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Trapani – Porto canale, urgono interventi a Mazara del Vallo

Alessandro Accardo Palumbo

Trapani – Porto canale, urgono interventi a Mazara del Vallo

martedì 12 Febbraio 2013

Riunione operativa in Comune: per l’avvio dei lavori manca solo un nulla osta della Regione. Il mancato dragaggio del fiume ha messo in ginocchio gli operatori portuali

MAZARA DEL VALLO (TP) – “La situazione del porto canale è drammatica e non più sostenibile”. Lo ha dichiarato Giamino Asaro, titolare di un cantiere nautico da diporto, che insieme ad armatori, titolari di officine navali, distributori di carburanti e operatori della marineria e dell’indotto, ha partecipato a una riunione operativa in Comune.
“Il mancato dragaggio del fiume – ha affermato – si traduce in un danno economico incalcolabile per la marineria e tutto l’indotto. Cantieri, officine e distributori di carburanti perdono commesse lavorative con conseguenze devastanti per imprese e lavoratori a causa dell’impraticabilità del fiume. Prendiamo atto degli sforzi del Comune per la risoluzione della problematica e siamo pronti a scendere in piazza con le nostre famiglie per chiedere con forza alle istituzioni nazionali e regionali di intervenire affinché questi sforzi messi in campo possano essere concretizzati con l’avvio dell’escavazione dei fondali”.
“Se non avremo risposte positive e rapide – ha concluso – siamo pronti anche ad azioni clamorose”.
I fondali del porto canale hanno ormai una profondità di un paio di metri, in alcuni tratti anche meno e la situazione si va man mano aggravando. Gli ultimi interventi preliminari per l’escavazione risalgono al 1998, ai tempi in cui era presidente della Provincia Giulia Adamo. L’escavazione fu eseguita qualche anno dopo, ma a oggi, se si osserva la situazione odierna del porto canale, è come se non fossero mai stati effettuati.
UNO STALLO DAI RISVOLTI COMPLESSI – Il Comune, più di un anno fa, ha dato l’incarico – all’Istituto per l’ambiente marino e costiero del Centro nazionale per le ricerche di Capo Granitola – di analizzare i fanghi prelevati dal porto canale. L’amministrazione cittadina, ottenuti i risultati delle analisi, aveva dato il via ai lavori preliminari di escavazione, autorizzando lo scarico dei fanghi nell’area denominata impropriamente “colmata B”. Sennonché, la colmata fu sequestrata, nel giugno 2012, dalla Magistratura perché divenuta, negli anni, una discarica abusiva. Revocato il sequestro, dopo poche settimane i lavori furono nuovamente sospesi poiché la Regione bloccò tutto. Alla base dello stop il fatto che i fanghi – secondo quanto emerso da un incarico preliminare commissionato dal Comune e svolto dall’Iamc-Cnr – andavano smaltiti in discarica e non nella “colmata B”.

Il punto del sindaco Cristaldi. Disponibile un finanziamento da oltre 2 milioni di euro

MAZARA DEL VALLO (TP) – Il sindaco Nicola Cristaldi – condividendo appieno il malessere degli operatori – ha relazionato sui passi che il Comune sta compiendo. Il primo cittadino ha confermato l’esistenza di un finanziamento di oltre 2 milioni di euro – sufficienti a procedere ai lavori di dragaggio, di rimozione dei relativi fanghi – per la restituzione del fiume alla sua vocazione di porto-canale. Il ricercatore geologo dell’Iamc-Cnr, Giorgio Tranchida, ha comunicato che l’istituto ha già proceduto alla elaborazione del piano di caratterizzazione ambientale del porto. Il responsabile della progettazione, Pietro Viviano, del Provveditorato Opere Pubbliche Sicilia-Calabria – contattato telefonicamente da Cristaldi – ha dichiarato che si attende il pronunciamento del commissario delegato della Regione siciliana per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, Maurizio Croce. Solo dopo questo via libera potranno essere avviati i lavori.

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