Villa comunale di Augusta: ne resta solo il ricordo - QdS

Villa comunale di Augusta: ne resta solo il ricordo

Giuseppe Solarino

Villa comunale di Augusta: ne resta solo il ricordo

giovedì 16 Maggio 2013

Un tour tra viali abbandonati e pericoli. Sterpaglie e rifiuti ovunque, nessuna manutenzione e monumenti aggrediti dagli immancabili teppisti

AUGUSTA (SR) – La villa comunale, unico grande polmone di verde esistente in città, da tempo versa in stato di completo degrado e necessita di parecchi interventi che vanno dalla pulizia alla riqualificazione. Chiunque percorra i viali dei giardini pubblici, intitolati al fisico megarese Orso Mario Corbino, può notare l’incuria totale in cui si trovano le aiuole, gli alberi, le panchine, i lampioni e quant’altro. A questi problemi si è aggiunto negli ultimi mesi quello relativo alle palme rovinate dall’opera distruttrice del punteruolo rosso e che rischiano di cadere, con grave pericolo per coloro che passeggiano per i vialetti della villa.
 
“Esiste un serio rischio che qualcuna di queste palme cada in testa a qualche passante o finisca sopra i fili della luce – afferma il presidente del Movimento difesa dei diritti del cittadino, Giuseppe Scarpato – per questo motivo invito la Commissione prefettizia che guida il Comune a verificare e, dove se ne presenti la necessità, di provvedere, anche in vista dell’approssimarsi della festa di maggio del nostro patrono San Domenico. In quell’occasione, infatti, decine di bancarelle vengono sistemate proprio tra i viali della villa comunale, sotto gli alberi. Inoltre si registra un notevole afflusso di persone che, per diversi giorni, frequentano i giardini pubblici. Tutti gli alberi di piazza Castello, inoltre, sono ormai morti e rinsecchiti. Nei pressi del Commissariato ce n’è uno con dei rami che sono quasi staccati e visibili ad occhio nudo. Vi è un’incuria pericolosa”.
Si è pure fatta insistente l’azione dei vandali che danneggiano tutto quello che possono. Ultimamente si sono accaniti contro i monumenti dei giardini pubblici prendendo di mira il monumento in marmo dedicato al re Umberto I, cui è stata staccata la testa e le ali dell’aquila posta alla base.
Anche l’antico palco della musica ha subito danni da parte dei teppisti. Il monumento, ubicato nella parte est dei giardini pubblici, versa anch’esso in cattivo stato. Lo scorso settembre, a causa del forte vento, si erano divelte alcune lamiere della copertura ed erano intervenuti i Vigili del Fuoco per rimuovere anche altre lamiere pericolanti. Il palco, costruito nel 1891, dotato di un’ottima acustica, fino ad un decennio addietro era utilizzato per le esibizioni della banda musicale cittadina, in occasione delle giornate di festa e rappresentava un punto di attrazione per tutta la cittadinanza. Negli ultimi anni non è stato più utilizzato e la struttura è andata in progressivo degrado per la mancata manutenzione. Ora si è aggiunta l’azione di alcuni vandali che hanno divelto parte della pavimentazione in legno, con la creazione di un pericoloso buco dove qualche bambino potrebbe cadervi, dato che il palco è situato a pochi metri da un parco giochi per i ragazzini.
Altro pericolo è rappresentato dalle radici di alcuni grossi alberi che si sono propagate nel sottosuolo creando grandi spaccature lungo i vialetti, e nella zona del Belvedere. Inoltre le aiuole da tempo non vengono curate e spesso sono piene di rifiuti e di bottiglie vuote lasciate da quanti frequentano la villa nelle ore serali. Non è difficile notare topi che passeggiano indisturbati sui rami di alberi e sui fili elettrici o per terra. Le ringhiere che delimitano i giardini pubblici in via Cristoforo Colombo sono arrugginite ed in alcune parti mancano del tutto. In diverse zone dei giardini pubblici è cresciuta della vegetazione spontanea che da tempo non viene tagliata. Diverse panchine danneggiate ed ormai inutilizzabili dovrebbero essere sostituite. Nel lato di levante il bel sedile in pietra calcarea, detto “o’ coccio”, da cui si può ammirare il bel panorama del golfo Xifonio è danneggiato.
L’intero tratto che costeggia viale Vittorio Veneto, che da Augusta Isola conduce alla terraferma è invaso da molte sterpaglie e da rami secchi, e presenta la pavimentazione in dissesto. L’impianto di illuminazione pubblica, a basso consumo energetico, realizzato un anno addietro, allo stato resta trascurato. I servizi igienici sono spesso chiusi per la mancanza di addetti che ne curino la manutenzione. 
 
Più volte la scorsa Amministrazione comunale aveva annunciato progetti di riqualificazione della villa; era stato detto che era imminente l’indizione della gara d’appalto per affidamento di parte degli interventi previsti dal progetto di sistemazione dei giardini pubblici, che da anni rimane chiuso in qualche cassetto degli uffici comunali, era stato approvato nel 2008 ed aveva ottenuto il benestare della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Siracusa in quanto la villa comunale, è un’area di interesse culturale. Ma nulla fino ad ora è stato fatto.
 


Il dirigente Bramato: “Le somme non bastano”
 
AUGUSTA (SR) – Il dirigente comunale del IV settore Lavori Pubblici, Carmelo Bramato, ha affermato che i lavori previsti dal progetto di riqualificazione della villa comunale, riporterebbero i giardini pubblici allo stato in cui si trovavano negli anni ’50. Detto progetto prevede alcune modifiche di rilievo riguardanti la zona a sud del Castello Svevo.
Si procederebbe, tra l’altro, alla ripavimentazione di piazza Castello e dei viali ormai ridotti in cattive condizioni ed alla sistemazione viaria con la riorganizzazione degli ingressi. Dovrebbe sparire la strada che attualmente percorre l’area da ovest a est, e venir modificato il sistema della viabilità. Inoltre sono previste due grandi aree di parcheggio una ad est del monumento al milite ignoto e l’altra ad ovest del cinema Kursaal.
Il Comune ha attualmente a disposizione un milione e 200 mila euro, somma ottenuta alcuni anni addietro, grazie ad un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti, che utilizzerà per la riqualificazione parziale dell’area. Per restituire l’intera villa comunale all’antico splendore tuttavia sarà necessario ottenere ulteriori somme da altri canali di finanziamento.
Invece per quanto riguarda i lavori per la messa in sicurezza del muro di cinta, nei pressi della Porta Madre di Dio, il Comune ha ottenuto solo una promessa di finanziamento di circa 200 mila euro dal Dipartimento regionale di Protezione civile. Al momento non vi sono novità.

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