Ars, il caso Venturino e le crepe del regolamento - QdS

Ars, il caso Venturino e le crepe del regolamento

Raffaella Pessina

Ars, il caso Venturino e le crepe del regolamento

martedì 14 Maggio 2013

Il M5S mostra la sua debolezza insieme all’ordinamento parlamentare. L’art. 4: il Consiglio di Presidenza rispecchia solo le elezioni

PALERMO – Seduta assembleare questo pomeriggio all’Ars per discutere di interrogazioni ed interpellanze della rubrica Turismo, sport e spettacolo. Intanto comincia a crearsi una crepa all’interno del gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle. Una defezione che era nell’aria dopo le polemiche della scorsa settimana che hanno riguardato l’utilizzo dei rimborsi da parte di Antonio Venturino, che oltre ad essere stato componente del M5S, è anche vice presidente dell’Ars. 
Venturino sostiene di essere stato allontanato dopo aver fortemente criticato la “mancanza di una strategia del movimento a Roma e l’incapacità di dialogare con altre forze politiche”. I  suoi ormai ex colleghi lo hanno accusato di essersi tenuto per intero l’indennità di parlamentare. L’ormai ex grillino, ha deciso di transitare nel gruppo misto e il suo passaggio verrà reso ufficiale a breve. Lo stesso auspica in una nota che si crei un “nuovo progetto politico che raccolga le adesioni di coloro che all’interno del Movimento Cinque Stelle, non ne condividono “l’impostazione antidemocratica, la mancanza di dialogo interno oltre che di una strategia senza la quale un partito di maggioranza non riesce ad essere forza di governo”.
Pensieri che fanno intendere come potrebbe rapidamente cambiare la mappa dei gruppi parlamentari a Palazzo dei Normanni se veramente una parte dei 15 deputati eletti con il movimento di Beppe Grillo decidesse di passare in altri partiti. Se ad esempio, la metà del gruppo dovesse aderire ad un partito di maggioranza o di opposizione, il Governo si troverebbe ad affrontare una nuova situazione, con alleati o oppositori di peso differente da quelli eletti. A supporto di questa possibilità, Venturino ha annunciato di “stare pensando di fondare un nuovo soggetto che raccolga le istanze di chi, non può condividere certe decisioni e l’impostazione autocratica del movimento che non lascia spazio al dialogo interno”. Venturino ha aggiunto che “Resterà vicepresidente dell’Ars”, così come del resto aveva già dichiarato il presidente Giovanni Ardizzone, poiché il Consiglio di presidenza rimane in carica per tutta la legislatura.
Guardando il regolamento interno dell’Ars, l’art. 4.5 recita : “Nell’Ufficio di Presidenza devono essere rappresentati tutti i Gruppi parlamentari costituiti di diritto (…), esistenti all’atto della sua prima elezione”. E, al comma 8 dell’art. 4 viene specificato che “I Segretari eletti ….decadono dall’incarico qualora venga meno il Gruppo cui appartenevano al momento dell’elezione ovvero nel caso in cui entrino a far parte di altro Gruppo parlamentare già rappresentato nell’Ufficio di Presidenza”, ma nello specifico non viene indicata la funzione di Vice Presidente. A seconda di dove si andrà a collocare lo stesso Venturino però, si potrebbe creare una situazione di non equilibrio, visto che i due vice presidenti sono uno di maggioranza ed uno di opposizione.
Infine ieri pomeriggio si è tenuta fuori sede la riunione della Giunta Crocetta. Il governatore ha presieduto a Siracusa il tavolo tecnico con gli esponenti delle associazioni di categoria, dei sindacati, dei sindaci della provincia, dell’Asp e delle associazioni antiracket e ambientaliste e dell’Usp. Al termine dell’incontro, su invito dell’assessore Mariarita Sgarlata, la giunta si è spostata al Teatro Greco di Siracusa per assistere alla prima della commedia di Aristofane “Le Donne al Parlamento” in occasione del 49esimo ciclo delle rappresentazioni classiche.

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