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Messina – Rifiuti, una gestione da incubo tra disservizi e igiene precaria

Francesco Torre

Messina – Rifiuti, una gestione da incubo tra disservizi e igiene precaria

martedì 01 Settembre 2009

I sindacati all’attacco: i dipendenti di Messinambiente ancora in attesa di mensilità arretrate. Il sindaco stanzia 20 mila euro per lavaggio mezzi e promette fondi per 20 milioni di euro

Messina – “L’unico impegno che il sindaco ha assunto è lo stanziamento della somma di 20 mila euro per il lavaggio straordinario degli automezzi e dell’autoparco. Insomma una goccia nel deserto”. L’accusa, che entra nel merito dei motivi dello stato di agitazione indetto ad oltranza dai rappresentanti sindacali in tutela dei lavoratori nel settore della raccolta dei rifiuti, proviene da Clara Crocè, Segretario Generale della Funzione Pubblica della Cgil, e non promette nulla di buono per il prosieguo della trattativa con il Comune di Messina. Ciò nonostante il sindaco Giuseppe Buzzanca abbia già promesso lo stanziamento di 20 milioni di euro e abbia avviato un tavolo di concertazione alla presenza del dirigente generale di Messinambiente, Armando Di Maria.
“Nel corso dell’incontro – ha dichiarato Carmelo Pino, responsabile del settore – abbiamo rappresentato al primo cittadino le ragioni della protesta e il malessere vissuto dai lavoratori a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie in cui operano gli addetti al servizi di raccolta, nonchè per il mancato pagamento della quattordicesima mensilità”. Questioni che hanno indotto i lavoratori a presentarsi per un sit-in di protesta davanti Palazzo Zanca.
Le risposte del sindaco? La promessa del pagamento della quattordicesima mensilità entro il 31 agosto e dello stipendio di agosto entro il 15 settembre.
“Il sindaco ha aggiunto di aver cercato inutilmente di raggiungere telefonicamente l’assessore regionale al Bilancio – continua Clara Crocè – al fine di richiedere un contributo straordinario di almeno 12 milioni di euro per affrontare la fase emergenziale. Qualora i governi amici del sindaco non dovessero erogare i fondi richiesti – minaccia il Segretario F.P. Della Cgil – il Comune non sarà più in condizioni di proseguire il servizio”.
I cittadini già tremano immaginando scenari “napoletani”. Ma effettivamente da quanto denunciato dai sindacati la situazione igienico-sanitaria in cui si trovano a lavorare i dipendenti di Messinambiente, al di là della questione economica, giustifica ogni dura protesta.
Detto questo, Messinambiente rimane sempre un carrozzone da chiudere al più presto, nell’attesa che il sindaco possa attuare, finalmente, una politica di prospettiva relativamente alla raccolta e al conferimento dei rifiuti, magari ricordandosi dell’ultima classifica Istat che ha piazzato ancora una volta Messina all’ultimo posto in Italia per percentuale di raccolta differenziata.
 

 
Responsabilità. Idv presenta un esposto in Procura
 
Messina – Emergenza rifiuti. Discarica di Mazzarrà chiusa, lavoratori di Messinambiente e di Ato in sciopero, raccolta differenziata ai minimi storici. Insomma, una vera e propria spada di damocle per Palazzo Zanca e il sindaco Buzzanca, che si propone come la prima di una lunga serie di difficili vertenze di lavoro che accenderanno la nuova stagione politica. E l’Italia dei Valori, come se non bastasse, negli ultimi giorni ha anche presentato in Procura un dettagliato esposto sulla questione chiedendo alla magistratura l’accertamento di eventuali responsabilità personali. Spiegano Salvatore Mammola e il consigliere della VI^ Circoscrizione Giovanni Bonanno: “Chiediamo alla Procura della Repubblica di procedere nei confronti dei responsabili preposti al servizio di raccolta dei rifiuti nel territorio di Messina e degli Amministratori delle Pubbliche Amministrazioni interessate”.

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