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Messina – Servizi sociali, nessuna certezza mentre avanza la disperazione

Francesco Torre

Messina – Servizi sociali, nessuna certezza mentre avanza la disperazione

venerdì 15 Febbraio 2013

Nessuna notizia dei nuovi bandi per l’affidamento. Un presidio permanente a Casa Serena. Si va avanti a proroghe e proteste, ma ancora gli stipendi non sono stati pagati

Messina – Le proroghe sono arrivate ma gli stipendi ancora no. Nei servizi sociali continuano a regnare caos e disperazione, con atti di protesta estremi e nessuna notizia certa sui prossimi bandi.
In realtà i servizi si sarebbero già potuti interrompere il 21 gennaio, allo scadere naturale degli appalti. In extremis, però, il dirigente comunale al ramo Salvatore De Francesco è riuscito a firmare una proroga di un mese, mese peraltro ormai già vicino alla sua fine. Cosa succederà adesso, dato che dei bandi per l’affidamento non se n’è saputo più nulla? Con ogni probabilità un’altra proroga, sempre di un mese, per prendere tempo in attesa degli sviluppi sull’ottenimento degli aiuti statali e regionali per evitare il dissesto finanziario.
Qualcuno, però, nel dissesto ci vive da mesi. Sono i tanti lavoratori in attesa degli stipendi arretrati, chi di agosto, chi di settembre, chi di ottobre. Stremati, arrabbiati, amareggiati, sfiancati dalle tante promesse non mantenute e dagli ambigui atteggiamenti dei responsabili delle cooperative, in questi giorni hanno inscenato veementi proteste.
Un gruppetto di lavoratori delle cooperative Faro 85 e Nuova Presenza si sono incatenati per nove giorni ai cancelli di Palazzo Zanca, stoppando la protesta solo all’indomani della promessa del Presidente della Regione Rosario Crocetta di sbloccare in anticipo 4 mln di € di trasferimenti per il Comune per il pagamento degli stipendi arretrati. Ovviamente, di quei soldi ancora nessuno ha visto un centesimo.
A Casa Serena è invece ancora in atto un presidio permanente. Il Comune ha liquidato alla cooperativa Azione Sociale due fatture. Avrebbero dovuto garantire il pagamento degli stipendi di ottobre e novembre, ma invece è stata corrisposta ai lavoratori solo una mensilità. Perché?
Hanno fermato invece direttamente il servizio i lavoratori del Sad (Servizio assistenza domiciliare), che attendono ancora lo stipendio di luglio 2012.
In questo contesto, suona quasi una presa in giro l’atto di indirizzo deliberato dal commissario Luigi Croce con i poteri della Giunta perché vengano quantomeno allineati tutti i lavoratori alla mensilità di ottobre, risolvendo le realtà più drammatiche. Ben sa, Croce, che la situazione è complessa perché riguarda cooperative che hanno problemi con il Durc e con Equitalia, e che quando (quando!) ricevono i soldi non sempre li distribuiscono con celerità ai dipendenti. Non è con le richieste formali, insomma, che si possono risolvere i problemi e difendere la propria posizione. Soprattutto quando da settimane si annunciano provvedimenti risolutivi per il futuro – come i nuovi bandi – che però non vedono mai la luce. E qui non si tratta di liquidità e nemmeno di dissesto, ma solo di buona o cattiva amministrazione della cosa pubblica.

I sindacati. Riformare la gestione delle cooperative

Messina – Dopo la decisione della cooperativa Nuova Presenza di rinunciare al servizio di trasporto nei centri riabilitativi perché troppo oneroso, Palazzo Zanca ha espletato una nuova gara d’appalto, vinta con sorteggio dalla Cesim di Milazzo. I lavoratori, però, attendono ancora di transitare nella nuova realtà. Gli interventi di sicurezza a Casa Serena, invece, procedono molto molto lentamente. A questo punto, la speranza è che il nuovo impianto antincendio esterno possa essere pronto entro la seconda proroga mensile. Per il futuro, anche i sindacati guardano a Crocetta come unica garanzia per un reale cambio di rotta nella gestione dei servizi sociali: “Abbiamo chiesto di fare luce su come sono state gestite le cooperative in questi anni”, ha affermato la segretaria della Funzione Pubblica della Cgil Clara Crocè al termine di un incontro palermitano col presidente, “nonché di monitorare in prima persona ciò che accadrà da qui ai prossimi mesi quando si bandiranno le nuove gare d’appalto”.

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