Dopo le Province, via anche la tabella H - QdS

Dopo le Province, via anche la tabella H

Raffaella Pessina

Dopo le Province, via anche la tabella H

giovedì 21 Marzo 2013

Le azioni di recupero del Governo alla base del bilancio preventivo 2013. Crocetta: “La strada è questa nonostante possibili contenziosi”

PALERMO – Conferenza stampa ieri mattina di una parte del Governo, presenti il presidente della Regione, Rosario Crocetta, l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, e l’assessore all’Agricoltura, Dario Cartabellotta. È stato spiegato come si sta muovendo il Governo su bilancio e legge di stabilità.
“Nessun allarme dal governo sui conti, questo serve solo a creare preoccupazione ed effetti sul rating della Regione” – ha detto Crocetta – “chi agita lo spettro del default lo fa per evitare di compiere scelte”, che “invece saranno severe”. Crocetta ha detto di avere segnalato alcune problematiche legate al bilancio, ma per spiegare che è inutile pensare che si farà la tabella H (finanziamenti a enti, consorzi e società) o che si deve tenere in piedi il milione di euro dato al Cerisdi.
 
“Chi vuole mantenere questa situazione dica chiaramente che vuole togliere soldi ai poveri e alle imprese”. “Dobbiamo essere severi e compiere azioni di recupero, cosa che tra l’altro ci sta comportando già dei contenziosi, ma la strada è questa” ha aggiunto il governatore.
A Palazzo dei Normanni è ripresa ieri pomeriggio la seduta sul ddl che prevede la soppressione delle Province e la creazione dei Consorzi di Comuni. Al momento in cui scriviamo vi sono ancora 19 iscritti a parlare prima del voto finale che comunque rappresenta una formalità. La riforma andrà completata entro il 31 dicembre. Intanto, gli enti verranno commissariati.
 
Scongiurate le elezioni di fine maggio, mentre per gli organi dei liberi consorzi si opererà con una elezione “di secondo grado”, ovvero non attraverso il voto dei cittadini, ma tramite quello dei rappresentanti dei Comuni che compongono il Consorzio, che potrà essere formato con alcuni criteri, primo fra tutti quello della popolazione, che non potrà essere inferiore ai 150 mila abitanti.
”Con l’abolizione delle province solo sulle indennità di carica risparmieremo oltre 10,3 milioni di euro all’anno – ha detto il Presidente della Regione Crocetta –  per le attività istituzionali altri 50 milioni di euro all’anno, se poi aggiungiamo anche le società partecipate e i debiti che accumulano, raggiungiamo la somma di un risparmio di circa 100 milioni l’anno”. “Abbiamo impiegato tre anni per riformare le Province, Ora lavoriamo per smantellare la Regione e trasformarla in una macchina snella e moderna, decentrando compiti e poteri”. Lo dice Antonello Cracolici, deputato regionale del Pd. “Siamo un modello per l’Italia. La Sicilia è la prima regione che cancella le province. Siamo passati da ultimi della classe a pionieri nella lotta contro gli sprechi e agli enti inutili”. Lo dice il capogruppo all’Ars del Movimento cinque stelle, Giancarlo Cancelleri.
 
Marco Forzese, presidente della I Commissione legislativa dell’Ars e deputato del gruppo “Democratici e riformisti per la Sicilia” ha detto che intende convocare questa settimana la sua Commissione per esaminare l’altra legge di riforma per il voto nei Comuni che prevede la doppia preferenza di genere e la doppia scheda per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale.
 
Infine cambiano le regole per il voto con la tessera elettronica all’Ars. In apertura di seduta, il presidente Giovanni Ardizzone ha comunicato che ciascun deputato potrà votare soltanto dalla postazione nominativa a lui assegnata. Eccezione per i banchi della presidenza, del governo e delle commissioni.

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