Mister Letta serra le fila: “Tutti i ministri in ritiro” - QdS

Mister Letta serra le fila: “Tutti i ministri in ritiro”

Antonio Leo

Mister Letta serra le fila: “Tutti i ministri in ritiro”

mercoledì 08 Maggio 2013

Da domenica a lunedì 24 ore di “Conclave” per la grande coalizione

ROMA – “Tutti in ritiro”. Non è la reazione furiosa del tecnico della nazionale di calcio, Cesare Prandelli, di fronte a un’ipotetica disfatta dei suoi sul rettangolo di gioco. È l’ordine lanciato con tono perentorio dal primo ministro Enrico Letta. Si affida a un tweet per dare l’annuncio, indicando il giorno, “domenica e lunedì”, e il luogo, “un’abazia in Toscana”. E specifica: “Solo ministri”. Niente mogli, mariti e figli insomma. Una full immersion di 24 ore, dove il generale Letta proverà a fare della sua armata brancaleone una squadra coesa. La metafora sportiva, d’altro canto, la usa lui stesso: il Conclave servirà “per programmare, conoscersi e fare spogliatoio”. Aggiungendo, prima che Grillo sguinzagli i grillini, che ognuno “pagherà per sé”.
Il luogo prescelto, a quanto si apprende da fonti governative, sarebbe l’abbazia di Spineto, in provincia di Siena. Il vertice, pare non a caso, cade dopo il vertice europeo in cui il premier ha tracciato una linea ben precisa, ma molto fragile. Letta, di fatto, è uscito subito allo scoperto, rinsaldando i rapporti con la Spagna e creando una sorta di fronte comune antiausterità, ma al tempo stesso impegnandosi a non alzare troppo la voce verso la Germania. Un equilibrio sottile che chiederà la massima cooperazione di tutto il Governo, affinché l’Italia possa avere in sede comunitaria una posizione credibile.
Ovviamente sarà anche l’occasione per ridefinire le priorità a partire dall’Imu, ma anche per evitare nuove incomprensioni come quella sul diritto di cittadinanza sollevato dal ministro Kyenge. Tre sicuramente gli argomenti di cui si parlerà: Cassa integrazione, tasse e, naturalmente, lavoro.
Intanto qualcuno fa gli scongiuri: i ritiri sono ormai una prassi consolidata, specialmente nel centrosinistra. Ma fino a oggi non hanno portato granché bene. Rutelli fu il primo, come leader della Margherita, a riunire più volte i suoi a Fiesole. Famoso, invece, il meeting di Romano Prodi che portò politici e intellettuali nel castello di Gargonza nel ’97, in occasione dell’anniversario dell’Ulivo. Tanti anche i vertici tenuti fuori dalla Capitale: nel 2007 sempre Prodi portò i suoi a riunirsi presso la Reggia di Caserta. Più recentemente Silvio Berlusconi tenne un Consiglio a Napoli, per dare un messaggio alla città invasa dai rifiuti.
I ministri, comunque, sembra che l’abbiano presa bene. “L’abbazia va benissimo – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Carrozza – così ci riposeremo anche un po’ e ci rafforzerà lo spirito”. E si spera, aggiungiamo, anche i nervi.

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