Ars costosa e improduttiva, dieci leggi in sei mesi - QdS

Ars costosa e improduttiva, dieci leggi in sei mesi

Raffaella Pessina

Ars costosa e improduttiva, dieci leggi in sei mesi

mercoledì 29 Maggio 2013

Il Rapporto annuale sullo stato dell’attività legislativa e parlamentare. Le ultime due sono obbligatorie (legge di stabilità e bilancio)

PALERMO – È cominciata ieri la settimana parlamentare a Palazzo dei Normanni con al relazione dell’assessore alla Sanità Lucia Borsellino sulla nomina dei manager delle aziende provinciali sanitarie. E sempre ieri è stato presentato il Rapporto annuale sullo stato dell’attività legislativa e parlamentare dell’Ars.
 
In tale occasione il presidente Giovanni Ardizzone ha voluto sottolineare la necessità di legiferare con documenti chiari perché “la legge incomprensibile, la cosiddetta legge oscura, mette in crisi il rapporto tra cittadino e legislatore, facendo aumentare la disaffezione verso la politica e verso coloro che gestiscono la cosa pubblica”. Ardizzone ha quindi auspicato un ripensamento dell’iter legislativo, di riformare in alcune parti il regolamento interno dell’Ars e di rivalutare il ruolo delle commissioni legislative “le quali dovranno per quanto possibile lavorare con la partecipazione dell’assessore e del dirigente generale competenti per materia”.
Dal rapporto comunque si evince un’Assemblea regionale che non eccelle per produttività, e questo il QdS lo ha sottolineato più volte. Il rapporto sintetizza il complesso delle attività svolte dal primo maggio 2012 al 30 aprile 2013, periodo a cavallo, dunque, tra la XV e la XVI legislatura: la dote legislativa inferiore rispetto all’anno precedente è in parte giustificata dal rinnovo del Parlamento, avvenuto a fine ottobre 2012, con la conseguente sospensione dell’attività legislativa per diversi mesi. Ma comunque si è legiferato pochissimo con due leggi al mese, per un totale di 19 leggi in un anno. Di queste, 9 sono riferibili alla scorsa legislatura e 10 all’attuale, comprese la legge di bilancio e la legge di stabilità regionale 2013.
Per undici disegni di legge l’iter si è concluso entro trenta giorni dalla seduta di commissione nella quale il provvedimento è stato iscritto per la prima volta all’ordine del giorno.
Sette su 19 le leggi impugnate, il 35%, nel periodo considerato. Nella maggior parte dei casi si lamenta la violazione dell’obbligo di copertura delle leggi di spesa. Sul totale, 12 leggi sono frutto di iniziativa governativa, 5 di iniziativa parlamentare e 2 mista (governativa e parlamentare), in quanto traggono origine da più disegni di legge presentati rispettivamente da parlamentari e governo e abbinati in sede di Commissione competente. In 13 casi si è trattato di testo nuovo. In molti casi si è intervenuti con leggi di settore (6 su 19), in alcuni casi con leggi recanti discipline istituzionali (3 su 19), in altri con leggi di manutenzione normativa (3 su 19), oltre alle leggi in materia di bilancio (7 su 19). Un terzo di esse afferiscono al macrosettore “ordinamento istituzionale” (fra cui la legge sull’istituzione dei liberi consorzi comunali o le norme in materia di doppia preferenza di genere), un terzo alla “finanza regionale” e le rimanenti allo “sviluppo economico e attivita’ produttive” (fra cui le norme di modifica alla gestione integrata dei rifiuti e quelle transitorie per la regolazione del servizio idrico integrato), e ai “servizi alla persona e alla comunità” (come il quoziente familiare e la mutualità volontaria).

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