Giovani e disoccupazione, allarme sempre più forte - QdS

Giovani e disoccupazione, allarme sempre più forte

redazione

Giovani e disoccupazione, allarme sempre più forte

giovedì 01 Agosto 2013

Il tasso in Italia a giugno è salito a 39,1%. Nell’Eurozona è del 23,9%

ROMA – A giugno gli occupati diminuiscono dello 0,1% rispetto a maggio, con 21 mila persone in meno a lavoro, e dell’1,8% su base annua, con 414 mila occupati in meno. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che il tasso di occupazione, pari al 55,8%, risulta, guardando alle serie trimestrali, un minimo dal terzo trimestre del 2000.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a giugno sale al 39,1%, in crescita di 0,8 punti percentuali su maggio e di 4,6 punti su base annua, rileva sempre l’Istat (dati destagionalizzati e provvisori), aggiungendo che tra gli under 25 ci sono 642 mila ragazzi alla ricerca di un lavoro.
La disoccupazione a giugno si ferma al 12,1%, con un piccolo passo indietro su maggio, in calo di 0,1 punti percentuali, anche se resta in aumento su base annua, con un rialzo di 1,2 punti, secondo dati Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Con giugno la disoccupazione varca la soglia del 12% per la terza volta consecutiva.
Il tasso di disoccupazione maschile si conferma all’11,5%, lo stesso valore di maggio, che risulta il più alto dall’inizio delle serie storiche trimestrali, ovvero dal 1977. Il tasso femminile invece è pari al 12,9%, in diminuzione di 0,2 punti su maggio, ma in aumento di 1,0 punti su base annua.
Anche il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 89 mila, diminuisce dell’1,0% rispetto al mese precedente (-31 mila) come non accadeva da un anno, ma aumenta dell’11% in termini tendenziali, con 307 mila persone in più alla ricerca di un lavoro. Sempre a giugno l’Istat segnala una crescita nel numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni, in rialzo dello 0,3% in termini congiunturali (+39 mila unità) e dello 0,4% rispetto a dodici mesi prima (+51 mila). In particolare l’aumento tendenziale di coloro che non lavorano né sono alla ricerca di un posto è dovuto agli uomini (+120 mila).
Se l’Italia sta male, l’Europa non ride. Il raffronto sull’Europa non è incoraggiante per l’economia europea. Per quanto riguarda la disoccupazione generale, il tasso dell’eurozona a giugno si attesta sul 12.1%, con l’Italia in linea, mentre quello giovanile raggiunge il 23.9% (+ 0.1%). Nei 27, invece, si registra la diminuzione della disoccupazione dello 0.1%, scendendo dall’11 al 10.9%. Dai dati Eurostat si deduce, quindi, che in Europa ci sono in totale 26.4 milioni di disoccupati, di cui più di 19 nella sola eurozona. Rispetto a maggio, comunque si registra una diminuzione dei disoccupati in termini assoluti di circa 32mila unità, nei 27, e di 24mila unità nell’eurozona.
Tra i dati di Eurostat riguardanti l’eurozona primeggiano per tassi di disoccupazione bassissimi per Austria, che con il 4.6% di disoccupazione (9.3$ a livello giovanile) diventa l’oasi felice d’Europa, e Germania, che registra il 5.4% di disoccupazione generale e 7.5% per i giovani.

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