Nasce il contratto Rc auto base. Polizze più chiare e convenienti - QdS

Nasce il contratto Rc auto base. Polizze più chiare e convenienti

Andrea Carlino

Nasce il contratto Rc auto base. Polizze più chiare e convenienti

sabato 23 Febbraio 2013

Il ministro Passera presenta le novità per contrastare il caro polizze. Con l’abolizione del tacito rinnovo le tariffe sono più convenienti

Il ministro allo Sviluppo economico, Corrado Passera, ha presentato nei giorni scorsi, il decreto di attuazione del contratto Rc auto di base derivante dal decreto crescita 2012, il decreto sviluppo bis 2012. Allo scopo di aumentare la competitività e tutelare i consumatori, il Governo tecnico ha pensato di dar vita ad un contratto Rc auto di base, ossia un contenuto contrattuale minimo che ogni polizza Rc auto deve contenere e che dovrebbe consentire un risparmio effettivo per il proprietario all’atto della stipula, attraverso alcuni accorgimenti che mirano a polizze più chiare e convenienti rendendo così più facile districarsi tra le numerose offerte sul mercato.
Queste le principali caratteristiche della nuova formula contrattuale: massimale minimo previsto dalla legge (attualmente, 5 milioni di euro per ogni sinistro, con un limite specifico di 1 milione di euro per i danni a persone e cose); nessuna franchigia, la copertura è completa e si basa sul meccanismo di tariffazione "Bonus Malus"; guida libera, la copertura è sempre valida a prescindere da chi sia il guidatore del veicolo; rivalse da parte delle compagnie nei confronti degli assicurati limitate rispetto alle casistiche previste dalla normativa vigente. Tali rivalse scattano soltanto nei casi più gravi o di maggior allarme sociale (ad es. guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti).
L’attenzione è tutta per quei particolari che dovrebbero “determinare maggiore mobilità dei consumatori e più concorrenza tra le compagnie, favorendo una maggiore trasparenza delle offerte e creando le condizioni per una significativa riduzione dei premi”. Innanzitutto i costi extra, che spesso aumentano a dismisura il premio assicurativo: con il contratto base il costo di ogni singola garanzia e servizio aggiuntivo, offerto dalle imprese rispetto al contratto, dovrà essere indicato a parte e in modo chiaro, così che il consumatore possa valutare le diverse offerte con maggiore consapevolezza. Poi, non meno importante, la clausola del tacito rinnovo, che verrà cancellata: “L’introduzione del contratto base e l’abolizione del tacito rinnovo creano le condizioni strutturali per aumentare la concorrenza nel mercato della Rc auto. I consumatori potranno accedere a un’offerta di polizze più comprensibile, perché più semplice e trasparente“.
La misura, per entrare a regime, necessita di 45 giorni per ottenere il parere del Consiglio di Stato e di 30 giorni per la registrazione in Corte dei Conti (per la messa a disposizione del contratto anche online serviranno altri 60 giorni).
Con questa decisione, ha detto il ministro Passera ricordando anche l’abolizione del tacito rinnovo e la lotta contro le frodi, “non risolviamo tutti i problemi dell’rc auto, ma facciamo comunque passi nella giusta direzione”. In termini di costi (la spesa per l’rc auto è di 18 miliardi di euro), “lo spazio per il miglioramento è molto rilevante per gli assicurati”. Soddisfatti i consumatori e l’Ania che però chiede un passo ulteriore, la definizione di una legge quadro del settore, con norme “che intacchino i veri problemi del costo delle rc auto”, spiega il presidente Aldo Minucci, cioè “i costi delle lesioni gravi, dei componenti delle autovetture, delle riparazioni e dei rimborsi dei sinistri con le carrozzerie”.
Sono diverse le ulteriori misure attuate dal ministero dello Sviluppo economico, con le due leggi sulla crescita, per rendere più trasparente e concorrenziale il settore assicurativo. Tra queste figurano: la riforma del sistema antifrode, assegnandolo alla nuova autorità di vigilanza assicurativa (Ivass); gli agenti e i broker assicurativi potranno liberamente collaborare tra di loro, facilitando il consumatore nell’individuazione della polizza più conveniente; ogni assicurato potrà accedere a un’apposita area riservata, sul sito della propria compagnia, per informarsi sui principali aspetti delle proprie polizze ramo danni; sarà inoltre riformato e potenziato il sistema di preventivazione pubblica online gestito da Mise e Ivass, affiancandolo a un programma di educazione assicurativa rivolto al consumatore.
 

 
Più comparatori online di Rc Auto. Bene il Nord, al Sud lievi aumenti

Con l’abolizione del decreto sul tacito rinnovo dell’Rc auto, gli automobilisti del nostro Paese hanno imparato ad usare i comparatori on line come Facile.it per trovare la tariffa che meglio si attaglia alla propria auto e alle proprie tasche. Secondo quanto rilevato dal sito, il numero di Italiani che si sono rivolti ai comparatori online per trovare una nuova polizza è aumentato del 14% in media in tutta Italia.
Stiamo parlando nello specifico delle ultime liberalizzazioni che hanno portato, tra l’altro, all’abolizione del tacito rinnovo ed all’abolizione del divieto di libera collaborazione tra gli intermediari..
Secondo l’analisi di Facile.it, che ha preso in considerazione oltre 500 mila preventivi compilati nelle prime tre settimane di gennaio 2013, l’incremento del ricorso ai comparatori c’è stato, in particolare al Nord Italia e in quelle regioni in cui era maggiormente radicata l’abitudine a rinnovare per anni la polizza con la stessa compagnia, senza verificare realmente la possibilità di ottenere condizioni migliori da un’altra società.

In particolare, Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana e Lombardia sono le regioni in cui più è cresciuto l’uso dei comparatori online, con una crescita, rispettivamente, del 31%, 27,9%, 26% e 24,5% rispetto allo stesso periodo del 201, mentre la Sicilia cresce solo del 3%. Imprenditori, artigiani ed impiegati le categorie professionali che più sono ricorse alla comparazione delle tariffe. Mentre, fra i sessi, sono state le donne a guidare la spinta al confronto (+18% vs +12% degli uomini).
«Non deve sorprendere – continua Giacobbe – che nel meridione l’incremento sia molto inferiore, se non del tutto assente. Gli alti costi delle polizze hanno spinto fin da subito gli automobilisti del sud a cercare nuove offerte e oggi questa è un’abitudine ormai consolidata».
Le parole di Giacobbe trovano ulteriore conferma guardando i dati relativi alla classe di merito. Ad aumentare in misura maggiore sono stati i preventivi fatti da chi è in possesso di una classe di merito bassa e, quindi, costosa. A fronte di un aumento medio del 14%, quelli legati ai confronti fatti da automobilisti inquadrati in una classe di merito peggiore della dodicesima sono oltre il 20%. Sempre secondo l’analisi di Facile.it, chi ha cercato una nuova compagnia online ne ha tratto notevole beneficio garantendosi un risparmio fino al 50% rispetto alla polizza con cui circolava l’anno prima.

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