Per sette volte di seguito è diminuito il Pil italiano - QdS

Per sette volte di seguito è diminuito il Pil italiano

redazione

Per sette volte di seguito è diminuito il Pil italiano

giovedì 16 Maggio 2013

Il calo dello 0,5% è comunque attenuato rispetto all’anno precedente (0,9%)

ROMA – Diminuisce ancora la capacità produttiva del sistema-Paese. è calato infatti dello 0,5% il Pil del primo trimestre, stando a quando comunicato dall’Istat, che ha sottolineato come il calo trimestrale si attenua rispetto all’ultimo trimestre 2012 (-0,9%). Meno forte anche il calo rispetto all’anno precedente (-2,3%) contro il -2,8%. È dell’1,5% il calo del Pil già acquisito per l’anno in corso, mentre il Governo aveva previsto un -1,3% annuo.
Il primo trimestre del 2013 è il settimo consecutivo in cui si registra un calo del Pil. Un’analoga situazione non si è mai registrata dall’inizio delle serie storiche, nel primo trimestre 1990. Il calo congiunturale del prodotto interno lordo nel primo trimestre 2013 è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nei comparti dell’industria e dei servizi e di un aumento nel settore dell’agricoltura.
Sul fronte francese, la nazione è entrata in recessione, con un calo dello 0,2% del Pil: lo stima l’Istituto nazionale di statistica (Insee). La recessione, tecnicamente, corrisponde a un calo del Pil per due trimestri consecutivi.Il potere d’acquisto delle famiglie francesi ha registrato nel 2012 un record negativo dello 0,9%. L’istituto, a fine marzo, aveva valutato un ribasso dello 0,4%. Rivisto al ribasso anche il dato sui consumi, allo 0,4% contro il precedente 0,1%.
“Non è possibile avere solo l’Europa dell’austerità” perché l’Ue “altro deve essere e altro deve fare”, ha commentato il ministro degli Esteri Emma Bonino alle Commissioni Esteri di Camera e Senato precisando che “non tutti hanno capito quali possono essere i costi politici” di un’Europa come l’attuale.
Il ministro ha aggiunto che la Farnesina intende “contribuire al rilancio e al consolidamento economico” del Paese che è la prima “priorità” del governo e lo farà innanzitutto attraverso “l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese”, una missione che sarà condivisa con i ministeri dello Sviluppo economico e del Commercio con l’Estero.
In controtendenza, intanto, il Pil della Germania, che è cresciuto dello 0,1% nel primo trimestre 2013 con una crescita ritenuta debole a causa di un inverno particolarmente rigido. Lo comunica l’ufficio tedesco di statistica dopo aver rivisto al ribasso per la seconda volta il Pil del quarto trimestre 2012 (-0,7%).
Il Pil dei 17 Paesi dell’Eurozona ha registrato nel primo trimestre nel complesso una riduzione dello 0,2% rispetto all’ultimo trimestre del 2012 facendo così registrare il quarto calo consecutivo. Su base annua, ovvero rispetto al primo trimestre 2012, la flessione del Pil dell’Eurozona è stata dell’1%.
 
Le prime stime diffuse da Eurostat indicano che nell’insieme dei 27 Paesi Ue il Pil, nel periodo gennaio-marzo di quest’anno, è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti del primo trimestre 2012. I Paesi che hanno chiuso il primo trimestre con il segno meno rispetto ai tre mesi precedenti, secondo i dati finora disponibili, sono: Cipro (-1,3), Repubblica ceca (-0,8), Italia e Spagna (-0,5), Portogallo (-0,3), Francia (-0,2), Olanda e Finlandia (-0,1). La Germania ha registrato un più 0,1% e la Gran Bretagna un più 0,3%.

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