Catania - Oltre 200 mln di euro sottratti al fisco e l’infinita lotta per gli scontrini - QdS

Catania – Oltre 200 mln di euro sottratti al fisco e l’infinita lotta per gli scontrini

Margherita Montalto

Catania – Oltre 200 mln di euro sottratti al fisco e l’infinita lotta per gli scontrini

mercoledì 20 Febbraio 2013

I risultati dell’attività condotta a Catania sotto la guida del colonnello Francesco Gazzani. Il rapporto 2012 della Guardia di Finanza: scovati quasi 900 lavoratori in nero

CATANIA – Dipendente direttamente dal ministro dell’Economia, la Guardia di Finanza ha fra i vari compiti istituzionali la prevenzione, ricerca e denunzia delle evasioni e delle violazioni finanziarie e la vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico. Il comandante provinciale delle Fiamme gialle etnee, col. Issmi Francesco Gazzani, ha presentato in sede di conferenza stampa il consuntivo 2012 relativo all’attività del Corpo, in presenza del comandante del nucleo di polizia tributaria, Franzese.
Il principale modulo ispettivo adottato dalla Gdf in materia fiscale, è la verifica fiscale cui vengono destinate le maggiori risorse del Corpo. Per il settore relativo alla lotta all’evasione fiscale il Comando provinciale ha sviluppato 1.480 interventi ispettivi (verifiche o controlli) che hanno permesso di scoprire 215 milioni di euro sottratti a tassazione in materia di imposte dirette; accertare ritenute non operate e/o non versate per 1,2 milioni di euro; segnalare 31,5 milioni di euro ai fini ai fini dell’Iva in termini di imposta evasa o non versata.
Per gli evasori totali – “sommerso d’azienda” – l’attività mirata ha permesso di scoprire 160 evasori, di cui ben 131 evasori totali e 29 paratotali. Particolare accento è stato posto dal comandante circa il cosiddetto “sequestro per equivalente”, che prevede il sequestro e la successiva confisca di beni profitto dei reati anche in materia di evasione di imposte: sono state avanzate 143 proposte di sequestro, per un ammontare di 83 milioni di euro ed effettuati sequestri di beni e conti correnti per 75 milioni di euro.
Inoltre per il contrasto al “sommerso di lavoro” un altra nota dolente per la realtà lavorativa, i militari hanno individuato 914 “lavoratori in nero” di cui 5 sono risultati essere minorenni.
Per il segmento relativo alle ricevute e scontrini fiscali, punto fermo del Comando etneo, nella circoscrizione di competenza del Comando provinciale insistono circa 41.000 soggetti che, a fronte di una prestazione/cessione di beni e/o servizi, sono obbligati al rilascio di un documento fiscale (scontrino o ricevuta). Sono stati eseguiti complessivi 6.536 controlli, relativi all’adempimento del suindicato obbligo, sono state constatate 3.599 irregolarità, con un incidenza di oltre il 55%, percentuale di gran lunga superiore alla media nazionale (che si attesta intorno al 35%). A seguito dell’attività ispettiva sono state avanzate 311 proposte di sospensione dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività e sono state eseguite 323 chiusure di esercizi commerciali quale sanzione accessoria alle reiterate mancate emissioni dei documenti fiscali. Gazzani a tal proposito ha segnalato due distinte operazioni di servizio che hanno impegnato più di 100 finanzieri, nel periodo natalizio,nelle zone dei mercati rionali di Catania, tra Piazza Carlo Alberto e la zona della “Pescheria”.
Inoltre sono stati intensificati i controlli per la tutela di spesa pubblica, frodi comunitarie e al bilancio nazionale e danni erariali, per un ammontare di oltre 53 milioni di euro; ammontano a circa 30 milioni di euro i sequestri effettuati a seguito di danni erariali scoperti, accertati e segnalati alla Procura presso la Corte dei Conti.
Per le Accise – Prodotti energetici ed altre imposte di consumo – sono state riscontrate 180 violazioni per un ammontare di tributi evasi pari a circa 273.000 euro. L’accertamento di frodi previdenziali ed assistenziali ha portato a scoprire somme indebitamente percepite da falsi invalidi e falsi braccianti agricoli o spese per pagare la pensione a soggetti deceduti, “assegni sociali” ed altre tipologie di sostegno a non aventi diritto per un ammontare di circa 40 milioni di euro. Contrasto serrato, infine, a usura e riciclaggio, criminalità organizzata, stupefacenti e contraffazione.

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