Sistri dal 30 aprile per i grandi - QdS

Sistri dal 30 aprile per i grandi

Tommaso Tetro

Sistri dal 30 aprile per i grandi

sabato 20 Aprile 2013

Il decreto sul riavvio del sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Clini: avvio in maniera graduale, allineamento entro il marzo del 2014

ROM – Il Sistema di tracciabilità dei rifiuti sarà “pienamente operativo da marzo 2014”. Il decreto sul riavvio del Sistri pubblicato in Gazzetta ufficiale mette nero su bianco le regole del ‘gioco’ che riguarda migliaia di aziende, anche se in modo graduale e secondo un percorso di verifica e semplificazione delle procedure, come ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini che ha fatto notare come il contratto con Selex sia valido che sono in corso delle verifiche sui costi. Sul Sistema di tracciabilità dei rifiuti finito al centro dell’indagine della Magistratura di Napoli sulla Selex (la società di Finmeccanica che ha avuto l’appalto del servizio) Clini pensa alla costituzione di parte civile per il ministero: “L’indagine della Magistratura è in corso, il ministero dell’Ambiente sulla base degli atti valuterà se costituirsi parte civile ma abbiamo bisogno di conoscere l’evoluzione”.
In ogni caso il Sistri partirà a breve. Il via libera alla prima fase è prevista dal 30 aprile per i grandi produttori di rifiuti pericolosi (con più di 10 dipendenti); fino al 30 settembre questo periodo sarà di ‘allineamento’ per un migliore adeguamento al sistema. Per queste imprese la piena operatività avverrà dal primo ottobre 2013. Per gli altri operatori il periodo di ‘allineamento’ va dal 1 ottobre al 2 marzo 2014. Per poi entrare in ‘piena operativita’ dal 3 marzo. “Il sistema può funzionare – ha spiegato il ministro – anche se il suo avvio va gestito in modo graduale e con una fase ‘sperimentale’, anche per consentire al ministero eventualmente di modificare e semplificare alcune procedure”. Secondo Clini “la mancanza del riavvio del Sistri stava creando un vuoto nei sistemi di controllo, con il rischio che l’Italia si trovasse inadempiente rispetto agli obblighi europei”. Per quanto riguarda la Selex, Maurizio Pernice, direttore generale del ministero dell’Ambiente, ha ricordato che sono “l’organigramma é mutato, e il management che sta seguendo il riavvio del sistema è stato completamente cambiato, soprattutto c’é una nuova responsablità apicale della societa”.
“Il contratto nella sua struttura e forma è valido”, ha detto poi Clini, ricordando l’indicazione dell’Avvocatura dello Stato. Ma ha avvertito che “nel merito dei costi è in corso una verifica, anche perché nella prima valutazione della Digit Pa era stata messa in evidenza una distanza tra costi di mercato e costi che erano stati applicati”. Il ministro “relativamente alla congruità del contratto con la Selex, ha avviato un processo di revisione dei valori economici, a vantaggio dei costi sostenuti dalle imprese che useranno il servizio”. Inoltre il decreto dispone “la sospensione del pagamento dei contributi per l’anno in corso in considerazione dell’esigenza di aggiornare i costi di funzionamento e di conseguenza gli oneri per le imprese”. Ma Rete imprese Italia ha definito “sconcertante” la decisione di riavviare il Sistri “nonostante tutte le criticità più volte evidenziate”. Il presidente, Carlo Sangalli, ha chiesto il “ritiro e l’abrogazione” del Sistema, perché “non si tiene minimamente conto delle gravi difficoltà che stanno attraversando le Pmi”.

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