Lavoro, sviluppo e recupero dell’evasione: alcune urgenze per i sei aspiranti sindaci di Ragusa - QdS

Lavoro, sviluppo e recupero dell’evasione: alcune urgenze per i sei aspiranti sindaci di Ragusa

Stefania Zaccaria

Lavoro, sviluppo e recupero dell’evasione: alcune urgenze per i sei aspiranti sindaci di Ragusa

venerdì 31 Maggio 2013

Elezioni a Ragusa: i candidati in corsa. Più occupazione e liquidità dai tributi: le ricette di Antoci, Cosentini, Iacono, Piccitto e Platania

RAGUSA – Sei candidati, una sola poltrona disponibile. La designazione a sindaco della città di Ragusa si attende da mesi ormai, visto che l’ex primo cittadino, Nello Dipasquale, ha abbandonato la carica per seguire l’elezione a deputato regionale. Il 9 e il 10 giugno si voterà quindi per eleggere il nuovo sindaco e, tra Franco Antoci (Pdl, Movimento Civico Ibleo e Ragusa Protagonista), Francesco Barone (Idee per Ragusa e Costruiamo il futuro, candidato che seppur interpellato più volte non ha risposto alle domande), Giovanni Cosentini (Territorio, Il Megafono, Udc, Pd e Ragusa Domani), Giovanni Iacono (Sel e Partecipiamo), Federico Piccitto (Movimetno 5 stelle) ed Enrico Platania (Movimento Città), la città dovrà scegliere la persona più capace, in grado di affrontare i diversi problemi di Ragusa e dei suoi abitanti.
L’ambito occupazionale e dello sviluppo di tutta la città appaiono sicuramente tra le priorità di tutti e ciascuno ha una propria linea d’intervento. “L’occupazione, specie quella giovanile e dei soggetti svantaggiati – sostiene l’ex presidente della provincia iblea, Franco Antoci – può essere promossa concedendo agevolazioni fiscali alle imprese che creano nuova occupazione, promuovendo formazione professionale di particolari figure, con impegno di assunzione, e dando in gestione i beni comunali suscettibili di reddito a cooperative sociali o a imprenditori che si impegnino ad assumere soggetti svantaggiati”.
 
Per Giovanni Cosentini, le risorse e le occasioni vanno invece ricercate altrove. “Occorre puntare sulle potenzialità del territorio ibleo – sostiene Cosentini – ovvero turismo, cultura, risorse paesaggistiche, agricoltura. Ideeremo un piano turistico per Ragusa, che coinvolga tutte le aree produttive del territorio, con un’unica cabina di regia che gestisca tutti gli eventi e faccia da cassa di risonanza per tutte le manifestazioni”.
C’è anche chi ingloba la necessità di maggiore occupazione nel bisogno di una green economy che faccia di Ragusa una città all’avanguardia. “Modificheremo i regolamenti comunali – dice il candidato Giovanni Iacono – per favorire una nuova filiera delle costruzioni che siano caratterizzate sul risparmio energetico e idrico, nella sostenibilità ambientale. In tale direzione, attenzione e impegno saranno destinati all’edilizia sociale di qualità e quindi case a basso consumo in modo particolare nel centro storico”.
 
Anche Enrico Platania mira alla “valorizzazione della green economy” ma anche agli sgravi fiscali per le “imprese giovanili ed artigianali che vogliono comunque intraprendere attività all’interno del centro storico. Inoltre, si vuole investire in cultura, non con eventi una tantum, ma in maniera organica ed attraverso forme di turismo attento alla specificità del nostro territorio”.
 
E sugli incentivi alle aziende è focalizzata l’attenzione di Federico Piccitto che, insieme al suo Movimento, “intende lanciare un grande piano per l’occupazione, allo scopo di valorizzare le professionalità presenti e favorire il rientro delle professionalità perdute a causa di decisioni scellerate di politica economica. Sarà avviata una progressiva riduzione delle imposte locali sulle attività produttive, con l’introduzione di incentivi condizionati all’assunzione di giovani inoccupati o disoccupati”.
Se reperire i fondi per gli investimenti rappresenta un problema, l’Amministrazione potrebbe recuperare l’evasione, regolarizzare gli immobili fantasma ed evadere le pratiche di sanatoria edilizia, ossia trasformare in liquidità migliaia di fascicoli.
 
“Il recupero dell’evasione – dice Antoci – si potrà attuare costituendo, all’interno della struttura comunale, una task force che provveda ad incrociare gli elementi delle varie banche dati; gli immobili fantasma vanno scovati attraverso l’incrocio tra le planimetrie catastali e quelle satellitari e, nei casi dubbi, attraverso appositi accertamenti degli uffici comunali mentre se ci sono pratiche inevase, il loro esame dovrà essere assolutamente prioritario”.
Anche Giovanni Iacono ricorrerà all’utilizzo di “strumenti di incrocio banche dati per l’evasione, per gli immobili fantasma e per quantificare le pratiche di sanatorie inevase”.
 
Giovanni Cosentini, nell’ambito dell’evasione, ha deciso di coinvolgere un consulente a titolo gratuito, Franco Caruso, già direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate: per gli altri punti, inoltre, sostiene che è “proprio operando in sinergia con la stessa Agenzia che il Comune cercherà di fare emergere dal sommerso tutti quegli immobili che oggi non risultano dichiarati mentre nel contesto dell’Ufficio Urbanistica ed Edilizia privata – ha aggiunto Cosentini – sarà costituita una segreteria tecnica dedicata alla definizione delle pratiche di condono edilizio inevase”.
Anche per Enrico Platania è fondamentale un’intesa con l’Agenzia delle Entrate. “Si sottoscriverà un protocollo per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, potenziando il redditometro e garantendo una maggiore tracciabilità dei pagamenti. Per gli immobili, poi, verranno intrapresi dei procedimenti amministrativi finalizzati al recupero coattivo delle tasse e delle imposte inevase mentre per le pratiche occorre verificarne il numero di tali pratiche, distinguendo le varie cause di mancata evasione, imponendo dei tempi per la sanatoria e attivando i relativi procedimenti, nonché agendo di conseguenza”.
Federico Piccitto, invece, oltre ad “avviare un piano di recupero delle tasse e imposte locali non pagate”, vuole intraprendere, per quel che riguarda gli immobili fantasma e le pratiche di sanatoria, “rigidi controlli sul territorio tramite verifiche tecnico-amministrative e una sollecitazione degli uffici in modo da poter archiviare definitivamente le istanze presentate”.
 

Videosorveglianza, piste ciclabili, meno buche in strada ma soprattutto una soluzione definitiva per la crisi idrica

RAGUSA – Strade, rifiuti, manutenzioni e acqua sono servizi indispensabili per le città ma ogni candidato propone la sua soluzione. “Il mio obiettivo sarà avere strade senza buche e beni comunali efficienti e sicuri – riferisce Franco Antoci – Per i rifiuti occorre incrementare e razionalizzare la raccolta differenziata offrendo un bonus ai cittadini mentre il problema idrico che ha afflitto da alcuni mesi la città non deve più riproporsi e il primo intervento da attuarsi sarà quello di eliminare gradualmente le perdite di una rete ‘colabrodo’ attraverso le nuove tecnologie che evitano di aprire trincee in tutta la città”.

Federico Piccitto, oltre a una nuova gara di appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti e alla manutenzione della rete idrica comunale, propone anche, in prima battuta, il “monitoraggio, la pulizia e l’installazione della videosorveglianza dove necessaria, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di piste ciclabili e una particolare cura dei marciapiedi del centro storico”.
Anche per Giovanni Iacono le condizioni dei rifiuti e dell’acqua rappresentano una priorità, così come quella dei vari servizi necessari. “La condizione delle strade a Ragusa è assolutamente penosa – ha detto Iacono – e necessita di interventi straordinari ma per l’ordinario, il quotidiano, noi abbiamo previsto nel programma l’istituzione di una squadra permanente di pronto intervento. Nel campo dei rifiuti effettueremo una vera e propria rivoluzione e dal riciclo otterremo nuova occupazione per diverse persone mentre il provvedimento più risolutivo per l’acqua richiede l’intervento nelle reti del sottosuolo e nell’acquedotto”.
Per Enrico Platania, allo stesso modo, il bene idrico è di fondamentale importanza. “Bisogna pensare ad una gestione di lungo periodo basata – ha detto Platania – su uno studio serio del nostro particolarissimo territorio, affidato a veri specialisti, un monitoraggio tecnologicamente avanzato di sorgenti e pozzi, un censimento capillare di ogni possibile fonte di inquinamento e un piano di lotta ed educazione, in materia di sprechi. Particolare attenzione verrà poi posta alla manutenzione delle strade e ai rifiuti: quanto a quest’ultimo ambito, ne abbiamo fatto un punto specifico del nostro programma, insieme a quello dell’acqua, evidenziando come sia necessario rivisitare il sistema della differenziata ottimizzandone i risultati, estendendola a tutti i quartieri”.
Giovanni Cosentini, invece, considera “superata l’emergenza idrica” anche se ci sono una serie di provvedimenti che il candidato a sindaco vorrebbe intraprendere grazie ai finanziamenti regionali , quali “dotarsi di un impianto di biossido di cloro, realizzare un impianto di potabilizzazione e costruire un acquedotto rurale. Sul fronte dei rifiuti – aggiunge Cosentini – occorre gestire con una prospettiva nuova, sulla scorta di quanto sarà previsto dalle normative che stanno per entrare in vigore, il servizio di igiene ambientale puntando in maniera specifica sulla raccolta differenziata”.
Il candidato Francesco Barone, invece, seppur interpellato varie volte, non si è reso disponibile e ha preferito, quindi, non rispondere alle nostre domande.

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