Ferrovie, accordo per velocizzare la Messina-Catania-Palermo - QdS

Ferrovie, accordo per velocizzare la Messina-Catania-Palermo

Rosario Battiato

Ferrovie, accordo per velocizzare la Messina-Catania-Palermo

giovedì 28 Febbraio 2013

Un passo in avanti che tampona l’attuale smantellamento del servizio di Trenitalia sul territorio regionale. Oggi la firma a Roma tra Governo, Regione e ministeri delle Infrastrutture e della Coesione

PALERMO – Qualcosa si muove anche sulle strade ferrate della Sicilia. È prevista per questa mattina la firma del Contratto istituzionale di sviluppo per il completamento della direttrice ferroviaria “Messina-Catania-Palermo” tra governo, Ferrovie dello Stato, Rfi e la Regione siciliana. Un piccolo passo avanti per un sistema che senza altri interventi è comunque destinato a collassare.
In mattinata, sarà la prestigiosa sala stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri ad ospitare Fabrizio Barca, ministro per la Coesione territoriale, Corrado Passera, ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, Mauro Moretti e Michele Mario Elia, rispettivamente amministratori delegati di Ferrovie dello Stato e di Rete ferroviaria, e Rosario Crocetta, presidente della Regione siciliana. L’occasione è solenne: la sottoscrizione del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per il completamento della direttrice ferroviaria Messina-Catania-Palermo. “Gli interventi previsti – si legge sul comunicato del ministero – consentiranno di incrementare la velocità di progetto, ridurre i tempi di percorrenza e garantire una maggiore offerta di servizi”.
Finalmente una buona notizia (attesa alla prova dei fatti) per la rete ferroviaria isolana che, proprio nei giorni scorsi, aveva incassato un ulteriore taglio delle proprie corse. Trenitalia, infatti, ha comunicato l’intenzione di sopprimere un centinaio di corse sulle cinquecento attualmente disponibili in Sicilia. Tra le cause anche i tagli operati dal governo Lombardo che, per evitare sforamenti del patto di stabilità, è stato costretto a ridurre il budget dedicato al trasporto pubblico locale passando da 222 a 177 milioni di euro. A questo si aggiunge, da oltre due anni, l’assenza della firma del contratto di servizio con la Regione che ha impedito la realizzazione di un piano complessivo di investimenti e l’adeguamento del sistema come il raddoppio dei binari e l’elettrificazione delle linee.
Anche sul fronte merci la mobilità sostenibile continua a marcare il passo. In Italia, secondo una ricerca diffusa dall’Osservatorio Eurispes sulla mobilità e i trasporti, il trasporto ferroviario delle merci rappresenta una quota di traffico minoritaria rispetto alle altre modalità: si stima infatti che esso raggiunga un valore del 6%. In Europa il comparto ferroviario delle merci si attesta ad una quota che varia tra il 12% e il 18%, ma in alcuni paesi “virtuosi” come l’Austria addirittura supera il 30%. In Sicilia se possibile va ancora peggio: il 90% delle merci viaggia su gomma.

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