Bocciati 21 articoli della finanziaria 2013 - QdS

Bocciati 21 articoli della finanziaria 2013

Raffaella Pessina

Bocciati 21 articoli della finanziaria 2013

venerdì 10 Maggio 2013

Prima di pranzo arriva il testo di 32 pagine del Commissario dello Stato. Bianchi: “Colpite soprattutto norme di iniziativa parlamentare”

PALERMO – Come era prevedibile  il Commissario dello Stato per la Regione siciliana ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale diverse norme della finanziaria, approvata il primo maggio scorso dall’Assemblea regionale. Sono 12 gli articoli incriminati e 16 i commi di altri 9 articoli.
Impugnato anche l’allegato 1, relativo all’art. 72, limitatamente ai capitoli 320013, 320014, 320015. In questo calderone finisce anche la ormai famigerata Tabella H, approvata fra mille polemiche e che stanziava per 135 enti circa 24 milioni di euro. Per il Commissario Carmelo Aronica “la norma dà adito a rilievi di carattere costituzionale” perché “l’Assemblea regionale interviene nuovamente con un provvedimento ad hoc destinato esclusivamente a determinate istituzioni, da anni fruitrici di provvidenze pubbliche senza ancorare la scelta operata a precisi e confacenti parametri di comparazione e valutazione”.

Tabella H
Il Commissario contesta al legislatore di non avere tenuto in considerazione la possibilità che le istituzioni destinatarie delle provvidenze della Tabella H potrebbero essere già destinatarie di provvidenze erogate da altri soggetti pubblici.

Irap e Irpef
Tra le norme in finanziaria impugnate ce ne sono alcune che mettono ora a serio rischio l’impianto dell’intera manovra: la misura sul mantenimento delle attuali aliquote Irpef e Irap fino al 2016, con una parte degli introiti destinata a coprire le spese per il sistema sanitario regionale e quella che dispone il 20% di royalties sulla produzione di idrocarburi (emendamento M5S) e molto contestata da Confindustria Sicilia.

Comunicazione istituzionale
Tra le norme della finanziaria impugnate dal commissario dello Stato anche l’articolo 55 “Norme per la trasparenza e la pubblicità dell’attività amministrativa” per violazione degli articoli 81 e 117 della Costituzione. Il comma 3 della norma impegnava gli “enti pubblici regionali, nei limiti delle risorse disponibili a pubblicare articoli di approfondimento sull’attività istituzionale sui quotidiani e settimanali regionali, su quelli nazionali aventi redazione in Sicilia, e quotidiani on line”.
Secondo il commissario il legislatore non provvede in alcun modo a definire l’onere a carico degli enti e a darne la relativa copertura finanziaria.

Vigili urbani di Messina
Saltano anche i 700 mila euro destinati al comune di Messina per l’emergenza traffico con l’assunzione di 31 vigili urbani. La norma prevedeva 1,2 mln e fu emendata riducendone lo stanziamento a 700 mila euro.

Ticket di sbarco
Bocciato anche il ticket di sbarco sulle isole minori di 5 euro per i turisti.
 
Personale Consorzi bonifica – Mutui restauro immobili centri storici – Moratoria debiti fiscali pmi
Negate le norme sul personale a tempo determinato dei consorzi di bonifica, quella che caricava alla Regione gli oneri dei mutui accesi da privati per restaurare gli immobili dei centri storici, la moratoria dei debiti fiscali delle piccole e medie imprese, nei confronti di Riscossione Sicilia SPA. “Anche se non fanno certo piacere – ha detto l’assessore all’economia Luca Bianchi – accolgo le censure del Commissario con estrema serenità, perchè è fatta salva la tenuta complessiva della manovra finanziaria”. “In soli cinque mesi – ha aggiunto Bianchi –  abbiamo predisposto un bilancio regionale vero e trasparente, che ha retto bene, coprendo 2,3 miliardi di risorse mancanti, facendoci carico del buco 2012, con un’operazione limpida sul lato delle entrate e una profonda riqualificazione della spesa”.

L’assessore rileva che “il ricorso del Commissario dello Stato colpisce soprattutto le norme di iniziativa parlamentare. L’assessore all’economia sottolinea che “anche l’impugnativa dell’art. 8 relativo al finanziamento della spesa sanitaria, che ha destato qualche preoccupazione, non muta sostanzialmente per il 2013, in termini previsionali, i saldi del bilancio della sanità regionale.

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