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Catania – Teatro Massimo Bellini a rischio la stagione 2013 potrebbe saltare

Agostino Laudani

Catania – Teatro Massimo Bellini a rischio la stagione 2013 potrebbe saltare

giovedì 08 Agosto 2013

Continui tagli ai finanziamenti regionali che sono passati da 21,7 mln € del 2006 a 16,2 del 2012. Alla Camera un’interrogazione di Sel al ministro Bray. Chiesti fondi straordinari

CATANIA – “Ai lavoratori non viene erogato lo stipendio da tre mesi e alla luce dei tagli ai fondi e alle assunzioni, a settembre del 2013 il Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” rischia di non poter riaprire, per l’impossibilità di programmare il cartellone lirico-sinfonico, togliendo alla città di Catania e alla Regione Siciliana una delle più antiche e importanti strutture di riferimento culturale”. Comincia così l’interrogazione a risposta in aula rivolta al ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, presentata alla Camera dei Deputati da Celeste Costantino, Erasmo Palazzotto, Nicola Fratoianni, Giancarlo Giordano, Fabio Lavagno, Giorgio Airaudo, tutti esponenti di Sel.
Si accendono anche sul piano nazionale, così, i riflettori sulle ente teatrale attualmente diretto dal commissario straordinario Enzo Zappulla, e delle sue criticità, aggravate in seguito al repentino crollo dei finanziamenti pubblici nel corso degli ultimi anni.
“Nel 2006 – ricostruiscono i deputati – il contributo regionale destinato al Teatro era di 21,7 milioni, 21,3 nel 2007, 21,5 nel 2008, 21,3 nel 2009, 19,2 nel 2010, 18,28 nel 2011; nel 2012 la Regione Siciliana ha destinato al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania 16,290 milioni di euro e che questi fondi sono stati utilizzati esclusivamente per il pagamento degli stipendi di circa 300 lavoratori e lavoratrici”.
Nella stagione 2012 la programmazione è stata resa possibile – secondo i dati dell’interrogazione – solo grazie al lavoro gratuito di lavoratori e lavoratrici e al recupero di circa 3 milioni di euro dal Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus) e dalla vendita dei biglietti al botteghino a copertura parziale delle spese di produzione. Scenario ancor più difficile si prospetta per il 2013, in quanto “la Regione Siciliana ha tagliato ulteriormente i fondi destinati al Teatro Massimo Vincenzo Bellini, prevedendo in bilancio solo 11,75 milioni di euro, circa la metà dei fondi stanziati negli anni precedenti e già dimostratisi insufficienti”.
E nonostante la Regione Siciliana abbia dato disponibilità per il recupero di altri 5 milioni di euro provenienti da eventuali tagli al bilancio della sanità regionale, è “prevedibile – sostengono i parlamentari nell’interrogazione – che non avverrà il reintegro totale delle risorse necessarie per consentire al Teatro Bellini di Catania di continuare ad avere una programmazione lirico – sinfonica” e di conseguenza “è indispensabile l’intervento diretto del Governo in aiuto del teatro etneo”; pertanto il documento si conclude chiedendo “se il ministro interrogato non ritenga opportuno agire nella direzione dell’aumento del Fondo Unico dello spettacolo e, in particolare, di provvedere ad una copertura straordinaria per salvare la programmazione del Teatro Bellini”.
Nel testo si evidenzia, peraltro, come la situazione del personale sia “assai distante da quanto dichiarato dal Governo regionale” – afferma il deputato e coordinatore regionale di Sel, Palazzotto -. Il teatro Bellini, infatti, non è gravato da un numero eccessivo di amministrativi, appena 21 e non certo i 140 di cui ha parlato il governatore Crocetta che evidentemente è stato mal informato sulla situazione del Teatro, e con maestranze assolutamente limitate, basti pensare che l’orchestra risulta composta da 71 elementi contro i 103 previsti e il coro conta su 57 unità contro le 93 previste”.

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