Immigrati, continuano gli sbarchi. A Capo Passero soccorsi 49 migranti - QdS

Immigrati, continuano gli sbarchi. A Capo Passero soccorsi 49 migranti

Patrizia Penna

Immigrati, continuano gli sbarchi. A Capo Passero soccorsi 49 migranti

mercoledì 26 Giugno 2013

Il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge: “Verrò presto a Lampedusa”. Più che prevenire l’emergenza, pensare ad una politica di accoglienza

ROMA – La Guardia Costiera di Portopalo di Capo Passero ha soccorso ieri mattina 49 migranti – 40 uomini e nove donne – che erano a bordo di un’imbarcazione incagliatasi in un’area di bassi fondali. I migranti – afghani, somali, iracheni e siriani – sono stati trasferiti con piccole imbarcazioni a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera, che poi ha fatto rotta verso Capo Passero.
Sempre nella giornata di ieri, Ottanta immigrati sono stati trasferiti stanotte con un ponte aereo da Lampedusa a Catania e poi nel Cara di Mineo. Al centro d’accoglienza di Lampedusa si trovano, al momento, 292 migranti.
Da Capo Passero a Lampedusa, l’emergenza immigrazione continua in tutta la sua drammaticità: quotidiani, radio e tv registrano ogni giorno un nuovo bollettino di guerra.
Le istituzioni non restano indifferenti tant’è che il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge ha detto che si recherà a Lampedusa per constatare personalmente la situazione relativa agli sbarchi di migranti: lo ha annunciato a margine di un convegno a Palermo. “La mia visita a Lampedusa è in esame, stiamo organizzando la mia agenda – dice il ministro – anche in previsione del lavoro che stiamo facendo perché il mio ministero collaborerà al tavolo del Viminale per quanto riguarda i richiedenti asilo”.
“L’Italia  – ha continuato il ministro – ormai ha acquisito consapevolezza che l’immigrazione non può esser considerata un fenomeno emergenziale. Questo lo possiamo vedere negli ultimi tempi. Tutte le volte che arriva l’estate cominciano gli sbarchi e si comincia a parlare di emergenza. Noi – prosegue il ministro – dobbiamo cominciare a parlare di una immigrazione strutturata, di una politica dell’immigrazione che sappia fare prevenzione non più di emergenza, ma di una vera politica di accoglienza”.

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