Antonio Gazzara: "Consorzio autostrade, un presidente in arrivo" - QdS

Antonio Gazzara: “Consorzio autostrade, un presidente in arrivo”

Lina Bruno

Antonio Gazzara: “Consorzio autostrade, un presidente in arrivo”

martedì 09 Luglio 2013

Forum con Antonio Gazzara, commissario straordinario Consorzio per le Autostrade Siciliane

Quale situazione ha trovato al Consorzio una volta insediatosi?
“Immaginavo un Ente meno complesso e meno articolato. Non avevo idea di quanta materia ci fosse di competenza del Consorzio. Sapevo poi che le cose non funzionassero bene e ne ho avuto purtroppo la conferma. Fondamentale è stato mettere in regola il bilancio. Da una verifica dell’arretrato ci siamo accorti che vi erano ritardi sulle manutenzioni con progetti elaborati nel tempo che richiedevano appalti che non si potevano fare perché non si era in regola con i bilanci. Da quattro, cinque anni non si investe, da qui l’accumulo di tanti interventi non realizzati. Mi sono insediato il 4 ottobre scorso ed il 13 e ho approvato il bilancio previsionale 2012 che per diventare esecutivo doveva passare al vaglio della Regione che lo ha esitato il 14 dicembre. Quindi abbiamo operato fino ad aprile con l’autorizzazione speciale per pagamento stipendi ma non potevamo spendere per manutenzioni. Il 21 dicembre ho approvato il consuntivo 2010 e quello 2011 che non c’erano. Il previsionale 2013 l’ho approvato a febbraio, la Regione lo ha esitato il 25 maggio. Resta il consuntivo 2012 che spero di fare entro il 31 luglio”.
Da lungo tempo il Cas è retto da commissari. Come mai?
“Sono convinto che la gestione commissariale nel tempo abbia danneggiato l’Ente perché non ha consentito al commissario di turno di occuparsene a medio termine. Se devo affrontare l’immediato lo faccio, se devo progettare aspetto per non rischiare di far trovare al mio successore obiettivi e metodi che non condivide. Per cui dall’inizio mi sono relazionato con il presidente della Regione e l’assessorato competente; per ogni iniziativa che non riguardasse l’immediato ho cercato la coerenza in un percorso a più ampio respiro. Si è fatta la scelta di nominare commissario un dirigente regionale che da Palermo governava la situazione venendo a Messina solo una volta a settimana, in un ambiente dove non c’era un’interlocuzione quotidiana se non telefonica. Questo ha creato delle incrostazioni, delle abitudini che bisogna rimuovere senza traumi. Il percorso che è stato configurato comunque è quello di andare presto a regime ordinario con la fine della gestione commissariale. La Regione dovrebbe indicare a breve i tre componenti del consiglio direttivo, il quarto lo elegge l’assemblea, o meglio li elegge tutti e quattro l’assemblea ma tre su indicazione del presidente della Regione. Fra i tre componenti indicati ci dovrebbe essere il nuovo presidente”.
Da dove scaturisce la scelta di ricorrere per molti servizi all’esterno?
“Al Consorzio ci sono capacità e competenze che non sono state valorizzate. Gran parte dei servizi nel tempo sono stati esternalizzati anche se avevamo personale in grado di occuparsene, personale che è stato però assegnato ad altre attività. Una scelta di politica aziendale irreversibile che risale al 2003. Quindi per alcuni servizi non ho più il materiale umano e devo continuare a ricorrere all’esterno. L’Ente per le sue peculiarità deve offrire servizi 24 ore al giorno, senza pause”.
Avete un sistema di segnalazione immediato?
“Abbiamo un centro radio che riceve le segnalazioni da una struttura di manutenzione e vigilanza che circola permanentemente lungo l’autostrada. Una sorta di sorveglianza attrezzata che cura la piccola manutenzione negli interventi in caso di incidenti, maltempo, frane e altro”.
Per i caselli senza operatori come si procederà?
“Non sono ancora attivati i quattro caselli di Cassibile, Avola, Noto, Rosolini, ma lo saranno presto, nonostante appena mi sia insediato mi è stato detto che ormai le persone lì si erano abituati a non pagare, ma noi viviamo di pedaggio con il quale finanziamo fra l’altro le manutenzioni. Entro dicembre spero di poterli attivare tutti e quattro o almeno quelli quasi ultimati. Due sono completi al 98%, manca un verbale di chiusura con la ditta assegnataria che ha promosso un concordato preventivo che non è stato approvato, incidenti di percorso interlocutori che fanno rallentare i tempi. Gli altri sono pronti uno al 70% e l’altro all’80% , dobbiamo espletare tutto entro dicembre, una volta completata la struttura dobbiamo appaltare i caselli”.
 
Le nostre autostrade non sono ai livelli di quelle del nord?
“Purtroppo creano disagio a chi vi circola, mettono in difficoltà me che le rappresento. Non sono abituato a chiedere scusa perché cerco di risolvere i problemi a monte. Da otto mesi chiedo scusa, non ultimo al prefetto di Messina che a gennaio mi ha scritto. Da ottobre mi sono ritrovato ad occuparmi di tutte quelle incombenze urgenti riguardanti il bilancio e mi sono posto una domanda. Mi assumo la responsabilità, anche penale, di tenere aperti anche i tratti più critici oppure, tenuto conto dello stato, chiudo e ne risponde chi mi ha preceduto? Mi sono assunto tutte le responsabilità tenendo aperto. Quando però realizzeremo tutti quei progetti che abbiamo in cantiere, mi riferisco anche a tutte quelle opere del piano triennale, avremo un’altra visione delle cose, avremo un’autostrada buona, non all’altezza delle altre perché da noi ci sono solo due corsie. Si è progettato così ed è difficile adesso, tenuto conto del percorso, pensare di portare le nostre autostrade ad articolarsi in tre corsie. Ciò che faremo non sarà nulla di eccezionale, cerchiamo di recuperare qualcosa che si sarebbe dovuto fare prima”.
Quanti chilometri di autostrada avete in gestione e qual è l’organigramma?
“Sono circa 300 e in Italia siamo al secondo posto per lunghezza di autostrada gestita da un consorzio. Abbiamo un direttore generale, l’ing. Maurizio Trainiti, insediatosi a settembre, due dirigenti, 96 tra amministrativi e tecnici, 298 esattori. Gli amministrativi sono solo 56, non sufficienti per un Ente così importante”.
 
Quali interventi state programmando?
“Stiamo facendo bandi per appalti arretrati in modo particolare per quegli interventi rivolti ad una migliore percorribilità delle arterie. Se danno non a me, che sono precario per definizione, ma al Consorzio, sei mesi di tempo, entro dicembre espletiamo 31 milioni di bandi per piccole manutenzioni, i tre bandi principali per l’adeguamento del viadotto Ritiro, delle Gallerie Tindari e Capo D’Orlando, per i quali saranno utilizzati i 50 milioni di euro assegnati dai Fondi Cipe, e qualche altro bando per opera inserita nel triennale straordinario. Non godiamo di finanziamenti esterni ma disponiamo di un bilancio di 80 milioni di euro l’anno che viene dalle entrate dei pedaggi e delle aree di servizio, 45 milioni sono le spese fisse e dobbiamo garantire il 32% per le manutenzione”.
Quando sarà pubblicato il bando per il tratto autostradale Rosolini-Modica?
“Sarà pubblicato straordinariamente nei termini previsti del primo luglio. La spesa prevista è di 372 milioni di euro per i 3 lotti 6, 7 e 8. Un appalto importante questo anche per la Regione sicilia na che prevede la realizzazione di 20 chilometri di autostrada e cinque anni di lavoro”.
Dalla pubblicazione dei bandi quanto tempo passa per la realizzazione delle opere?
“Entro dicembre saranno realizzate le opere di manutenzione per 31 milioni di euro, perché i lavori previsti sono di diversa natura e non richiedono un lungo periodo di esecuzione. Per le opere finanziate con i fondi Cipe invece il discorso è diverso: bisogna scegliere il contraente entro dicembre, pena la perdita dei fondi, quindi devono essere completi i progetti e questo conto di farlo entro il 31 luglio. A settembre si può espletare il bando, a dicembre si potrà scegliere l’interlocutore e quindi si può avviare l’esecuzione delle opere”.

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