo dalla Giunta comunale di Palermo, che in due durissimi comunicati ha tracciato un quadro a tinte fosche, arrivando addirittura ad accusare l’ormai ex liquidatore poiché nel caso in cui “risultasse vero che ha aizzato i lavoratori a compiere atti violenti, sarebbe una ulteriore conferma della necessità e urgenza della sua rimozione”.
In serata La Bianca ha replicato dichiarandosi impossibilitato “a comprendere come, personalmente e professionalmente, possano essere date colpe allo scrivente nascenti dall’emissione, da parte dell’Autorità giudiziaria, di decreti ingiuntivi (per somme vantate dalla società) nei confronti del Comune di Palermo. Comunque, lo scrivente, si riserva ogni più ampia eventuale azione nei confronti di chi abbia reso dette affermazioni anche, previa valutazione, in sede penale”.
Nuovo liquidatore è Giuseppe Caiozzo, commercialista palermitano.
La giornata di giovedì era iniziata con una vittoria per il dirigente esautorato. Il Tribunale aveva infatti accolto un secondo decreto ingiuntivo da 5,2 milioni di euro, che si somma a quello già accettato da 4,2 milioni, per un totale di 9,4 milioni che il Comune dovrebbe pagare alla Gesip. Di questa cifra, 1,2 milioni sono “immediatamente esigibili” e pertanto incontestabili. Vanno pagati. Resta da vedere se a piazza Pretoria si vorrà presentare ricorso anche contro questo secondo decreto. Alle 16 è iniziata l’assemblea dei soci a Palazzo Galletti a piazza Marina, dove si doveva ufficializzare la sostituzione di La Bianca con Caiozzo. L’assemblea è durata più di tre ore e nel frattempo ci sono stati momenti di tensione, per fortuna poi rientrati, tra le forze dell’ordine e le centinaia di operai Gesip accorsi per avere notizie sulle sorti dell’azienda.
A tarda serata, poi, è arrivato l’attacco frontale contro La Bianca: “Mentre l’amministrazione comunale è impegnata per dare una risposta alla legittima esigenza di servizi da parte della città e offrire garanzia del reddito ai lavoratori, è ormai chiaro che in questi mesi l’ex liquidatore ha giocato una partita personale, volta a intorbidire le acque e nel tentativo di procrastinare il più possibile la propria uscita di scena. Se questo sia avvenuto anche per proseguire e coprire illegalità, sprechi e favoritismi che hanno caratterizzato la gestione della Gesip, sarà compito di altri organi”.
E dopo giovedì, anche quelle della giornata di ieri sono state ore importanti per il futuro della società comunale. In mattinata il sindaco Orlando ha incontrato una delegazione di lavoratori Gesip, riferendo in particolare quanto emerso nel corso del vertice avuto a Roma con il ministro Elsa Fornero. La vicenda è stata analizzata con il ministro “sia sotto il profilo della normativa sulla Funzione pubblica, per la mobilità orizzontale dei lavoratori fra le società partecipate, sia sotto il profilo dello Sviluppo economico”.
Per domani è previsto un altro importante incontro a Roma, cui prenderanno parte anche Inps e Regione Sicilia. Ma i sindacati dei lavoratori hanno già manifestato perplessità nei confronti della proposta del Comune, che prevederebbe prepensionamenti per 99 operai e cassa integrazione in deroga per gli altri 1.600 fino a dicembre, anche se, pur restando in Cig, il Comune prevede l’ipotesi di far rientrare in servizio i dipendenti a maggio.
"Siamo perplessi – ha riferito Giovanni Amato della Filcams-Cigl – poiché ancora una volta l’amministrazione ha creato confusione con notizie sempre diverse che non ci aiutano a far placare gli animi di lavoratori esasperati della vertenza”.

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