Auto storiche, assicurazione e bollo a prezzi agevolati - QdS

Auto storiche, assicurazione e bollo a prezzi agevolati

Veronica Benigno

Auto storiche, assicurazione e bollo a prezzi agevolati

mercoledì 12 Giugno 2013

Cresce in Sicilia la passione per le auto storiche. Molti non sanno che per questi veicoli assicurazione e bollo costano meno, se iscritti a speciali registri

Sarà per la Targa Florio, sarà perché tutto ciò che è d’epoca esercita sempre un certo fascino sui siciliani, ma sull’Isola cresce la passione per le auto storiche. Suscitano sempre curiosità e ammirazione quando girano per le strade popolate da utilitarie, station wagon e Suv, ma forse non tutti sanno che i proprietari delle quattroruote vintage possono beneficiare di tariffe agevolate per l’assicurazione auto e il bollo.
 
Tutte le maggiori assicurazioni on line e tradizionali offrono polizze speciali per questi veicoli, che non sfruttano la formula bonus/malus ma applicano classi di merito fisse, con risparmi che possono arrivare anche fino al 70% rispetto alla normale Rca. Anche il bollo è notevolmente ridotto, ma il suo importo varia da regione a regione, superando raramente i 30 euro.
 
Per usufruire di questi benefici, tuttavia, è necessario iscrivere il proprio bolide d’epoca ad appositi registri, che rilasceranno la certificazione necessaria per spendere meno sulla polizza e la tassa di circolazione. L’iscrizione, per legge, è riservata ai veicoli la cui produzione (non l’immatricolazione, ndr) sia iniziata almeno vent’anni prima.
 
Sono diversi i club e i registri accreditati in Italia, tra cui i più noti sono probabilmente l’Asi (Automotoclub Storico Italiano) e il Rivs (Registro Italiano Veicoli Storici). Da pochi giorni, inoltre, anche l’Aci ha inaugurato il suo: si chiama Aci Storico, e si propone di essere “un sistema di tutela giuridica dei collezionisti di veicoli d’epoca nonché una piattaforma per garantire agli appassionati il godimento sereno, pieno e reale del loro entusiasmo”.
 
L’obiettivo di Aci Storico è inoltre quello di salvaguardare un vero e proprio patrimonio storico-culturale, perché ovviamente non tutte quelle prodotte da più di vent’anni hanno lo stesso peso e lo stesso valore. La vita media dei veicoli circolanti in Italia è effettivamente molto alta, anche a causa delle attuali difficoltà economiche che non ne consentono la sostituzione, ma dei 4,1 milioni di auto con più di vent’anni di età, oltre l’80% vale meno di 10 mila euro.
 
Per questo l’Aci ha avviato anche uno studio sul parco auto con un’età media compresa tra i 20 e i 30 anni, “per tarare con precisione ogni necessaria azione di tutela del settore”. Inoltre, le auto d’epoca vanno difese – secondo il Presidente Aci Angelo Damiani Sticchi – dal “più antico e sbagliato dei pregiudizi: l’auto d’epoca non è un bene di lusso. Il piglio del Fisco è arrivato a generare paradossi in questo settore, imputando a un automobilista 46 mila euro di reddito annuo solo perché guidava una Mercedes 240D del 1982 comprata per 1.250 euro”.

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