Il rilancio deve partire dalle istituzioni - QdS

Il rilancio deve partire dalle istituzioni

Francesco Sanfilippo

Il rilancio deve partire dalle istituzioni

mercoledì 03 Aprile 2013

Forum con Marilisa Magno, Prefetto di Trapani

Come si compone la vostra pianta organica?
“Finora sono assegnate alla Prefettura 83 unità di personale rispetto alle 101 previste. Mancano 3 figure dirigenziali a cui dovrebbe spettare la titolarità di due aree amministrative e dei servizi economico-finanziari. Per fronteggiare eventuali criticità organizzative sto sperimentando il ricorso alla costituzione di task force composte da professionalità ordinariamente assegnate a vari uffici della Prefettura”.
Quali criticità avete affrontato nel 2012?
“Particolare attenzione è stata riservata alla perdurante crisi dei Cantieri navali di Trapani che sconta una situazione di grave deficit economico-finanziario. In più, specifiche carenze logistico-strumentali, ne hanno sostanzialmente azzerato la capacità operativa con pesanti ricadute sui livelli occupazionali. Desta altresì forte preoccupazione la sempre più grave crisi del settore dell’edilizia e la conseguente perdita di un ingente numero di posti di lavoro. Il doveroso impegno delle Istituzioni per favorire il rilancio di questo settore appare, peraltro, alquanto complesso e ad oggi non ha potuto conseguire risultati concreti. Altra delicata questione, sotto il profilo occupazionale, è quella della situazione di deficit delle società partecipate dagli Enti Locali; a titolo esemplificativo faccio riferimento alla vicenda della “Megaservice S.p.A.” interamente partecipata dalla Provincia – in cui sono occupati circa 70 lavoratori addetti alla manutenzione e pulizia degli immobili del patrimonio della Provincia –  che nello scorso febbraio è stata posta in liquidazione. Particolarmente preoccupante è anche il contesto socio-economico delle Isole Minori – Egadi e Pantelleria – ove la penalizzazione intrinseca alla condizione di insularità è accentuata dalle problematiche dei collegamenti marittimi da e per Trapani che, per essere incisivamente risolte, necessitano di un non più procrastinabile intervento di programmazione e destinazione di risorse nel bilancio regionale per una razionale ed efficiente organizzazione del servizio essenziale, a tutela degli interessi primari delle comunità isolane”.
Quali obiettivi si è posta di recente?
“Ho promosso l’ulteriore processo attuativo di un patto per la sicurezza firmato con la Provincia ed i comuni in un periodo precedente al mio insediamento a Trapani, in cui però mancavano le convenzioni attuative. In tale contesto, con apposito finanziamento della Provincia di 120 mila euro, è stato acquistato un mezzo per la Guardia di finanza per lo svolgimento delle attività nel territorio. La questura, invece, ha realizzato un ufficio separato per l’immigrazione, ristrutturando un immobile con lo stesso fondo. Il comune di Erice ha promosso un progetto di videosorveglianza per il carcere, mentre è stata positivamente realizzata un’iniziativa con il comune di Favignana per consentire la riapertura della Stazione dei Carabinieri a Marettimo. Anche il sindaco di Mazara del Vallo ha offerto un significativo apporto alle politiche per la sicurezza mettendo a disposizione un immobile all’interno dell’area della cosiddetta  “Casba” per allocarvi alcuni uffici della Polizia di Stato”.
Avete assunto iniziative per ridurre i costi?
“Una delle iniziative ha riguardato le spese d’affitto. E’ stata individuata una nuova sede per gli uffici decentrati della Prefettura e abbiamo acquisito in comodato d’uso due piani di un nuovo immobile del Ministero dei Trasporti. Dopo i lavori di adeguamento dei locali, vi saranno trasferiti gli uffici, assicurando un risparmio per l’amministrazione dello Stato di 86mila euro annui, ovvero l’importo della locazione dell’attuale immobile”.
 
Quali progetti state realizzando?
“Nel luglio dello scorso anno è stato sottoscritto tra la Prefettura, la Provincia ed i Comuni, alla presenza del Ministro dell’Interno, un Protocollo antimafia ed anticorruzione. Questo prevede un monitoraggio focalizzato su alcuni settori dell’attività amministrativa degli Enti Locali, quali quello degli appalti e della gestione dei beni confiscati alla mafia. E’ stato altresì firmato con il rappresentante dell’Abi un Protocollo, approvato dal Ministero dell’Interno, per garantire più elevate condizioni di sicurezza nelle banche operanti sul territorio”.
La provincia di Trapani è più sicura rispetto al passato?
“Abbiamo registrato un decremento, seppur contenuto, del numero dei reati perpetrati in provincia. Va peraltro tenuto presente che taluni reati contro il patrimonio, come furti in abitazione e taccheggio nei supermercati, sono particolarmente frequenti e si possono ricondurre anche a forme di disagio sociale connesse con la sfavorevole congiuntura economica e l’insufficienza di sbocchi occupazionali. Uno specifico problema è poi costituito dal fenomeno dei furti di cavi di rame, che hanno determinato anche gravi disservizi nell’erogazione idropotabile e disagi per i cittadini. Abbiamo, così, attivato sinergie di intervento con l’Autorità Giudiziaria e le Forze di Polizia, che hanno consentito di effettuare numerosi arresti”.
 

 
Curriculum Marilisa Magno
 
Marilisa Magno, inizia la sua carriera nel 1982 nella Prefettura di Cuneo. Nel luglio 1998 è responsabile della Segreteria del Prefetto, Ufficio cerimoniale e stampa presso l’Ufficio di Gabinetto della Prefettura di Napoli. Dal 2006 è Vice Prefetto Vicario nella Prefettura di Vibo Valentia. Trasferita al Ministero dell’Interno, nel 2007 è Responsabile della Segreteria Tecnica del Vice Ministro. Dal dicembre del 2009 è all’Ufficio Affari Legislativi e Relazioni Parlamentari con l’incarico di Capo ufficio di staff dell’Ufficio VII. Dal 30 agosto 2010 è Prefetto di Trapani.
 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017