Caltanissetta - Scat nel baratro e mezzi fermi - QdS

Caltanissetta – Scat nel baratro e mezzi fermi

Nicola Digiugno

Caltanissetta – Scat nel baratro e mezzi fermi

martedì 21 Maggio 2013

Botta e risposta con il Comune, che secondo la società dovrebbe pagare oltre 1 mln di euro. Servizio di trasporto pubblico nel caos: le corse sono sospese a oltranza

CALTANISSETTA – “Vendesi autobus urbano con autista, linea 4 Ospedale. Rivolgersi a Scat, 0934/581711”. Così recita uno dei cartelli appesi sui bus della società cooperativa concessionaria del servizio pubblico di linea urbana nel capoluogo.
Un messaggio che la dice lunga sullo stato di profonda crisi finanziaria dell’azienda, che si avvale di 23 soci lavoratori e 7 dipendenti, già in attesa di diverse spettanze.
 
La Scat non è più nelle condizioni di far circolare i propri mezzi: non ci sono soldi per il carburante, per gli stipendi, per coprire tutti i costi. I contributi ricevuti finora da Regione e Comune, le entrate derivanti dalla vendita dei biglietti e degli spazi pubblicitari sugli stessi autobus non consentirebbero la normale prosecuzione del servizio. La sospensione delle corse – decisa a oltranza sino a quando non sarà possibile pagare fornitori e stipendi – ha spiazzato quanti quotidianamente fruivano del servizio, spostandosi da una parte all’altra della città. Il territorio comunale non è pianeggiante e coprire distanze considerevoli a piedi, come da San Luca a Balate Pinzelli, da Santa Flavia a Sant’Elia o dalla Cittadella alla Badia, diventa un’impresa ardua, difficile soprattutto per anziani e donne in stato interessante.
Intanto, sul caso Scat, da Palazzo del Carmine fanno sapere che "il Comune non ha nessun debito” nei confronti della cooperativa. "Per chiarezza – si legge in una nota – l’importo dovuto, che l’amministrazione comunale versa annualmente alla società è di circa 80 mila euro, suddiviso in quattro rate che, solitamente, vengono pagate trimestralmente”.
Di parere diverso la Scat, che si sofferma su quanto previsto dal contratto di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale, già in concessione dal 1971, stipulato con il Comune il 25 ottobre del 2007. Nell’articolo 9 si fa riferimento a “compensazioni per obblighi di servizio pubblico” (obbligo tariffario, di percorrenza, di orario e di fermata) e in particolare stabilisce che l’amministrazione, il Comune, s’impegna a corrispondere all’impresa, la Scat, un importo annuo di un milione e 125 mila euro rivalutato annualmente sulla base dell’indice Istat, i cui pagamenti “sono effettuati dall’amministrazione a trimestralità anticipate, quindi a gennaio, ad aprile, a luglio e a ottobre”.

Scontro sule anticipazioni. Il sindaco Michele Campisi vuole garanzie dalla Regione

CALTANISSETTA – “Il Comune deve ancora saldare il corrispettivo per l’anno 2012 per un importo di 268 mila e 362 già fatturati all’amministrazione comunale, più volte sollecitata dalla cooperativa con note rimaste senza una risposta. Inoltre, il Comune di Caltanissetta è debitore nei confronti della Scat di 233 mila e 300 per il saldo del contributo straordinario per gli anni 2010-2012 già fatturato nell’agosto del 2012 e per il quale sono state attivate le procedure legali per la riscossione”. È quanto sostiene la Scat.
Dal canto loro, il sindaco Michele Campisi e il presidente del Consiglio comunale Calogero Zummo, hanno incontrato una delegazione di lavoratori, “che hanno chiesto al primo cittadino di anticipare le somme di cui la società è creditrice”. Campisi ha replicato che procederà “solo dopo avere ricevuto garanzie scritte da parte della Regione, che deve impegnarsi a stornare tali somme in tempi certi e prestabiliti”.

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