Nuova Imu tra un mese, ecco come cambierebbe - QdS

Nuova Imu tra un mese, ecco come cambierebbe

redazione

Nuova Imu tra un mese, ecco come cambierebbe

martedì 09 Luglio 2013

Mercoledi vertice di maggioranza. Non c’è ancora una linea di azione

ROMA – L’impegno a superare l’attuale tassazione sugli immobili c’è ma il modo per superare lo scoglio dell’Imu, a cui il Pdl condiziona la vita del Governo Letta, è tutto da trovare e il vertice di maggioranza di mercoledì, sarà decisivo per capire la direzione di marcia. Il Pdl tiene alta la guardia e non ha intenzione di mollare la richiesta di un’abolizione totale dell’imposta.
Intanto il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha annunciato che “le prossime tappe sono definite: evitare l’incremento di un punto dell’Iva e intervenire per ridurre l’Imu sulla prima casa delle famiglie e sugli immobili strumentali delle aziende su capannoni, negozi e terreni, la prima casa di voi imprenditori”.
Ma quali sono concretamente le possibilità? Eccone alcune. La prima sarebbe la cancellazione per quest’anno della tassa sulla prima casa. Tutto ciò in vista della nuova “service tax”, che dall’anno prossimo dovrebbe contenere sotto un unico cappello Imu, Tares e i vari balzelli locali sugli immobili.
La seconda passa attraverso l’ampliamento della franchigia. La situazione attuale vede a 200 euro, più 50 per ciascun figlio, la quota esente dalla tassa sull’abitazione. La franchigia potrebbe aumentare fino a 600 euro, soluzione che libererebbe dal pagamento dell’imposta circa l’80% dei contribuenti. Il gettito non subirebbe un analogo taglio, dato che nel 2012 il 29% i proventi scaturiti dall’Imu sulla prima casa (circa 1,2 miliardi) sono stati garantiti dai versamenti più alti, quelli con un ammontare superiore a 600 euro (interessato il 6,7% dei proprietari di abitazione).
La terza e quarta ipotesi: valori catastali o di mercato per le esenzioni  Sulla rimodulazione dell’imposta la partita è ancora aperta: le esenzioni potrebbero dipendere dai valori catastali, oppure potrebbero fare riferimento ai valori di mercato censiti dall’Agenzia del Territorio. Un’ennesima soluzione, infine, vedrebbe l’esenzione di parte dell’abitazione in base al nucleo familiare Esentare cioè una quota di vani o metri quadrati dell’abitazione, moltiplicata per ciascuno dei membri della famiglia.
 
Per quanto riguarda i tempo della riforma, il sottosegretario Pierpaolo Baretta ha spiegato che “entro ferragosto verrà presentata la proposta per riformare l’Imu e poi si aprirà un confronto con tutti i soggetti interessati tenendo conto anche che parallelamente si lavorerà sulla delega fiscale che prevede la riforma del catasto”.

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