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Catania – Piazza Europa, in una settimana è già cominciata la “decadenza”

Melania Tanteri

Catania – Piazza Europa, in una settimana è già cominciata la “decadenza”

martedì 14 Maggio 2013

L’esperta di danno ambientale: “Troppi gas di scarico”. I progettisti: “Problema inesistente”. Spazi non digeriti, mentre le aiuole già appassiscono e il pavimento si sgretola

CATANIA – La nuova piazza Europa continua a non convincere. A distanza di appena sette giorni dall’inaugurazione da parte dell’amministratore delegato della società Parcheggio Europa Spa, Lorena Virlinzi, e dell’attuale sindaco della città, Raffaele Stancanelli, non si placano le voci di protesta dei cittadini contro quello che, lontano dall’essere definita una forma di riqualificazione di uno spazio pubblico, viene percpita in città come una “svendita”, una “regalia” ai privati a scapito della popolazione.
Basta fare un giro nell’area che sovrasta il cantiere ancora aperto – devono essere completati infatti i lavori dei livelli -1, che ospiterà il cosiddetto Borghetto Europa, il piccolo centro commerciale subito sotto la piazza, e il -2 e -3, dove verrà realizzato il vero e proprio parcheggio – e ascoltare i commenti dei numerosi cittadini che affollano quotidianamente l’area, per rendersi conto di quanto la piazza non sia gradita, o comunque non sia riuscita a superare il ricordo che la popolazione aveva dei luoghi. I commenti che campeggiano sulle tavole di legno a protezione del cantiere, che parlano di “stupro” e di “grande idiozia”, in questo senso sembrano il compendio di quello che la città pensa della nuova piazza Europa.
Lo sforzo dei progettisti che, come affermato dalla stessa Virlinzi, è stato quello di realizzare un’opera caratterizzata da meno cemento rispetto a prima, con piante e i fiori non concentrate solo nelle aiuole ma integrati nello spazio circostante, non sembra dunque essere stato particolarmente apprezzato, forse perchè messo in ombra dal cemento a vista del cantiere aperto. Certo, non tutte le novità della nuova piazza sono criticate: il prato posizionato sul fronte mare è stato infatti preso d’assalto, unico luogo di relax con vista Ionio, ma stando a quello che affermano i cittadini non basta un rettangolo verde per fare digerire la nuova opera che, oltre tutto, dopo sette giorni presenta già alcune criticità. A parte la sporcizia diffusa, favorita dalla totale mancanza di cestini per i rifiuti e posacenere nell’area della nuova piazza, il verde si presenta già secco, il prato rovinato in più punti e, soprattutto, la pavimentazione è già rovinata in più parti.
“Siamo convinti che la nuova fruizione della piazza consentirà ai cittadini di abbandonare presto ogni aspetto nostalgico legato alla vecchia – ha evidenziato Lorena Virlinzi – tornando ad amare come prima, con rispetto e civiltà, questo incantevole luogo”.
Eppure, superato l’impatto visivo e l’aspetto emotivo, sono anche altre le preoccupazioni della popolazione; in particolare per la presidentessa dell’Adas, associazione che si occupa di patologie da danno ambientale, Marisa Falcone, il vero pericolo sarebbe per la salute. L’alta concentrazione di gas di scarico nell’area, prevedibile una volta che il parcheggio entrerà a regime, secondo la Falcone creerà condizioni malsane per la salute pubblica.
“Il prato e le piante, per sopravvivere in mezzo agli scarichi delle auto – ha affermato la Falcone – dovrebbero essere trattati con sostanze chimiche, non certo l’ideale per un luogo a misura di bambino”. Un problema inesistente per i responsabili del progetto: “Nel parcheggio – ha risposto Renato Grecuzzo, uno dei progettisti – l’emissione dei gas di scarico è assai ridotta e, in ogni caso, il progetto prevede tutte le superfici di ventilazione previste dalla normativa”.

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