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Messina – Missioni gonfiate, a Lipari chiesti 17 rinvii a giudizio

redazione

Messina – Missioni gonfiate, a Lipari chiesti 17 rinvii a giudizio

sabato 13 Luglio 2013

Comune: spese abnormi per taxi, vitto e pernottamenti

LIPARI (ME) – Diciassette rinvii a giudizio per presunte missioni gonfiate al Comune di Lipari sono stati chiesti dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto. L’accusa è di truffa aggravata in concorso, falsità ideologica in atti pubblici in concorso e abuso d’ufficio.
L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di finanza di Lipari e Milazzo. Nel mirino sono finite missioni per oltre 30 mila euro che – secondo l’indagine – avrebbero riguardato rimborsi per spese non spettanti: taxi mai autorizzati, spese di vitto per importi o per numero di pasti superiori a quelli consentiti, pernottamenti non rimborsabili per missioni espletate anche all’estero.
Il processo è stato chiesto per l’ex sindaco Mariano Bruno, gli ex assessori Natale Famà, Corrado Giannò, Peppe Finocchiaro, Anna Spinella, Mimma Sparacino, Giacomo Biviano, attuale consigliere comunale, Massimo D’Auria, l’ex presidente del consiglio Pino Longo, il consigliere comunale Gesuele Fonti, il dirigente del Comune di Lipari Francesco Subba, i dipendenti comunali Francesco Rando, Stefana Salmieri, Francesco Guerriera, l’ex dirigente-comandante dei vigili urbano Nico Russo, gli ispettori di polizia municipale Franco Cataliotti e Giacomo Marino.
Il 14 gennaio dovranno comparire davanti al giudice per le indagini preliminari. Per 10 dei 27 indagati si profila, invece, l’archiviazione. Sono: l’ex assessore Ivan Ferlazzo, l’ex consigliere Felice Mirabito, i dipendenti comunali Lucio D’Ambra, Antonino Cincotta, Caterina Monsignore, Giuseppe Maturi, Rita Mandarano, Maria Rosaria Avino e Ivana Bonfante e l’ex impiegato Antonino Fiore.

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