Per le elezioni comunali nuova data: 9 e 10 giugno - QdS

Per le elezioni comunali nuova data: 9 e 10 giugno

Raffaella Pessina

Per le elezioni comunali nuova data: 9 e 10 giugno

martedì 26 Marzo 2013

Decisione della Giunta, alla Valenti il mandato di emanare il decreto. In modo che l’Ars esiti in tempo la legge su doppia preferenza

PALERMO – Per il rinnovo di sindaci e consigli comunali in Sicilia si voterà il 9 e 10 giugno prossimo e non più il 26 e 27 maggio. Lo ha stabilito la giunta regionale, presieduta dal governatore Rosario Crocetta, che ha dato mandato all’assessore alle Autonomie locali di decretare la nuova data. La decisione è stata assunta per consentire all’Assemblea regionale siciliana di esaminare il disegno di legge sulla doppia preferenza di genere, già in discussione in commissione Affari istituzionali, dove ieri sono stati presentati 25 emendamenti. Alcuni di questi emendamenti, come riferisce il presidente della commissione Marco Forzese, introducono la doppia scheda.
 
Lo stesso Forzese torna ad auspicare che il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, possa dedicare una seduta d’Aula per l’approvazione di questo ddl, una volta esitato positivamente dalla commissione di merito. Intanto è rientrata la polemica nata tra il rappresentante della Cisl Giorgio Tessitore e il presidente della Regione Rosario Crocetta. Nello scorso fine settimana infatti Crocetta ha presentato una denuncia nei confronti del dirigente sindacale che ha espresso pesanti minacce nei suoi confronti, contro l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra e il direttore generale Anna Rosa Corsello. Il fatto è accaduto dopo la conferenza stampa nella quale era stata annunciata la stretta sulla formazione professionale e il taglio di centinaia di enti formatori.
 
Il governatore aveva sottolineato “la gravità delle minacce, che sicuramente non intaccano la riforma del settore della formazione”, e ha aggiunto: “è veramente incomprensibile che un sindacalista adotti un tale linguaggio, soprattutto quando da parte della Regione è stato garantito che tutti i lavoratori verranno tutelati”. Ieri il dirigente della Cisl Tessitore ha incontrato l’assessore Scilabra specificando di avere utilizzato delle metafore e di non aver avuto alcuna intenzione di minacciare alcuno. Nel corso dell’incontro è stata evidenziata l’esigenza di preparare un nuovo bando per finanziare l’avviso 20, perchè i fondi accantonati nel piano giovani, circa 400 milioni di euro, al momento non sono usufruibili a tale scopo se non con un nuovo bando.
Il parlamentare regionale Salvino Caputo (Pdl) ha presentato una mozione per chiedere l’istituzione di una commissione d’inchiesta proprio per il settore della formazione. L’iniziativa  scaturisce dall’attenzione su questo settore non solo della magistratura della Corte dei Conti a seguito dei rilievi sollevati in merito alla gestione di somme destinate al pagamento dei fornitori, ma anche perchè un settore al centro di numerose “problematiche relative all’accreditamento degli Enti. “Dobbiamo accertare – scrive in una nota Caputo – se vi sono irregolarità nella gestione dell’intero settore della formazione in Sicilia e se vi è il concreto rischio di restituzione dei fondi all’Unione Europea”.
Infine il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle esprime soddisfazione per la retromarcia del governo sulla soppressione del Dipartimento alla Pesca, prevista precedentemente nella proposta di legge di stabilità. “Consideriamo questo passo –  Matteo Mangiacavallo – come una valida risposta alla nostra interrogazione presentata di recente su questa tematica, soprattutto per le marinerie, che si sarebbero viste altrimenti private di una interfaccia fondamentale con gli operatori del settore”. “La soppressione del Dipartimento – afferma il capogruppo Giancarlo Cancelleri – sarebbe stata incomprensibile in un’isola che fa della pesca una delle sue fonti principali di sostentamento e per le peculiarità della marineria siciliana rispetto al panorama economico nazionale”.

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