Ars, la spending review è l’ultimo dei pensieri - QdS

Ars, la spending review è l’ultimo dei pensieri

Raffaella Pessina

Ars, la spending review è l’ultimo dei pensieri

venerdì 26 Luglio 2013

Pronto il Ddl sulla riduzione dei costi della politica, ma è in coda al calendario. Acqua pubblica e abolizione delle province temi del M5S

PALERMO – La conferenza dei capigruppo dell’Ars che si è riunita per stabilire il calendario delle ultime sedute prima della sospensione dei lavori per la pausa estiva. Lo ha comunicato all’Assemblea il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. “A partire dal 31 luglio l’Aula inizierà la discussione generale del rendiconto generale e dell’assestamento generale del bilancio che domani saranno sottoposte al vaglio preventivo della Corte dei Conti”.
Battuta di arresto invece per il ddl sulla riduzione dei costi della politica. Il testo sulla spending review siciliana "è pronto" ma per ora può attendere. "Le audizioni sono state completate e il ddl con cui la Sicilia recepisce il decreto Monti è stato depositato", dice Antonello Cracolici, presidente della Commissione speciale per il recepimento del decreto Monti in Sicilia, norma che riduce gli stipendi dei parlamentari e i costi della politica.  Ieri  secondo le sue iniziali previsioni, doveva iniziare la discussione generale con il termine per la presentazione degli emendamenti tra venerdì e lunedì, e da martedì si sarebbe dovuto cominciare a votare, forse con l’aggiunta di alcune norme che ancora non vi sono contenute.
“Invece – prosegue Cracolici – il calendario comunicato in Aula dal presidente Giovanni Ardizzone lo ha posto in coda a tutti gli altri disegni di legge in calendario, dopo il rendiconto e l’assestamento del bilancio e dopo il ddl antiparentopoli, con il rischio che non venga votato prima della pausa estiva”.
Infine, incontro dei capigruppo delle principali formazioni  dell’Assemblea regionale siciliana a Caltanissetta, a partire dalle 17 di oggi per dare luogo a un dibattito sul cammino che porta dalla abolizione delle province fino alla istituzione dei liberi consorzi dei comuni. All’incontro, organizzato dal gruppo parlamentare all’Ars del Movimento Cinque Stelle all’auditorium “Giuseppe Bufalino” del liceo scientifico di Caltanissetta in via Libertà 11, parteciperanno i capigruppo del Movimento Cinque Stelle (Giancarlo Cancelleri), del Pd (Baldo Gucciardi), dell’Udc (Calogero Firetto) e del Pdl (Nino D’Asero).
“Quello che verrà fuori – ha detto il capogruppo all’Ars del Movimento 5 stelle Giancarlo Cancelleri – dovrebbe dire moltissimo sul cammino futuro, dal momento che i capigruppo parleranno a nome dei partiti che rappresentano. Sono parecchi gli scogli che ci si pareranno davanti d’ora in poi, e proprio per questo dobbiamo cominciare sin da subito a tracciare la rotta più sicura possibile per evitare naufragi. L’abolizione delle Province è una conquista voluta fortemente dal Movimento Cinque Stelle che deve essere pertanto tra i primi a mettere sul piatto le soluzioni ottimali per rendere  questa riforma un balzo in avanti nella gestione delle competenze e verso l’eliminazione degli sprechi”.
E ancora sulla questione dell’acqua pubblica il Movimento 5 stelle  si dice irremovibile sulla gestione pubblica. Il concetto è stato ribadito nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta ieri pomeriggio all’Ars con Giampiero Trizzino,  presidente della commissione Ambiente che sta portando avanti i lavori sul ddl Trizzino ha ripercorso la storia dei lavori in commissione.
“Siamo partiti – ha detto – con 4 disegni di legge  (quello di iniziativa consiliare, quello di iniziativa popolare e due parlamentari, tra cui quello dell’On. Panepinto (Pd), optando a maggioranza di lavorare su quello di Panepinto. Dopo sei mesi di lavoro  il governo Crocetta, anziché depositare emendamenti al ddl, ha depositato un disegno di legge ex novo. A noi – ha concluso Trizzino  – non interessano le polemiche, né tantomeno la bandiera politica che sventola dietro una norma. Una buona legge è quella che è riconosciuta come tale da tutti i cittadini. L’acqua deve essere pubblica, punto”.

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