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Catania – Piano regolatore, sfuma l’ipotesi di approvarlo prima delle elezioni

Melania Tanteri

Catania – Piano regolatore, sfuma l’ipotesi di approvarlo prima delle elezioni

sabato 13 Aprile 2013

Il presidente Consoli: “Aprire un confronto”. Il sindaco Stancanelli: “È una manovra contro la città”. Errori nella procedura Vas, stop dalla Regione. Salta il dibattito in Consiglio

CATANIA – Ci sarà da aspettare ancora, verosimilmente la prossima consiliatura, per vedere avviata la discussione in Consiglio comunale sul Piano Regolatore della città. La nota inviata giovedì mattina dalla Regione in relazione all’assenza della Vas, la Valutazione ambientale strategica, non lascia infatti spazio ad altre possibilità.
Secondo l’assessorato regionale Territorio e Ambiente, ci sarebbero stati errori nella procedura che ha portato al rilascio della Vas, tanto da impedire l’avvio della discussione in aula.
“Ad oggi risulta che il servizio Via-Vas – hanno scritto dalla Regione in risposta a specifica richiesta del presidente del Consiglio comunale, Marco Consoli, che chiedeva lumi sulla possibilità di adozione del Prg da parte dell’assise cittadina in assenza della Vas – non ha avviato la procedura di consultazione, di cui all’articolo 14, del Decreto legislativo 128 del 2010 e pertanto, non risulta possibile per il Consiglio comunale provvedere all’adozione del Prg”.
È da Palermo, dunque, che arriva lo stop all’avvio della discussione in aula almeno fino a quando non arriverà il parere sulla Vas, il che con molta probabilità comporterà la necessità di attendere il nuovo Consiglio comunale per avviare il dibattito.
Questo anche alla luce del fatto che, tra qualche giorno, con l’approssimarsi delle elezioni amministrative previste per giugno, l’attività dell’assise cittadina dovrà essere limitata all’ordinario. La conferma arriva dallo stesso presidente Consoli, che ha sottolineato come difficilmente, a fine mandato, l’assemblea cittadina potrà affrontare le delibere urbanistiche, oltre al Prg anche il Pua e Corso Martiri della Libertà.
“Io, e con me tanti consiglieri di maggioranza e di opposizione – ha affermato Consoli – siamo dell’idea che bisogna approfittare del Piano regolatore per coglierne le opportunità e, per fare questo, bisogna aprire un confronto con la città e ascoltare i suggerimenti e le preoccupazioni. Certamente – ha continuato – nessun atto di pianificazione urbanistica rientra negli atti urgenti o straordinari, così nemmeno il Pua”.
Intanto, ieri sera, la seduta inizialmente convocata per avviare il dibattito sul Prg, si è trasformata in un’occasione per i consiglieri per difendere chi il proprio operato, chi quello dell’amministrazione.
Sull’impossibilità di procedere con la discussione in assenza della Vas, infatti, si erano già espressi alcuni consiglieri, in particolare quelli del Partito democratico, che infatti avevano invitato la presidenza del Consiglio a richiedere un esplicito parere alla Regione. “Invece la giunta Stancanelli dichiarava che il Prg era pronto per la trattazione ed anzi arrivava ad affermare che il Consiglio comunale remorava l’esame dell’atto – hanno sottolineato i consiglieri democratici – e ciò in aperto contrasto con quanto autorevolmente dichiarato, nella nota dall’assessorato regionale”.
Un’occasione sprecata per molti dei rappresentanti del Consiglio, che hanno evidenziato come l’amministrazione abbia perso tempo nel licenziare il documento, pretendendo un tour de force da parte dell’assise cittadina, oltre tutto senza che vi fossero tutti gli atti necessari ad avviare l’iter.
“Per l’ennesima volta sfuma la possibilità di approvare il Piano regolatore generale – ha commentato Manfredi Zammataro, capogruppo de La Destra. Dopo 50 anni – ha concluso – la nostra città è costretta ad aspettare ancora”.
Gridal al complotto il sindaco Raffaele Stancanelli: “Il blocco dell’iter del Piano regolatore generale del Comune è una manovra contro la città, in contrasto con la normativa vigente. Non permetteremo che bassi interessi di bottega elettorali lavorino contro Catania. La nota del dirigente regionale – aggiunge il sindaco – è un ulteriore pretesto contro la città”.

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