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Catania – Col Brt, strade ancora più strette. Traffico in tilt e allarme-sicurezza

Melania Tanteri

Catania – Col Brt, strade ancora più strette. Traffico in tilt e allarme-sicurezza

giovedì 14 Febbraio 2013

Il collegamento rapido tra piazza Borsa e parcheggio Due Obelischi sta già producendo guai. Critiche alla corsia preferenziale per i bus. Cascone: “Stiamo ancora valutando”

CATANIA – Un progetto che proprio non piace e che, più che migliorare la vita dei cittadini, sembra la stia peggiorando. È il Bus rapid transit, o Brt, la corsia protetta per gli autobus urbani, realizzata dall’amministrazione per collegare il parcheggio “Due Obelischi” a piazza Borsa, in centro storico. Il sistema, che il Comune, per bocca del sindaco Raffaele Stancanelli e dell’assessore alla Viabilità, Santi Cascone, ha definito rivoluzionario per la mobilità cittadina, oltre che per l’efficienza e la percezione del tasporto pubbblico, dovrebbe entrare a regime entro la prossima primavera, ma sono già numerose le voci di protesta intorno al cantiere per la reazlizzazione dell’opera.
A cominciare da Confcommercio che, nel corso di un recente sopralluogo nella zona di piazza Lanza, dove i tecnici comunali stanno completando il posizionamento dei cordoli, ha bocciato nuovamente l’intero progetto, definendolo “assurdo”.
“Noi lo avevamo detto già tempo fa che eravamo contrari – ha spiegato Francesco Sorbello, direttore dell’associazione dei commercianti – perchè questo genere di interventi non è assolutamente possibile a Catania, per via delle sedi stradali troppo piccole, e i risultati di quanto effettuato fino a ora sono evidenti: corsie ristrette, parcheggi inesistenti e traffico aumentato”.
Ma sono le condizioni di sicurezza, o meglio l’assenza di queste, a preoccupare maggiormente i cittadini e, in particolare, il Consiglio della terza municipalità, che ha chiesto all’amministrazione interventi correttivi per garantire la tranquillità di automobilisti, centauri ma soprattutto pedoni,che hanno visto spuntare di fronte le proprie abitazioni il serpentone giallo.
“Serve una modifica dei sensi di marcia di alcune strade, perchè così non si ragiona più – ha affermato il presidente della terza municipalità Borgo-Sanzio, Salvo Rapisarda. Ma quello che ci preoccupa di più – ha proseguito – è l’assenza totale di sicurezza, con i cordoli che spesso restringono la carreggiata, e la presenza lungo il percorso di alcuni punti in cui si rischiano incidenti”.
Modifiche che l’amministrazione comunale sta effettuando in base alle segnalazioni: secondo l’assessore Cascone il progetto, infatti, non è affatto irreversibile, anzi. “In questa fase stiamo ancora valutando – ha sottolineato – e non stiamo trascurando alcun aspetto. Bisogna comunque completare il tutto prima di, eventualmente, modificare”.
In seguito alle segnalazioni di residenti e operatori commerciali, infatti, il Comune sta già intervenendo sul percorso, ripristinando alcuni posteggi “saltati”, modificando il sistema di viabilità in alcune parti e rimuovendo ostacoli che potrebbero rappresentare impedimenti alla circolazione e pericoli per i pedoni, ma di tornare indietro il sindaco proprio non sembra avere intenzione.
“Il progetto del Brt è stato ampimente studiato e condiviso con Università, associazioni di categoria e cittadini – ha dichiarato Stancanelli. Di tutti i suggerimenti teniamo conto – ha aggiunto – e anzi ho creato un nucleo di tecnici che deve tenere conto proprio di queste proposte, ma delle critiche pregiudizievoli, talvolta anche degli insulti, invece non teniamo conto e per questo andremo avanti”.

 
I fortissimi dubbi dei commercianti
CATANIA – “Il Brt non funziona, fermatevi!”. Non usa mezzi termini il presidente della Confcommercio etnea che, dopo le aspre critiche del direttore Sorbello, esternate apertamente nel corso dell’ultimo sopralluogo organizzato dall’amministrazione, ha diffuso una nota in cui evidenzia come, nonostante le richieste di modifica, siano ancora troppe le criticità che si stanno presentando in relazione al Brt man mano che i lavori vanno avanti, in particolare nei confronti del piccolo commercio, già messo a dura prova dalla prolungata crisi economica.
“Avevamo espresso i nostri dubbi – racconta Giovanni Saguto – nell’estate del 2010, sull’intera proposta avanzata dall’amministrazione in materia di piano generale del traffico urbano. Le nostre lamentele – prosegue – nascevano dal fatto che il piano non teneva in considerazione le esigenze operative del piccolo commercio, fatto, nella maggior parte delle strade, da esercizi diretti ad un acquisto istintivo, veloce e che pertanto è collegato in modo indissolubile sia ai flussi veicolari quanto, soprattutto, alla possibilità di parcheggiare, facoltà che se viene tolta comporta l’inevitabile chiusura dei negozi. La città si desertifica commercialmente per tante ragioni – aggiunge – ma, se ci mettiamo anche un piano della viabilità insostenibile, è la fine”.
Troppi i posti auto persi, secondo l’associazione dei commercianti, e troppo poche le alternative reali, in particolare per via della dimensione delle sedi stradali in cui si sta realizzando il Brt non hanno le dimensioni idonee per poter riservare una corsia protetta per i bus e, al contempo, garantire una circolazione fluida. “Se consideriamo che la linea Brt in attuazione è quella con meno criticità – conclude Saguto – non voglio pensare a cosa succederebbe negli altri percorsi immaginati dall’amministrazione. Per questi motivi diciamo che il Brt non funziona e c he non ci sono i presupposti perché la linea sia estesa in altre zone”.

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