Credito d'imposta, imprese danneggiate dalla Regione siciliana - QdS

Credito d’imposta, imprese danneggiate dalla Regione siciliana

Lucia Russo

Credito d’imposta, imprese danneggiate dalla Regione siciliana

venerdì 14 Giugno 2013

Credito d’imposta per nuove assunzioni ancora senza il canale telematico: il 17 giugno si dovranno versare le tasse. L’assessore al Lavoro, Ester Bonafede, e la dirigente generale, Anna Rosa Corsello, non rispondono

PALERMO – Lo scriviamo quasi ogni giorno: la Regione, precisamente l’assessorato regionale al Lavoro non consente alle imprese di usufruire del credito d’imposta. Parliamo delle 1.184 imprese ammesse, di cui alla graduatoria pubblicata sulla Gurs del 31 maggio scorso, che chiamate a pagare le tasse il 16 di questo mese – precisamente il 17 perchè il 16 è domenica – non potranno servirsi del credito d’imposta. Perchè? Perchè la Regione non ha attivato il canale telematico.
L’assessore Ester Bonafede non ha risposto alla questione che il QdS le ha sottoposto tramite la sua segreteria, visto che al cellulare non ha mai risposto. Martedì e mercoledì era a Roma, ci hanno riferito, ma non ha risposto nemmeno ieri. Così come il dirigente generale Anna Rosa Corsello, cui abbiamo inviato una email diretta lo scorso 5 giugno.
Si tratta del credito d’imposta per l’assunzione di lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati, di cui all’avviso n. 1 del 25 luglio 2012, in attuazione della legge 106/2011. Considerando in media 20 assunti per ognuna delle 1.184 imprese ammesse al beneficio, si tratta del posto di lavoro che hanno ottenuto, in vista dell’agevolazione, almeno 20 mila persone, posto di lavoro che la Regione si dovrebbe preoccupare di tutelare attivando subito il canale telematico per accedere al credito d’imposta.
Il 16 giugno, precisamente il 17, perchè il 16 è domenica, le imprese sono chiamate al versamento delle tasse, ma, siccome la Regione non ha attivato il canale telematico, non potranno usufruire dello sgravio fiscale. Uno sgravio importante, considerato che, ad esempio, per 12 assunzioni il contributo è di circa 125 mila euro. Per fare le assunzioni le imprese hanno dovuto anticipare questi soldi e adesso, se non viene attivato il canale telematico, le imprese dovranno avere a disposizione subito altre liquidità per pagare queste tasse alla scadenza, mentre avrebbero pieno diritto allo sgravio fiscale. Un’assurdità.
Dall’assessorato ci fanno sapere che ci sono dei problemi tecnici gestionali, ma mercoledì 5 giugno ci avevano risposto che nel giro di due giorni l’accesso sarebbe stato sbloccato. Ieri dal Servizio VIII ci hanno risposto che il canale sarà attivato la prossima settimana, ignorando la data del 16 che obbliga le imprese a pagare le tasse.
E intanto le aziende avranno perso un mese, perchè potranno avvalersi dello sgravio fiscale solo a luglio, al pagamento delle prossime tasse, sempre che il canale venga attivato.
Inoltre non è possibile per le imprese, nel frattempo, preparare la documentazione necessaria, in particolare la polizza fideiussoria, di cui all’articolo 8, comma 4 dell’avviso n. 1 del 25 luglio 2012.
Pensate, è passato un anno dalla pubblicazione dell’avviso e in tutto questo tempo la Regione non è stata capace nè di ottenere dai responsabili dell’attivazione del sistema informatico il funzionamento del canale telematico non appena fosse stata stilata la graduatoria, nè di rendere noti i testi dei documenti necessari.
Ci spiegano dal Servizio VIII del dipartimento Lavoro, responsabile della misura, che, una volta attivato il canale telematico, gli uffici potranno rendere possibile lo sblocco dello sgravio fiscale per ogni impresa, solo dopo avere ricevuto la polizza fideiussoria. Per cui, ci chiediamo, se la Regione sta ancora aspettando l’attivazione, perché nel frattempo non rende almeno noto il modello della polizza fideiussoria vincolata? In questo modo le aziende, considerato che tale documento è condizione necessaria per attivare il credito d’imposta, potrebbero già prepararlo e averlo già in mano, non appena si sbloccherà il canale.
Il QdS ha chiesto il modello della polizza fideiussoria che le aziende devono preparare, alla dirigente generale Corsello, che ancora non ha dato nessuna risposta.

L’Agenzia delle Entrate ha provveduto da tempo a fornire il “codice tributo” di cui all’art. 8 dell’avviso
L’articolo 8 dell’Avviso n. 1 del 25 luglio 2012 recita che il credito d’imposta verrà concesso con la modalità della compensazione ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo n. 241/1997, a far data dalla comunicazione dell’accoglimento dell’istanza ed entro due anni dalla data di assunzione. Il credito d’imposta è indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale è stato concesso.
Le compensazioni vanno effettuate utilizzando il modello di pagamento F24, indicando il codice tributo che è stato già comunicato da parte dell’Agenzia delle Entrate lo scorso 17 settembre 2012.
Così è scritto nel documento dell’Agenzia delel Entrate, diffuso a settembre: “Per consentire la fruizione del suddetto credito d’imposta, tramite il modello F24, è istituito il seguente codice tributo: · “3885” denominato: “Credito di imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno – art. 2, dl n. 70/2011”. In sede di compilazione del modello F24, il codice tributo è esposto nella sezione “Regioni” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. Il campo “codice regione” è valorizzato con il codice della Regione che ha concesso il credito d’imposta , indicando per:
– l’Abruzzo, 01;
– la Basilicata, 02;
– la Calabria, 04;
– la Campania, 05;
– il Molise, 12;
– la Puglia, 14;
– la Sardegna, 15;
– la Sicilia, 16.
Il campo “anno di riferimento” è valorizzato con l’anno in cui è concesso il credito d’imposta, nel formato “AAAA”.

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