Palermo - Amia, falsificazione dei bilanci per aumentarsi i compensi - QdS

Palermo – Amia, falsificazione dei bilanci per aumentarsi i compensi

redazione

Palermo – Amia, falsificazione dei bilanci per aumentarsi i compensi

venerdì 15 Marzo 2013

Ex vertici Amia rinviati a giudizio per bancarotta fraudolenta

PALERMO – Il gup Marina Petruzzella ha rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta gli ex vertici dell’Amia, la società del Comune che gestisce la raccolta dei rifiuti. Al processo, che comincerà il 20 maggio davanti alla quinta sezione del Tribunale, saranno imputati Orazio Colimberti, Vincenzo Galioto, Angelo Canzoneri, Francesco Arcudi, Paola Barbazzo Gattuso, Gaetano Mendola, Vincenzo Gargano, Giuseppe Costanza, Antonino Sebastiano Giuffré e Camillo Triolo. Si tratta degli ex presidenti, direttore generali, componenti del cda e sindaci della società. A giudizio anche la stessa Amia.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Carlo Marzella, gli imputati, a vario titolo, avrebbero iscritto nel bilancio del 2005 false plusvalenze derivanti da vendite di automezzi e immobili per un valore di 16 milioni e 500 mila euro. In realtà, le vendite che Amia avrebbe fatto ad Amia servizi Srl erano fittizie perché, di fatto, la società, il giorno stesso delle cessioni, affittava quanto aveva venduto.
Tutto questo avrebbe comportato la sopravvivenza dell’Amia che, scrive il pm, "altrimenti avrebbe dovuto essere ricapitalizzata o messa in liquidazione o assoggettata a procedure concorsuali". I falsi, inoltre, avrebbero consentito alla società di ottenere crediti, di acquisire appalti, di mantenere in carica amministratori e sindaci che si aumentarono anche i compensi del 20% proprio in virtù del falso risultato economico raggiunto.
Nel capo di imputazione l’accusa inserisce anche un altro episodio di bancarotta per un importo di oltre 44 milioni di euro: il falso in questo caso consisterebbe nella sopravvalutazione dei ricavi derivati dalla cessione di contratti relativi alla gestione e manutenzione di impianti di termovalorizzazione e smaltimento dei rifiuti nelle province di Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Trapani.
Nel procedimento il Comune di Palermo ha deciso di costituirsi parte civile.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017