Ars, corsa al voto finale di bilancio e finanziaria - QdS

Ars, corsa al voto finale di bilancio e finanziaria

Giovanna Naccari

Ars, corsa al voto finale di bilancio e finanziaria

martedì 30 Aprile 2013

Approvato emendamento del Governo che stanzia 10 mln per l’Ast. Bilancio interno Ars: Consiglio di presidenza più caro del 2012

Palermo – Deputati che arrivano in Parlamento sotto assedio per la protesta dei lavoratori precari, mentre le forze dell’ordine in tenuta antisommossa formano un cordone di sicurezza davanti al Palazzo. Con questa cornice ieri l’Assemblea regionale si è riunita per la discussione del Bilancio regionale e della Finanziaria. I lavori sono iniziati con la discussione del progetto di Bilancio interno dell’Ars, illustrato dal deputato Francesco Rinaldi (Pd), presidente del collegio dei questori. Rinaldi ha parlato, tra l’altro, di tagli al bilancio per circa 11 milioni di euro nel 2013.
Ma se in generale si riduce la spesa, ci sono alcuni costi in salita. è il caso delle spese per il Consiglio di presidenza dell’Ars che aumentano di 965 mila euro, passando da 2,8 milioni a 3,7 milioni di euro. Si tratta di fondi destinati agli undici componenti dell’ufficio di presidenza, due in più dei nove previsti.
La Presidenza dell’Ars intanto ha accolto come raccomandazione due ordini del giorno del Movimento 5 Stelle e uno dei deputati del partito democratico, Gianfranco Vullo e Giovanni Panepinto, con cui si chiede la riduzione delle auto di servizio e del personale comandato superfluo, nell’ottica della spending review stabilita dal Governo uscente Monti.
“Per la prima volta – ha affermato il presidente Giovanni Ardizzone – c’é stata una discussione in Aula sul bilancio interno”. Apprezzando gli interventi dei deputati e la presentazione degli ordini del giorno, Ardizzone ha sottolineato che “la Presidenza li esamina per la piena applicazione del decreto Monti e il Parlamento non ha nulla da nascondere”.
Approvato il documento contabile, l’Ars ha proseguito i lavori con l’esame dei documenti contabili della Regione.  
Il Governo, tramite un emendamento al bilancio, ha previsto uno stanziamento di dieci milioni per l’Ast. Per l’assessore all’Economia Luca Bianchi: “Si tratta di un intervento a favore di un’azienda in grosse difficoltà finanziarie”.
Contrari, tra i diversi interventi, Roberto Di Mauro (Pds), per il quale è “uno spreco di denaro pubblico” e Santi Formica (Lista Musumeci) per “mancanza di conoscenza sul destino programmatico dell’Ast”.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta è dovuto intervenire: “Io ritengo che la questione del trasporto pubblico meriti attenzione particolare, difficile da affrontare in Finanziaria – ha detto –  Oggi l’Ast è un ente pubblico e deve garantire servizi, quindi le perdite le paghiamo noi perché l’Azienda si carica di tratte sociali, mentre ai privati vanno le tratte migliori”. Ed ha aggiunto: “Noi puntiamo a rimettere in ordine tutto il sistema di trasporto, ma dobbiamo capire cosa ne sarà dell’Ast, se deve rimanere pubblica e avere le tratte peggiori dal punto di vista dei ricavi, oppure se deve partecipare ai bandi come tutte le aziende private. Su questo tema però bisogna individuare un percorso comune in Parlamento”.
Polemiche su alcuni emendamenti al bilancio. Tra questi, uno del Movimento cinque stelle, che non è passato, ma puntava a spostare 9 milioni da un fondo destinato ai precari, ai Fondi globali per finanziarie nuove leggi.
E, ancora, discussioni sui contributi previsti dalla ‘tabella H’: “Onde evitare che la tabella H ritorni ad essere lo strumento per foraggiare clientele – hanno detto Nino D’Asero e Marco Falcone, capogruppo e vicecapogruppo del Pdl – riteniamo opportuno che, fermo restando il sostegno ai non vedenti, agli audiolesi e agli altri organismi che perseguono alte finalità sociali, sarebbe opportuno destinarne i fondi per le iniziative legislative”.
Intanto, con una lettera inviata al presidente della Regione, Crocetta, l’AnciSicilia ha chiesto un incontro urgente per conoscere come il governo regionale intende procedere alle assunzioni dei precari negli enti locali: “Sappiamo che il presidente Crocetta sta lavorando alla stesura di un apposito disegno di legge che consentirà ai comuni siciliani di assumere a tempo indeterminato, entro il 31 luglio, i lavoratori precari degli enti locali – hanno affermato Giacomo Scala e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’AnciSicilia – Considerata l’importanza ed i risvolti socio-economici della norma auspichiamo una proficua e necessaria concertazione”. Alle 18 circa di ieri Sala d’Ercole ha approvato tutti gli articoli del bilancio di previsione 2013 e ha rinviato il voto finale contestualmente alla finanziaria, il cui esame è iniziato nel tardo pomeriggio.

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