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Palermo – Passante ferroviario bloccato. Slittano i lavori per la tratta A

Gaspare Ingargiola

Palermo – Passante ferroviario bloccato. Slittano i lavori per la tratta A

venerdì 31 Maggio 2013

Per il percorso Stazione centrale-Brancaccio-Notarbartolo sono già stati spesi 325 dei 360 milioni stanziati. Necessario approvare un progetto alternativo: nessuna certezza sui tempi

PALERMO – Dopo il tram, a Palermo si fermano anche il passante ferroviario e l’anello della metropolitana leggera (più propriamente detta metroferrovia). Per il passante sono sorti problemi in ordine alla stabilità di alcuni palazzi durante i lavori di costruzione della tratta A (quella, per intenderci, che attraversa il centro città), mentre sull’anello il Quotidiano di Sicilia tornerà nei prossimi giorni con un ulteriore approfondimento.
L’allarme sul raddoppio del binario ferroviario da Palermo all’aeroporto di Punta Raisi è scattato quando, come rivelato dalla stampa, su alcuni palazzi tra le vie Costantino Lascaris, Giacomo Serpotta e Pietro D’Asaro sono comparsi danneggiamenti e crepe a causa del cantiere sotterraneo. La scorsa settimana sono già state sgomberate 37 famiglie, ma un’altra decina di palazzine è a rischio. A lanciare l’allarme è stata la stessa Sis, il consorzio di imprese che ha vinto l’appalto da 620 milioni (e che, per inciso, ha ottenuto anche quello altrettanto problematico per il tram). Durante lo scavo della galleria sotterranea che dovrebbe collegare piazza Lolli a via Imera i tecnici di Italferr e Rfi si sono imbattuti in un imprevisto geologico: più precisamente in una falda acquifera non segnata sulle mappe. Rfi ha interrotto gli scavi e avviato gli sgomberi, informando contestualmente il Comune della situazione.
Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità Tullio Giuffrè, accompagnati dai tecnici amministrativi, hanno convocato Italferr e Rfi a Villa Niscemi per una riunione d’urgenza, dalla quale è emerso che fortunatamente, a quanto sembra, per modificare il progetto e mettere in sicurezza gli edifici coinvolti non sarà necessaria una perizia di variante, che avrebbe allontanato di molto la ripresa dei lavori, ma “solo” un progetto alternativo, che comunque porterà via del tempo: ma è difficile, ora come ora, stabilire quanto. Inoltre, è stato commissionato uno studio idrogeologico a un esperto dell’Università Kore di Enna. Il Genio civile dovrà poi valutare e approvare o meno le modifiche progettuali, mentre i tecnici della Protezione civile studieranno per conto di Palazzo delle Aquile i rischi per le palazzine di tutta l’area.
E pensare che la tratta A era quella più prossima al completamento, come ha rivelato il “Seminario sull’avanzamento dei lavori per la realizzazione del passante ferroviario” tenutosi il 14 maggio presso la Sala Rubino della Facoltà di Ingegneria del capoluogo. Secondo le tempistiche rese note da Rfi, il percorso Stazione centrale-Brancaccio-Notarbartolo, per cui sono già stati spesi 325 dei 360 milioni stanziati, è pronto al 90% e potrebbe (il condizionale ormai è d’obbligo) essere ultimata entro il 2014. Ma proprio nelle ultime centinaia di metri i lavori hanno subito un stop imprevisto.
La tratta B, che va dalla stazione Notarbartolo a via Ugo La Malfa, di fatto ai confini della città, è invece ancora ferma al palo perché il progetto esecutivo non è stato ancora approvato e, dunque, i lavori non potranno avere termine prima del 2018, se tutto andrà per il meglio.
A buon punto, invece la tratta C che da via La Malfa arriverà fino a Carini: sono già stati spesi 156 dei 226 milioni stanziati e lo stato di avanzamento lavori si attesta intorno al 69-70%, con un termine ultimo previsto per il 2015. In questo caso, comunque, molto dipende dalla velocità con la quale i Comuni dell’area metropolitana espleteranno le varie necessità burocratiche.
Infine, sono a circa metà dell’opera i lavori di adeguamento della Stazione centrale di Palermo: sono stati già impiegati 18 dei 33 milioni di euro previsti con un avanzamento del cantiere che si attesta sul 55%. La fine lavori è prevista anche in questo caso per l’anno prossimo. Nei diversi cantieri operano circa un migliaio di lavoratori.

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