Tavolo politico a Roma per chiudere il buco di 2 miliardi nel bilancio - QdS

Tavolo politico a Roma per chiudere il buco di 2 miliardi nel bilancio

Raffaella Pessina

Tavolo politico a Roma per chiudere il buco di 2 miliardi nel bilancio

sabato 23 Marzo 2013

L’8 aprile i documenti contabili dovranno arrivare in Aula per l’approvazione. Intanto Crocetta annulla corsi di formazione senza copertura

PALERMO – Conferenza stampa ieri pomeriggio del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dell’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra. Motivo della conferenza la situazione deficitaria del piano per i corsi di formazione. E su questo settore si abbatterà una vera e propria bufera.
 
La conferenza stampa è stata convocata dopo le notizie trapelate  dalla commissione Bilancio, dove si è venuti a conoscenza di un buco da 400 milioni di euro nei finanziamenti per l’Avviso 20, il piano triennale dei corsi di formazione professionale. “Le somme relative all’avviso 20 non sono presenti nel bilancio pluriennale – ha detto Crocetta -. Non sappiamo dove prendere soldi, è stato fatto un bando, ma senza copertura contabile per il 2013 e 2014. I corsi avviati saranno annullati perché non si possono assumere impegni di spesa senza copertura finanziaria. Faremo un nuovo bando per i corsi che si possono realizzare con i soldi che abbiamo a disposizione”. “Abbiamo scoperto – ha proseguito Crocetta – che ci sono numerosi enti con irregolarità, alcuni con corsi fantasma. Abbiamo avviato ispezioni e procedimenti nei confronti di enti anche molto grossi, che hanno portato alla cancellazione di circa 235 enti formatori”. Alcuni enti hanno ricevuto i fondi per pagare gli stipendi dei lavoratori ma hanno preferito pagare i loro debiti. Ad altri 43 enti, oggetti di ispezioni ripetute, vengono contestate inadempienze retributive accertate nei confronti dei lavoratori”. L’intenzione della Regione è di togliere l’accreditamento a questi enti. Poi il governatore ha elencato alcuni enti, accreditati dalla Regione, cancellati dopo i controlli, perché sono state riscontrate irregolarità. Tra questi ha detto Crocetta ci sono “il Cipe, Medea, Ial Sicilia, Eureka, Euriform e altri”.  
Intanto è stato definito un incontro molto positivo quello che si è tenuto giovedì scorso, tra il presidente della Regione siciliana Crocetta, l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, e il ministro Vittorio Grilli, accompagnato dai vertici del ministero dell’Economia. “Sembra che stiamo ponendo le premesse, – dichiarano – per un rapporto franco con il Governo centrale, per riprendere un cammino di sviluppo e di equità in Sicilia”. La Sicilia ha bisogno di due miliardi, tra riduzioni dei trasferimenti statali e la voragine finanziaria.
L’8 aprile i documenti contabili dovranno arrivare in Aula a Palazzo dei Normanni per essere approvati entro la fine del mese, quando scadrà l’esercizio provvisorio. Il governo regionale ha nuovamente escluso il rischio di un default. Nessuna ‘pausa pasquale’ nei lavori dell’Assemblea, ma un intenso calendario di attività da qui all’8 aprile, quando i documenti finanziari dovranno essere esaminati in Aula, come peraltro concordato all’unanimità dall’ultima Conferenza dei capigruppo. “Le Commissioni di merito, prima, e la Commissione bilancio, poi, in due settimane e lavorando intensamente, sono chiamate infatti – ha dichiarato il presidente dell’Ars Ardizzone – ad esaminare e definire una delle manovre finanziarie più complesse degli ultimi anni, che lo stesso Governo regionale in questi giorni sta provvedendo ad aggiornare anche con un difficile e complesso confronto con lo Stato”.
 
Le sedute della commissione Bilancio relative alle sedute della sessione che appronterà lo strumento finanziario andranno in diretta streaming. Lo ha comunicato il Movimento 5 Stelle, che ha incassato il si definitivo dal presidente Ardizzone. “Dobbiamo solo stabilire le modalità, – ha commentato Giorgio Ciaccio – A Roma le riprese delle Commissioni sono già una realtà, non capisco perché non dovevano diventarlo anche qui. Se ci si vuole equiparare al Parlamento nazionale lo si faccia sempre a 360 gradi, non soltanto sul versante dei privilegi economici”.

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