Ars taglia 1 mln l’anno di spesa per il personale - QdS

Ars taglia 1 mln l’anno di spesa per il personale

Raffaella Pessina

Ars taglia 1 mln l’anno di spesa per il personale

giovedì 07 Febbraio 2013

Soppressa la figura del segretario generale aggiunto e 8 uffici. Ma cè ancora tanta strada da fare. Ardizzone: “Ci adegueremo”

PALERMO – Conferenza stampa ieri pomeriggio a Palazzo dei Normanni sulle decisioni prese dal Consiglio di Presidenza in merito ai tagli alla spesa dell’Assemblea Regionale Siciliana, prima dello svolgimento della seduta a Sala d’Ercole con al centro il Dpef. Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, incontrando i giornalisti ha dichiarato che si è riusciti ad agire sulle spese del personale. è stato infatti  sottoscritto un accordo che consente la riduzione di un milione di euro annui. Oltre ai tagli che ricadranno sul personale, il Consiglio di presidenza, come già annunciato, ha deliberato la soppressione della figura del segretario generale aggiunto e sono stati ridotti anche gli uffici, che passeranno da 29 a 21, mentre gli incarichi di vertice saranno ridotti da 13 a 11.
I tagli prevedono, la riduzione del 20% del trattamento economico tabellare per il personale assunto dal primo gennaio 2013 e la soppressione dell’indennità compensativa di produttività per il segretario generale che è pari a circa 30 mila euro annui. In aggiunta al blocco degli aumenti previsto dal contratto per il personale dell’Assemblea, il Consiglio di presidenza ha stabilito una riduzione del 25 per cento dell’indennità di funzione dei vice segretari generali, dei direttori, dei capiufficio e dei responsabili delle unità operative. Altri tagli del 25% riguarderanno le indennità di mansione e del 15% di altre indennità (notturno , festivo, missioni e reperibilità).
Un risparmio complessivo per il personale pari quindi a un milione di euro l’anno, ossia 2 milioni fino al 2014, preventivati dal Consiglio di presidenza nel Bilancio di previsione dell’Ars. Nei prossimi giorni, ha annunciato Ardizzone, invierà una circolare ai gruppi parlamentari per invitarli ad adeguarsi alle norme stabilite dal Decreto Monti, che dal due febbraio scorso risultano applicabili. Nelle norme, ha detto il Presidente, sono previsti l’obbligo delle rendicontazioni delle spese e il contenimento sulle spese del personale. “È un segnale forte, che comporterà una riorganizzazione complessiva della macchina burocratica di Palazzo dei Normanni”.
Nel corso della conferenza stampa  Paolo Ruggirello (Lista Musumeci) si è chiesto “Quando il presidente Crocetta si deciderà a ridurre le indennità dei tecnici equiparati a quella dei deputati regionali? Noi il nostro dovere l’abbiamo già fatto ora tocca a lui”.  il vicepresidente vicario dell’Ars, Antonio Venturino ha detto che parte delle indennità dei componenti del M5S sono stati depositati in un conto intestato all’Ars. “Stiamo solo aspettando l’approvazione dell’articolo inserito in finanziaria che istituisce un fondo per il microcredito”.
Ha glissato invece  il segretario generale dell’Ars Giovanni Tomasello, quando i giornalisti hanno chiesto quanto esattamente guadagnasse, al netto dei tagli stabiliti dal Consiglio di Presidenza e illustrati oggi all’Ars. “Quanto prendo? Io non guardo la busta paga…” ha detto Tomasello. I lavori del Consiglio di Presidenza sono stati aggiornati a mercoledì prossimo quando saranno trattati temi come il personale stabilizzato e i gruppi parlamentari. “E’ una materia impegnativa -ha chiarito il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone anche alla luce della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Monti. Dal 2 febbraio scorso il decreto è applicabile e mi riferisco in maniera particolare al sistema di rendicontazione dei gruppi, anche in rapporto al personale. Se ulteriori riduzioni – ha concluso Ardizzone – saranno necessarie, e a mio avviso lo saranno, procederemo seguendo il decreto Monti”.

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