Trasparenza e corruzione o di qua o di là - QdS

Trasparenza e corruzione o di qua o di là

Carlo Alberto Tregua

Trasparenza e corruzione o di qua o di là

sabato 04 Maggio 2013

Dilagano i reati devastanti più del cancro

Arrestato Francesco Belsito (Lega Nord), tesoriere del senatur, anche perché aveva comprato un mega yatch da 2,5 milioni a Bossi jr, oltre che finanziare per le piccole spese il Trota, con la modica cifra di 5 mila euro al mese.
Cinquantadue consiglieri della Regione Piemonte sono indagati per distrazione di fondi rispetto alle loro finalità.
Andrea Franceschi, il sindaco della nota Cortina d’Ampezzo (eletto con una lista civica di centrodestra), è finito in carcere per abuso d’ufficio. Ricordiamo che ha difeso i commercianti-evasori contro le verifiche della Polizia tributaria.
è finito agli arresti domiciliari l’ex braccio destro di Bersani, Filippo Penati, cui la Corte dei Conti ha chiesto 109 milioni di euro per aver acquistato a prezzi maggiorati le azioni dell’autostrada Serravalle-Genova.
Nel Lazio, Francesco Fiorito-Batman (eletto nel Pdl con 26 mila voti di preferenza) è finito in carcere avendo sottratto, insieme a una cricca di consiglieri regionali, molti milioni di euro.
In Basilicata due assessori e un consigliere sono finiti in carcere, sempre per distrazione di somme pubbliche, e il governatore (Pd) Vito De Filippo si è dimesso.

Sarà che la Magistratura ce l’ha con la classe politica, cosa di cui dubitiamo, ma la verità comincia a venire a galla per l’abuso continuo di denaro pubblico cui i vampiri di una classe politica corrotta aspirano il sangue.
Intendiamo ribadire che vi sono politici onesti, corretti e capaci che, però, hanno la colpa di non denunciare i loro colleghi corrotti, con ciò assumendo una responsabilità oggettiva. Non è pensabile che la Magistratura possa intervenire su tutti i casi di corruzione nella Cosa pubblica ed è perciò indispensabile che il nuovo Governo approvi i decreti di attuazione delle leggi sulla trasparenza e anticorruzione (190/2012), anche perché occorre creare gli anticorpi naturali che la prevengano e la impediscano nella Cosa pubblica.
È a tutti noto che essa è più devastante del cancro, perché le sue metastasi uccidono le cellule buone e sono invasive. è nota la legge di Gresham, secondo cui la moneta cattiva scaccia quella buona. Se non si creano barriere insuperabili, la corruzione scaccerà la parte buona della Pubblica amministrazione e del ceto politico, che c’è.

 
Intanto il Governo Monti ha approvato in via definitiva due decreti legislativi. Tra questi, il numero 33/2013 riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche ammministrazioni.
La trasparenza (art.1, c. 2) … concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione. Essa è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto a una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di un’amministrazione aperta, al servizio del cittadino.
Serve alla prevenzione, contrasto della corruzione e della cattiva amministrazione (art. 1, c. 3).
Il Dlgs in esame obbliga tutte le amministrazioni, di qualunque ordine e grado, nonché le società partecipate, a istituire nel proprio sito un’apposita sezione denominata “Amministrazione trasparente” al cui interno sono contenuti i dati, le informazioni e i documenti pubblicati ai sensi della normativa vigente. Le amministrazioni non possono disporre filtri e altre soluzioni tecniche atte a impedire ai motori di ricerca web di indicizzare o effettuare ricerche all’interno della sezione indicata (art. 9, c. 1).

Altra importante novità è l’obbligatoria nomina del Responsabile della trasparenza di ogni amministrazione (art. 43, c. 1), con il suo nominativo indicato nel programma triennale per la trasparenza e l’integrità. Tale responsabile ha l’obbligo di far sì che tutti i dirigenti trasmettano tempestivamente i dati perché vengano pubblicati sul sito senza alcun ritardo.
Nella sezione Amministrazione trasparente vanno pubblicati gli organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, l’articolazione degli uffici con competenze e risorse, i nomi dei dirigenti responsabili (art. 13, c. 1).
Ci auguriamo che politici e dirigenti capiscano che la festa è finita e che i cittadini hanno il diritto di sapere tutto.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017