Processo a Raffaele Lombardo. Scammacca Della Bruca: "Mai conosciuto boss Mirabile" - QdS

Processo a Raffaele Lombardo. Scammacca Della Bruca: “Mai conosciuto boss Mirabile”

redazione

Processo a Raffaele Lombardo. Scammacca Della Bruca: “Mai conosciuto boss Mirabile”

mercoledì 13 Febbraio 2013
"Mi hanno chiesto varie cose rispetto alla mia attività, su questo presunto incontro, che secondo me non è mai avvenuto e ho detto di non conoscere questa persona". Lo ha affermato l’ex assessore regionale ai Lavori pubblici Guglielmo Scammacca Della Bruca parlando con i giornalisti al termine dell’udienza del processo per concorso esterno in associazione mafiosa all’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, che si celebra a porte chiuse, con il rito abbreviato condizionato davanti al gup Marina Rizza. Scammacca Della Bruca è stato interrogato in merito ad un suo presunto intervento, nel 2002, con Lombardo per far avere la concessione per un ristorante, circostanza venuta fuori dal verbale dell’interrogatorio di Paolo Mirabile.
 
A Scammacca della Bruca hanno anche chiesto notizie sul ricovero, sempre nel 2002, di Nino Santapaola, zio di Giuseppe Mirabile, in una casa di cura di Catania . "In più di un episodio – ha detto Scammacca Della Bruca – Nino Santapaola è stato in alcuni casi, in un certo periodo, cliente di mio suocero psichiatra, ma è stata una domanda nozionistica". "Mirabile, io l’ho saputo adesso – ha precisato Scammacca della Bruca – è nipote di Nino Santapaola e quindi probabilmente si voleva capire quale fosse il rapporto, il grado di conoscenza. Se io dovessi avere rapporti di conoscenza con tutti i clienti che passano dalla Carmide negli ultimi 30 anni avrei 250 mila voti. Io non so neppure i Mirabile che faccia hanno. Non è escludibile – ha sottolineato l’ex assessore – che li abbia conosciuti in qualche riunione facendo vita politica ma penso che determinati personaggi me li ricorderei". L’ex governatore, presente in aula, a fine udienza ha sostenuto che "le dichiarazioni di Mirabile sono state demolite ‘dalla a alla z’ dalla persona che è stata citata dallo stesso Mirabile".
 
Secondo Lombardo, "Scammacca, parola per parola, punto per punto, è riuscito a dimostrare l’infondatezza, la falsità delle dichiarazioni di questo ennesimo collaboratore di giustizia". "Avrebbero chiesto – ha aggiunto – una raccomandazione per una autorizzazione, credo banale, che peraltro poi non hanno avuto, e hanno poi messo di mezzo, grazie a Dio una persona stavolta viva e vegeta"."Non sono turbato – ha concluso Lombardo – non vedo l’ora che questo processo si concluda e che si concluda, come è giusto che sia, con la sentenza del giudice. Ricordo che la Procura ha chiesto tre volte l’archiviazione della mia posizione".
 
 

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