L'Isola degli abusi: 770 mila istanze di sanatoria - QdS

L’Isola degli abusi: 770 mila istanze di sanatoria

Rosario Battiato

L’Isola degli abusi: 770 mila istanze di sanatoria

mercoledì 08 Maggio 2013

Il dato, già oggetto di inchieste del Qds, è stato confermato durante un’audizione in Commissione territorio dell’Ars. Leggi obsolete: l’ultimo testo regionale in materia urbanistica risale addirittura al 1978

PALERMO – Proprio nei giorni in cui a Scala dei Turchi (Realmonte, Ag) si svolgono i lavori per la demolizione di uno degli ecomostri più noti e deturpanti d’Italia, gli abusi edilizi appaiono nuovamente come minaccia mai doma. A rivelarlo sono gli ultimi dati comunicati dalla Regione e diffusi dalla presidenza della commissione Ambiente di Palazzo dei Normanni. Si parla di poco meno di 800 mila istanze di sanatoria. Secondo una stima, circa la metà sono le domande ancora inevase.
Le buone intenzioni non fanno i fatti. A furia di discutere del futuro edilizio targato riqualificazione energetica si è perso di vista uno dei mali più noti e diffusi del territorio siciliano: l’abusivismo edilizio. Secondo quanto riferito in una nota da Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente all’Ars, sarebbero “preoccupanti i nuovi numeri comunicati dalla Regione”. Si tratta di settecentosettamila istanze di sanatoria complessive, e di queste poco più di cinquantamila riguardano le strutture edificate entro i 150 metri dalla costa. I dati sono stati comunicati dall’assessorato regionale al Territorio nel corso dell’audizione di ieri.
Numeri allarmanti “soprattutto – ha spiegato Giampiero Trizzino – se si pensa che queste cifre sono solo la punta dell’iceberg del fenomeno, dal momento che la maggior parte degli abusi non sono noti”. La soluzione è chiara: “il solo modo per porvi rimedio è quello di approdare ad una legge quadro sull’urbanistica, sulla quale stiamo lavorando e che al più presto porteremo in commissione e quindi in Aula”. Insomma, secondo l’esponente stellato, è ora di superare le “leggi ‘tappabuchi’, ma deve essere demandata ad una manovra organica che rinnovi tutta la materia del paesaggio e dell’urbanistica, alla luce del minimo consumo del suolo e del ripristino di tutti quei territori che subiscono il degrado degli abusi”.
Il quadro dell’ultimo aggiornamento fa il paio con quanto riportato nell’ultimo report sull’abusivismo edilizio della Regione siciliana. Secondo lo smaltimento delle pratiche di sanatoria per le tre leggi di condono (47/1985, 724/1994 e 326/2003) sono stati perpetrati, in 18 anni, 770 mila abusi sul territorio siciliano seguendo una media agghiacciante da 30 mila casi all’anno, e riportando esclusivamente ai casi denunciati.
Andando in dettaglio il report curato dal dipartimento dell’Urbanistica dell’assessorato Territorio e ambiente, per l’ultimo anno considerato, rileva che l’incidenza degli abusi nelle aree con vincoli di inedificabilità assoluta (bosco, battigia, parco, riserva, archeologico, spazi pubblici) sono stati 62: 14 archeologico, 1 boschivo, 18 battigia, 13 parco, 7 riserva, 6 spazi pubblici, 3 edilizia residenziale pubblica. Il vincolo violato con maggiore abusi edilizi è quello dei 150 mt dalla battigia, con 18 abusi complessivi accertati.
Necessaria una nuova legge urbanistica di sistema. Una riforma che presto arriverà all’Ars, spiegano dal M5S, e che appare ormai come una specie di miraggio coltivato da generazioni di addetti ai lavori che però non arriva mai a compimento. L’Isola ha, infatti, una delle normative più antiche del settore che risale addirittura al 1978.

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