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Catania – I comuni della riviera acese attendono il collettore fognario

Desiree Miranda

Catania – I comuni della riviera acese attendono il collettore fognario

venerdì 02 Agosto 2013

L’opera servirà Capomulini, Aci Castello e Catania. Bianco: “Una priorità per la nostra collettività”. Gara da 15 mln € in vista. In alcuni tratti costose opere di sollevamento

CATANIA – Il collettore di salvaguardia per il trasporto dei reflui fognari dei comuni rivieraschi fino al vecchio allacciante del comune di Catania, con recapito finale al depuratore di Pantano d’Arci, si farà. Sono anni ormai che se ne parla, quasi dieci, e molte volte è stato annunciato come quasi immediato l’inizio dei lavori. In realtà però, a fare da padrona è stata la burocrazia.
 
Amplio e complesso è il progetto che oltre al ministero dell’Ambiente, alla Regione Siciliana e all’Ato di Catania, riguarda diversi comuni: la frazione di Capomulini, Acicastello e Catania e richiede l’attraversamento di una parte di territorio molto grande e eterogenea nella sua composizione.
Il territorio di Aci Castello, ad esempio, richiederebbe una serie di pompe di sollevamento costose e tecnologiche. Dopo tanti progetti e il susseguirsi di governi nazionali, regionali e amministratori locali, e il conseguente rinvio dell’opera, sembra adesso che la costruzione del collettore fognario si farà.
 
L’importo complessivo dell’appalto è di 15 milioni 847 mila 308,24 euro, mentre l’importo dei lavori soggetto a ribasso è di 14.742.773,93 euro quello per gli oneri di sicurezza non soggetto a ribasso 869.137,77 e l’importo per servizi di ingegneria soggetto a ribasso è di 235.396,54 euro. Della sua realizzazione e dell’assoluta volontà di portare a termine il collettore ne ha anche parlato il sindaco di Catania Enzo Bianco a seguito della riunione di giunta fatta insieme con la giunta regionale del governatore Rosario Crocetta: “il collettore rappresenta una priorità per la nostra collettività, per cui stiamo lavorando intensamente”, ha dichiarato. E a darci ulteriore conferma, oltre alle tante parole di annunci e fattibilità più volte ripetuti anche dal sindaco castellese Filippo Drago, è la pubblicazione del bando di gara per l’appalto dei lavori da parte dell’Ufficio del commissario per l’emergenza Bonifiche e tutela delle acque in Sicilia. La data di pubblicazione è dello scorso 24 luglio e a partire da quella data ed entro il entro il 23 settembre prossimo, è possibile fare pervenire la propria proposta in busta chiusa.
 
L’apertura di queste, invece, avverrà il giorno successivo. La gara è aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base ai parametri di: prezzo, tempo e merito tecnico.
E molta soddisfazione viene espressa dal sindaco del Comune di Aci Castello, territorio in cui ricade l’area marina protetta Isole Ciclopi, ma che non ha un sistema fognario generale, come pure Capomulini.
Catania, invece dispone di condotte fognarie a tratti che vanno collegate tra loro fino a Pantano d’Arci. La realizzazione del collettore di salvaguardia, quindi, rappresenta davvero una priorità. “Sono felice che sono stati appaltati i lavori per la manutenzione di quest’ultimo antico canale di collettamento. L’ufficio del Commissario delegato per l’emergenza bonifiche e la tutela delle acque in Sicilia, infatti, – afferma Filippo Drago – ha emanato un’ordinanza con la quale autorizza la pubblicazione del bando di gara per l’appalto per la costruzione del collettore. Attendiamo adesso l’esaurimento di tutte le procedure amministrative per l’espletamento della gara europea, in modo da poter dare avvio alla costruzione di quest’opera fondamentale per la nostra comunità. Un altro piccolo passo verso la realizzazione del nostro sogno”.
Tutti i problemi per l’avvio del bando ovvero il “penultimo step prima dell’avvio dei lavori per il collettore”, come lo definisce Drago, sembrano essere stati risolti e forse partiranno davvero i lavori nei prossimi mesi. Perché vengano ultimati però servirà molto tempo, ma ad aspettare ahimè i siciliani sono abituati.

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