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Catania – Dimesso il rettore, è indagato per le email elettorali d’Ateneo

Desiree Miranda

Catania – Dimesso il rettore, è indagato per le email elettorali d’Ateneo

giovedì 07 Marzo 2013

Fino a pochi giorni fa, dopo l’elezione del successore, non aveva alcuna intenzione di lasciare l’incarico. Recca abbandona l’incarico. Coinvolto nell’inchiesta sul “mailgate” alle regionali

CATANIA – Notizie bomba all’Università di Catania. Il rettore Antonino Recca ha annunciato ieri mattina che il prossimo 11 marzo 2013 sarà il suo ultimo giorno in carica. Ha deciso infatti di rassegnare le dimissioni e quindi di non completare il suo mandato fino alla scadenza naturale del 31 ottobre. E nello stesso giorno, il giornale on line Ctzen ha pubblicato la notizia di alcune indagini dei magistrati della Procura di Catania nei confronti del rettore dimissionario per: rivelazione e uso di segreti d’ufficio, violazione della privacy e promesse in cambio di false dichiarazioni ai magistrati.
Il caso è quello delle email elettorali inviate dal server d’ateneo dal figlio di una candidata Udc alle elezioni regionali siciliane, Elena Maria Grassi, il cui marito è un dipendente del rettorato catanese. Antonino Recca si è sempre tirato fuori da ogni responsabilità, rassicurando sul fatto che il sistema interno delle mail non è mai stato violato, ma la magistratura deve comunque fare le sue indagini. Le accuse potrebbero venire contestate in un’aula giudiziaria, intanto lui ha comunicato di volere lasciare il suo incarico di rettore.
Una notizia inattesa dalla comunità accademica catanese dato che lo stesso Recca affermava fino a pochi giorni fa che non aveva nessuna intenzione di lasciare il suo posto. Lo avrebbe fatto solo nel caso in cui avesse guadagnato una poltrona al Senato della Repubblica italiana, opzione tentata solo 10 giorni fa alle scorse elezioni politiche nella lista Con Monti per l’Italia. In caso della conquista di una poltrona avrebbe dovuto scegliere una delle due cariche, ma dopo il flop dell’Udc con cui era candidato, il rischio si è dissipato e Antonino Recca aveva promesso di mantenere il suo posto e collaborare al passaggio di consegne con il suo successore, il professore dell’ex facoltà di Economia Giacomo Pignataro, eletto rettore per il sessennio 2013-2019 lo scorso 28 febbraio.
Negli scorsi giorni ha anche chiesto e ottenuto in seno al Senato accademico l’approvazione di una commissione per la revisione dello statuto, lo stesso considerato intoccabile da Recca ma che adesso sembra invece perfettibile, come linea programmatica per i prossimi mesi. Decisione che non ha mancato di scatenare proteste contro il rettore, accusato per l’ennesima volta dal Coordinamento unico d’ateneo di dimostrare ancora una volta di non seguire una condotta chiara e lineare. Ma a quanto pare il rettore uscente Antonino Recca ha cambiato idea e ha inviato una email ieri mattina all’intera comunità accademica per annunciare la sua decisione: “rassegno le dimissioni irrevocabili dalla carica con decorrenza 11/3/2013”.
Recca affida la motivazione della sua scelta alla stessa missiva inviata all’indirizzario dell’Università.
 
“In seguito ad alcuni commenti rilasciati dopo le elezioni del nuovo rettore e delle sedute di senato accademico e consiglio di amministrazione del 1° marzo scorso – scrive – non esistono più, a mio parere, le condizioni di serenità per il completamento del mio secondo mandato di rettore fino a ottobre 2013. Pertanto, rassegno le dimissioni irrevocabili dalla carica con decorrenza 11/3/2013”. Il professore Pignataro, però, nonostante sia già stato eletto successore non potrà subito occupare il posto di rettore; si deve prima avvisare il ministero dell’Istruzione perché sia il ministro a nominare il nuovo rettore. “Chiedo al Decano dei professori ordinari, Mario Marino, la cortesia di assumere la conduzione dell’ateneo”, continua Recca che augura “al nuovo rettore Giacomo Pignataro e a tutto l’ateneo un proficuo e produttivo mandato”.

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