Comuni e Province: 10 mln in esperti - QdS

Comuni e Province: 10 mln in esperti

Francesco Torre

Comuni e Province: 10 mln in esperti

martedì 25 Agosto 2009

Pa siciliana. Gli incarichi esterni degli enti locali.
Clientela. Non sempre questi esperti vengono chiamati per reali necessità. Dietro questi esborsi di denaro pubblico si nascondono spesso favori distribuiti agli “amici degli amici”.
Gli inadempienti.  Sono tre le amministrazioni che non hanno comunicato i dati al Governo: si tratta della Provincia di Enna e dei Comuni di Trapani e Messina.

Palermo – Nove milioni 288 mila 915,28 euro. è una cifra mostruosa quella spesa da Comuni capoluogo e Province siciliane per consulenze e incarichi esterni nel 2008. Una cifra, oltretutto, che va letta al rialzo. I dati, ricavati dai risultati dell’Operazione Trasparenza del Ministero della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione, non contengono infatti né le specifiche economiche della Provincia di Enna, né quelle dei Comuni di Trapani e Messina (tutti enti inadempienti rispetto alla normativa di riferimento), conteggiando i quali non abbiamo alcun dubbio che la somma di tutte queste prebende avrebbe di gran lunga superato i 10 milioni di euro.
PROVINCE – Qualcuno osa chiamarli enti inutili. Ma proviamo a chiedere un parere alle tante centinaia di esperti e consulenti esterni che ogni anno vengono retribuiti con generosi emolumenti per i loro “indispensabili servigi”. Solo nella Provincia di Catania, nel periodo di riferimento preso in esame, l’ex presidente e attuale Governatore Regionale Raffaele Lombardo è riuscito a spendere per questo capitolo di bilancio la cifra record di € 1.822.865,36. E gli altri amministratori l’hanno seguito a ruota: Ragusa con € 1.508.429,60, Caltanissetta con € 1.187.565,42, e poi via via Trapani con 523 mila euro, Agrigento con 328 mila, fino ad arrivare agli enti – apparentemente – più morigerati come Messina (26.800 euro), Siracusa (17.100) e fanalino di coda udite udite Palermo (2.730). La Provincia di Enna è l’unica a non aver trasmesso i dati al Ministero. “Unicamente perché non ha affidato nessuna consulenza né incarichi esterni per il periodo in questione”, commenta Giuseppe Saccone, segretario generale dell’ente. Peccato, però, che proprio sul sito internet della Provincia siano in bella vista due consulenze (Salvatore Lunardo e Giuseppe Arena, per un importo totale di 33,500 euro) proprio per il primo semestre 2008.
Somma totale degli emolumenti? € 5.416.902,66 secondo le stime del Ministero, 5 mln 450 mila aggiungendo anche il dato mancante della Provincia di Enna.
COMUNI – Magie d’estate. Non passano nemmeno dieci giorni da quando pubblichiamo i dati del Ministero e denunciamo l’inadempienza del Comune di Messina, ed il Dipartimento Gestione Giuridica del Personale di Palazzo Zanca rende trasparenti sul proprio sito internet tutte le consulenze concesse dal secondo semestre 2006 al secondo semestre 2008. Meglio tardi che mai, direbbero alcuni. Scopriamo così che, nel periodo preso in esame dal Ministero, anche il Comune di Messina non è stato a guardare, concedendo ben 5 incarichi di 24.800 euro ciascuno (per un totale di 124 mila) per la redazione del Piano comunale di Protezione Civile. Che dobbiamo dunque aggiungere alla somma di € 3.872.012,62 che comprende le spese dei comuni di Ragusa (€ 1.980.862,14), Palermo (€ 1.177.958,87), Siracusa (€ 331.203,47), Caltanissetta (€ 190.303,94), Catania (€ 111.870,00), Agrigento (€ 77.443,00) ed Enna (€ 2.371,20). Mancherebbe all’appello anche il Comune di Trapani, ma si tratta di dati facilmente ricavabili in quanto presenti sul sito internet istituzionale dell’ente: 3 consulenze per un totale di 122 mila euro. E colpisce, sempre sul sito del Comune di Trapani, la presenza dei suddetti dati anche per l’anno 2009 (peraltro stessi nomi, stesse cifre), incarichi che proprio in virtù di quanto citato dal Ministero della Funzione Pubblica il Comune non avrebbe potuto concedere. Perché?
 
LA NORMATIVA – “Come previsto dal comma 14 dell’art. 53 Dlgs. 165/01, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha recentemente trasmesso alla Corte dei Conti “l’elenco delle amministrazioni che hanno omesso di effettuare la comunicazione, avente ad oggetto l’elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza”, relativamente all’anno 2007, affinché possa verificare la posizione di ciascuna. Si ricorda, infatti, che la legge (art. 53, comma 15 del decreto legislativo 165/2001) prevede che le amministrazioni che hanno omesso gli adempimenti di comunicazione, non possono conferire nuovi incarichi fino a quando non adempiono”.
Così è scritto sul sito del Ministero della Funzione Pubblica, alla voce “Operazione Trasparenza”. Sarà per questo che al Comune di Messina si sono preoccupati di rendere trasparenti in fretta e furia tutti gli emolumenti concessi?

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