Crisi e immobilismo alla Regione. Così sta morendo il comparto edilizio - QdS

Crisi e immobilismo alla Regione. Così sta morendo il comparto edilizio

Rosario Battiato

Crisi e immobilismo alla Regione. Così sta morendo il comparto edilizio

martedì 19 Marzo 2013

Intanto il prossimo venerdì è previsto l’ennesimo sciopero palermitano organizzato dalla Cgil Sicilia. Ma serve? Denuncia di Cobas e Sadirs: manca un dirigente regionale per rilanciare il settore degli appalti

PALERMO – Edilizia sempre più imballata. La denuncia di un settore che è sempre più in crisi e che adesso subisce anche uno stallo amministrativo e gestionale arriva dai Cobas-Codir e dal Sadirs, i sindacati autonomi della Regione siciliana. Venerdì prossimo prevista una manifestazione a Palermo indetta dalla Cgil Sicilia.
Nell’Isola l’edilizia è costretta fare un altro passo indietro, anzi a stare ferma come nel gioco delle belle statuite. In Sicilia sono fermi tutti gli appalti di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e convenzionata, per la creazione di infrastrutture pubbliche (strade, ponti, ferrovie, etc.), l’Osservatorio e il controllo su tutti gli appalti pubblici, l’attività degli Urega (le stazioni appaltanti), la vigilanza sulle attività del Cas (Consorzio autostrade siciliane). Lo rivelano i sindacati di base in una nota diffusa ieri.
La responsabilità, ancora una volta, sarebbe della burocrazia regionale che non solo rallenta i pagamenti, e in alcuni casi a tempo indeterminato, ma adesso lamenta proprio l’assenza materiale degli uomini preposti a determinate competenze. “È, quindi, paralisi amministrativa sulle attività di competenza del Dipartimento Regionale Tecnico – si legge nella nota di Cobas-Codir e Sadirs – Dal 1° marzo 2013, il personale, le attività e le funzioni attribuite alle strutture intermedie dello stesso Dipartimento avrebbero, infatti, dovuto essere pienamente operative per assicurare un rilancio delle attività precedentemente svolte dal Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti”. Peccato che ad oggi, sostengono i sindacati, manchi una figura dirigenziale che possa dare avvio ai lavori del dipartimento. “I compiti del nuovo dipartimento non possono essere avviati – hanno spiegato gli autori della nota – a causa del mancato insediamento del dirigente generale scelto dalla giunta regionale e, conseguentemente, dell’assenza di personale assegnato e degli appositi contratti dirigenziali”.
 
La replica del presidente della Regione è arrivata nel brve volgere di pocge ore. “Veramente il Dipartimento tecnico non ha mai funzionato”, ha dichiarato il governatore della Sicilia. “Questa sindrome la conosco bene – dice Crocetta a margine del vertice di maggioranza – quando si fa il cambiamento la colpa è del cambiamento. Mi è successo anche quando ero sindaco a Gela”.
Un comparto quello edilizio che in Sicilia ha patito duramente gli spasmi della crisi e che si prepara all’ennesima giornata di sciopero. Nel mirino della Fillea Cgil la Regione e tutti quegli enti locali che hanno reclutato disoccupati per lavori edilizi senza badare agli edili presenti nelle graduatorie dei senza lavoro della cassa edile. Venerdì prossimo la marcia degli edili, in memoria dell’operaio Beppe Burgarella di Trapani che si è tolto la vita, arriverà fino a Palazzo d’Orleans per reclamare le proprie ragioni.

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