Il servizio scuolabus a Modica carente e costoso. Mezzi vetusti, carburante insufficiente - QdS

Il servizio scuolabus a Modica carente e costoso. Mezzi vetusti, carburante insufficiente

Marcello Medica

Il servizio scuolabus a Modica carente e costoso. Mezzi vetusti, carburante insufficiente

venerdì 08 Marzo 2013

Numerosi disservizi e lacune organizzative, serve una programmazione secondo le esigenze familiari

MODICA (RG) – I trasporti scolastici nella Città della Contea, continuano ad essere carenti ed in alcuni casi, addirittura, inesistenti. Sono tante, ad oggi, le problematiche nel settore e ciò nonostante i sacrifici dei genitori degli alunni, costretti a pagare un ulteriore balzello per garantire un servizio che spesso non funziona e che è anche fonte di pericoli soprattutto per i piccoli trasportati.
Proprio in merito ai potenziali pericoli, dovuti alla vetustà del parco scuolabus in dotazione alla società partecipata Servizi per Modica, nelle scorse settimane, uno scuolabus ha perso il controllo per un guasto ai freni, sfiorando la tragedia. Ad essere coinvolto un pulmino che stava prelevando alunni da portare nei rispettivi istituti cittadini. Poco dopo le 7,30 il conducente del mezzo che percorreva via Dente, affrontando una discesa, a causa del cattivo funzionamento e dell’eccessiva pendenza della strada, ha perso il controllo. Il veicolo andava, pertanto, a sbattere contro il balconcino di un’abitazione, sfondando la ringhiera di ferro per poi andare a concludere la corsa contro un’auto in sosta. Nel sinistro, sono rimasti contusi due minori che sono stati trasportati al pronto soccorso per essere poi dimessi poco dopo. Illesi tutti gli altri passeggeri, compresi il conducente e l’accompagnatrice. Appena una ventina di metri e sarebbe stato un vero dramma, poiché, poco più avanti, lo scuolabus avrebbe dovuto prelevare due ragazzini nell’attesa ai bordi della strada.
Diverse volte, invece, per varie motivazioni, si è verificata l’interruzione totale del servizio e i genitori sono stati costretti a provvedere autonomamente ad accompagnare i loro bambini a scuola. Non è la prima volta, infatti, che i bambini restano sul ciglio della strada ‘al freddo e al gelo’ nell’attesa dello scuolabus che non arriva. Si lamentano i genitori che con una sequenza costante si vedono costretti ad accompagnare personalmente i loro figli a scuola oppure a lasciarli a casa o da parenti se entrambi i coniugi lavorano.
Una delle recenti segnalazioni è arrivata dai residenti di contrada Mauto, ma altre zone vivono gli identici disagi. Già dallo scorso mese di ottobre per quattro volte il veicolo scolastico ha lasciato i ragazzini sul posto, in novembre un’altra volta, in dicembre ben sei volte, in gennaio tre volte ed è già accaduto altre due volte per il mese di febbraio.
“I problemi – lamenta un genitore –sono molteplici. Consideriamo, innanzitutto, che in questo periodo di grande freddo i nostri figli restano per oltre mezz’ora ai bordi della strada nell’attesa, invano, dello scuolabus. Solo in alcuni casi ci hanno avvertito che il mezzo non sarebbe arrivato: nelle altre occasioni non abbiamo mai saputo nulla. Ci dicono che alcuni scuolabus sono guasti per cui quelli disponibili li alternano nelle varie zone. Ci chiediamo, allora, perché mensilmente ci sollecitano il versamento del canone, nel mio caso cinquanta euro, se poi non ci assicurano il servizio? E’ giusto pagare, ma abbiamo diritto di avere il trasporto che, non solo garantisce la frequentazione delle lezioni ai bambini, ma li tutela dalle insidie della strada e in questi giorni dal freddo”.
Spesso la causa del disservizio è la mancanza di carburante nei mezzi, per i quali non si riesce a garantire il relativo approvvigionamento. Oltre a tutto questo si aggiungono anche i tagli alle linee dell’Ast fra il centro urbano e le zone rurali, creando anche qui enormi disservizi a tutta la cittadinanza.
A sollevare tali problematiche, associazioni e comitati di cittadini che hanno espresso, più volte in nome di tutto il territorio interessato dai disservizi sopra citati, l’enorme necessità di programmare i servizi di trasporto pubblico in modo minimamente necessario alle esigenze delle famiglie modicane.
Ad oggi, intanto, le famiglie ciclicamente sono costrette a pagare un’ulteriore tassa per portare i propri figli a scuola a causa dell’inadempienza economica-programmatica dell’amministrazione comunale.
 

 
Rassicurazioni e promesse delle istituzioni competenti
 
MODICA (RG) – Riguardo all’allarme suscitato dalla notizia che la Provincia regionale di Ragusa potesse sopprimere il servizio di trasporto extraurbano per gli alunni disabili che frequentano gli istituti superiori della città, l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Tato Cavallino, ha chiesto immediatamente un incontro al commissario della Provincia, Giovanni Scarso, dichiarando di considerare assurda tale decisione, che peraltro avrebbe penalizzato non solo gli alunni ma anche le famiglie, visto che la Provincia avrebbe prospettato a ogni genitore la possibilità di provvedere personalmente al trasporto del proprio figlio, rimborsato nella misura di cinque euro.
Sulla vicenda, nei giorni scorsi, il dirigente del quarto settore dell’Ente di viale del Fante, Pina Distefano, su delega del commissario Scarso, ha ricevuto una delegazione di mamme accompagnata dall’assessore Cavallino, spiegando loro che il servizio non sarà soppresso, ma si propone solo una soluzione alternativa al trasporto tramite scuolabus, che potrà esser scelta o no dai genitori.
Le mamme avevano temuto che il servizio venisse soppresso, ma, come ribadito, nulla cambierà se non saranno gli stessi genitori a chiederlo.
Per quanto riguarda, invece, il trasporto scolastico, che fino a oggi garantisce la Servizi per Modica, l’amministrazione comunale fa sapere che è in atto il passaggio nella gestione del servizio dalla società partecipata all’Ente e che si punterà ad eliminare i disservizi che fino adesso hanno causato non pochi disagi agli alunni e alle loro famiglie.
 

 
Quel tributo sui pulmini a carico delle famiglie
 
MODICA (RG) – In merito ai disservizi nel settore dei trasporti scolastici, è intervenuto più volte l’ex consigliere provinciale, Ignazio Abbate, il quale continua a manifestare il suo malcontento rispetto all’inefficienza amministrativa dell’attuale Governo di Modica che, a suo dire, pare ormai aver superato ogni limite. “Nonostante non sia stata investita alcuna somma per l’istruzione e per i servizi alle famiglie legati alla scuola – dichiara Abbate – l’amministrazione comunale dimostra di non saper neanche gestire l’orribile tassa che ha imposto ai modicani già in grave difficoltà economica”. Non è la prima volta, infatti, che i pullman che trasportano gli alunni rimangono fermi per mancanza di gasolio e per giunta senza che l’Ente abbia informato le scuole e le famiglie.
“Come rappresentante d’Istituto e come genitore – aggiunge Abbate – chiedo ufficialmente in nome di tutti che venga revocata la delibera dell’imposizione tributaria sui pulmini per incapacità amministrativa di garantire giornalmente quello che col pagamento della tassa ci si impegna a elargire. Mi sembra consequenziale che l’incapacità a gestire in modo accettabile tutti i servizi legati all’attività scolastica porti alle dimissioni o alla revoca delle deleghe riguardanti la pubblica istruzione all’attuale assessore, il quale ci deve sicuramente spiegare dove sono andati a finire i nostri soldi, dato che anche le famiglie degli autisti e degli assistenti dei pulmini vivono un vero e proprio dramma causato dai ritardi di diversi mesi nel pagamento dei relativi stipendi”.

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