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Palermo – Senza gli adeguati collegamenti traffico folle e parcheggi vuoti

Claudio Di Gesu

Palermo – Senza gli adeguati collegamenti traffico folle e parcheggi vuoti

martedì 25 Agosto 2009

I casi più clamorosi sono quelli di via Basile, Nina Siciliana e della Zisa. Il Comune cerca soluzioni. Aree di sosta costate milioni di euro rimangono ogni giorno completamente deserte

PALERMO – Un parcheggio costato poco più di tre milioni ma quasi del tutto inutilizzato. Nell’area di sosta Basile funziona tutto alla perfezione, ma è la solitudine il problema più grande. Una malattia di cui soffrono anche altre strutture del capoluogo siciliano, come i parcheggi Zisa e Nina Siciliana.
Non era sicuramente questo ciò che si prefiggeva, nella notte fra il 31 gennaio e l’1 febbraio del 2003 il Consiglio comunale di Palermo approvando il Piano parcheggi. Trentatre per una spesa stimata complessivamente in 90 milioni di euro, di cui trentasette di contributi statali in base alla legge 122 del 1998 e la rimanenza proveniente da privati o da mutui. Un totale di 10 mila posti auto che se completati in tempi ragionevoli e soprattutto raccordati adeguatamente con i mezzi pubblici – è questo il vero problema – avrebbero potuto offrire alla città un respiro di sollievo per il traffico che grava sulle zone nevralgiche del centro urbano.
La struttura di via Basile, attigua alla città universitaria – con i suoi 1.072 posti auto su una superficie di 36 mila metri quadrati – rappresenta l’area di sosta più capiente di Palermo. Fu ultimata nel 2007 e affidata in gestione all’Amat (azienda dei trasporti pubblici) per cinque anni, per far sì che venissero assicurati un servizio navetta dalle 7 alle 20 di ogni giorno. Dopo i primi giorni, venne istituita una tariffa giornaliera di tre euro – uno per le moto – comprendente il rilascio di un biglietto giornaliero Amat utilizzabile per gli spostamenti in bus tra il parcheggio e la città.
Belle intenzioni, ma di concreto quasi nulla.
Una situazione molto simile al parcheggio della Zisa – costato più di un milione di euro con una capienza di 186 posti auto – o quello di via Nina Siciliana – costato quasi cinque milioni, con una capienza di 620 posti auto, cinque posti per i pullman e una quindicina di posti moto – potrebbero dare respiro alla vicina zona dei Cappuccini. Nell’omonima piazza, ogni giorno si affollano numerosi pullman di turisti per visitare le catacombe, lo stesso convento ricco di millenaria storia o il noto Castello della Zisa. Lo schema sarebbe semplice: dal parcheggio al centro città in bus navetta e così al ritorno, magari con la presenza nell’area di sosta di un piccolo centro di ristoro. Invece no, pullman enormi davanti ai monumenti, traffico impazzito e parcheggi tristemente vuoti.
 

 
L’impegno. Mario Tinervia “A ottobre novità molto importanti”
 
PALERMO – L’assessore al Traffico e alla Mobilità del Comune di Palermo, Mario Tinervia, è così intervenuto su questo argomento, particolarmente sentito dai cittadini.
“Ho già provveduto – ha detto – a emettere due ordinanze che si riferiscono al parcheggio Basile: una per il completamento delle corsie preferenziali (bus navetta, ndr), l’altra relativa all’ampliamento dei varchi (provvederà l’Amat, ndr) per consentire l’accesso facilitato dei pullman”.
“Queste due direttrici operative – ha aggiunto l’assessore della Giunta Cammarata – sono indispensabili per ottenere una volta per tutte il risultato voluto, cioè quello di eliminare l’ingombrante presenza di pullman alla stazione centrale e il contemporaneo utilizzo del parcheggio-snodo da parte dei cittadini che potranno recarsi in centro lasciando comodamente la loro vettura”.
“Già dai primi di ottobre – ha concluso – tutto ciò potrà essere operativo”.

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