Rapporto Favo 2013 sul malato oncologico. Bene la Sicilia nella qualità dell’assistenza - QdS

Rapporto Favo 2013 sul malato oncologico. Bene la Sicilia nella qualità dell’assistenza

Gabriele Russo

Rapporto Favo 2013 sul malato oncologico. Bene la Sicilia nella qualità dell’assistenza

mercoledì 31 Luglio 2013

In Italia ogni anno circa 270.000 cittadini sono coliti dal cancro, di cui il 50% riesce a guarire, con o senza conseguenza invalidanti. Ma preoccupa l’azzeramento di 505 mila euro, dedicati al contrasto di questa patologia

PALERMO – Istituita con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19/01/2006, la Giornata Nazionale del Malato Oncologico viene celebrata ogni anno nella terza domenica di maggio. Essa rappresenta il cuore dell’attività della F.A.V.O. (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) ed è dedicata al malato, agli ex malati, ai sopravvissuti al cancro e a tutti coloro che hanno vissuto da vicino la malattia. In Italia ogni anno circa 270.000 cittadini sono colpiti dal cancro di cui il 50% riesce a guarire, con o senza conseguenze invalidanti. Dell’altro 50% una buona parte si cronicizza , riuscendo a vivere più o meno a lungo.
Il Rapporto 2013 sulla situazione del malato oncologico in Italia è dedicato, in via prioritaria, all’analisi della l. 07/08/2012 n. 135 la c.d. “Spending Review”. In particolare il Rapporto concentra l’attenzione sulle norme che possono influire sull’oncologia, sul settore dei farmaci oncologici e che possono produrre ricadute negative sull’assistenza ai malati di cancro.
 
Nella legge sono presenti, però, anche specifici orientamenti strategici per l’uscita dalla crisi, in accordo con l’Agenda Europa 2020, con indicazioni che, a giudizio dell’Osservatorio, possono interessare in prospettiva anche l’ambito oncologico. Nel 2012 sono stati approvati altri due provvedimenti normativi particolarmente rilevanti per il settore sanitario:
a) La legge 08/11/2012 n. 189 “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute”;
b)La proposta di ridefinizione dei “Livelli essenziali di assistenza”.
Anche questi provvedimenti costituiscono oggetto principale delle analisi del rapporto, per evidenziarne tutti i dettagli che possono influire sulla condizione assistenziale dei malati oncologici. Per il resto il Rapporto riporta e commenta i risultati della ricerca CENSIS/F.AVO. dedicata, quest’anno, alla condizione sociale dei pazienti affetti da tumore alla mammella; vengono presentati alcuni aggiornamenti tematici aventi come oggetto in questa edizione argomenti d’interesse come la tutela e la prevenzione della fertilità nelle persone malate di cancro; i tumori rari; l’ampia materia degli interventi di follow-up considerati quali aspetti sistemici della strategia di continuità delle cure; le cure palliative e la terapia del dolore; la condizione non ottimale dei servizi di psiconcologia.
Infine vengono riportati i dati quantitativi riguardanti la domanda di assistenza oncologica e quelli concernenti l’offerta del sistema Paese. Relativamente a quest’ultimo punto occorre evidenziare che i dati delle tabelle nazionali relativi alle singole situazioni regionali sono influenzati dalle strategie localmente perseguite. Può, pertanto, verificarsi che le difformità rilevate per un singolo fattore strutturale o di attività siano compensate da differenze di ordine inverso in altri fattori, assicurando in ogni caso una sufficiente copertura assistenziale.
Per quanto riguarda la regione Sicilia, il rapporto evidenzia che nell’anno 2011 sono stati censiti 640 posti letto nell’area dell’oncologia medica ossia 1,27 posti letto per 10.000 abitanti. Tale dato colloca la nostra Regione al di sopra della media nazionale (1,12) con un onorevole quinto posto nel raffronto con le altre regioni italiane. Sotto il profilo dei posti letto dedicati alla radioterapia, la Sicilia presenta un numero di posti letto dedicati attorno ai valori medi nazionali (2,38 per 1.000.000 di abitanti) in crescita rispetto al’anno 2010.
 
Nell’affrontare il tema delle dotazioni di strutture per la cura dei malati terminali, si ricorda che la legge 39/1999 ha messo a disposizione delle Regioni oltre 200 milioni di euro per la realizzazione di 188 centri residenziali con una dotazione di 2.025 posti letto. Relativamente alla regione Sicilia nel corso del 2011 il numero delle strutture esistenti è rimasto invariato mentre è aumentato il numero dei posti letto che da 85 è passato a 93.
 
Il dato però che preoccupa è l’azzeramento da parte della Commissione Bilancio della Regione dei tre capitoli di spesa riservati ai contributi da erogare alle associazioni che si occupano dei malati oncologici terminali mediante i servizi di assistenza domiciliare. In questo modo sono stati azzerati 505 mila euro, preferendo privilegiare altre attività con conseguenze gravissime per le famiglie che fino a pochi anni fa potevano contare su un’assistenza della Regione.

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