Cambiare operatore ha un costo anche quando non dovrebbe - QdS

Cambiare operatore ha un costo anche quando non dovrebbe

Michele Giuliano

Cambiare operatore ha un costo anche quando non dovrebbe

mercoledì 12 Giugno 2013

Addebiti scorretti, sei compagine telefoniche segnalate all’Antirtust

CATANIA – Cambiare operatore di rete fissa o cessare il servizio dovrebbe essere ormai un’operazione gratuita e veloce. E invece non è così; le principali compagnie telefoniche addebitano costi non indifferenti: si va dai 35 ai 95 euro per cessare il servizio (senza migrazione), oppure dai 35 agli 86 euro per cambiare operatore. Sono 6 le compagnie telefoniche segnalate all’Antitrust per pratica commerciale scorretta dal Centro di Ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti (Crtcu).
 
La denuncia è scattata perché queste compagnie non hanno indicato nei loro messaggi pubblicitari i costi che poi addebitano ai consumatori al termine del rapporto, sia in caso di cessazione del servizio che in caso di migrazione ad altro operatore. I consumatori attraverso i claims pubblicitari non sono informati dell’esistenza di costi addebitati al termine del rapporto contrattuale, falsando così la loro valutazione e la scelta della migliore offerta telefonica per il telefono fisso.
 
La previsione di tali costi è assente da qualsiasi comunicazione pubblicitaria di ciascuna compagnia e gli utenti scoprono l’esistenza di tali costi solo con la fattura conclusiva del rapporto. In molti si sono rivolti al Crtcu chiedendo una spiegazione e facendo reclamo. Le compagnie rispondono che si tratta di costi previsti contrattualmente, riportati nelle condizioni generali di contratto, di fatto, inaccessibili o comunque consultabili dopo la conclusione del contratto.
 
Tutte le compagnie segnalate adottano contratti di durata illimitata e riconoscono la facoltà al consumatore di recedere; in questo momento la compagnia addebita, alternativamente, il costo per la migrazione ad altro operatore o il costo per la cessazione del servizio senza migrazione ad altro operatore.
 
“Si ritiene che tali costi fissi vadano conosciuti dal consumatore fin dal primo aggancio commerciale a mezzo pubblicità – afferma Carlo Biasior, direttore del Crtcu – in quanto in grado di incidere in maniera significativa sulla bontà dell’affare. La variabilità di tali costi nel loro ammontare, inoltre, permetterebbe scelte più o meno vantaggiose da parte dei consumatori, solo se conosciute fin dall’inizio e comunque prima della formazione del vincolo contrattuale”.
 
Secondo Altroconsumo cambiare operatore di telefonia fissa costa anche più caro. E altrettanto decidere per la cessazione della linea. Esattamente sino ai 107 euro a seconda della compagnia telefonica. Circa 20 mila utenti hanno segnalato questa voce in bolletta lo scorso anno.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017